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FARE INSIEME - Ep. 119 - Regenesi e quell’ossessione per l’ambiente

«Così trasformiamo i rifiuti in bellezza»

23/03/2023

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Tra l’Emilia e la Romagna c’è un’azienda non convenzionale impegnata a rigenerare materiali di post-consumo. Si tratta di Regenesi, che dà vita a linee di prodotto firmate da designer internazionali e basate su un ciclo virtuoso di produzione che unisce stile, funzionalità e design sostenibile. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Maria Silvia Pazzi, CEO di Regenesi

di Giampaolo Colletti
@gpcolletti

Vi ricordate il draghetto Grisù? Perraccontare questa storia partiamo dall’indimenticabile cartone animato deglianni Sessanta. Un simpatico draghetto ultimogenito di una grande stirpe didraghi avvampatori. Un personaggio controcorrente perché sogna da sempre didiventare pompiere. Vuole spegnere gli incendi, piuttosto che alimentarli.Ecco, la protagonista di questa storia è come il draghetto Grisù. Instancabilee anticonvenzionale in quello che dice e in quello che fa. Ma per spiegaremeglio questa storia c’è anche un messaggio che va esplicitato. Trasformare rifiuti in bellezza. Facile dirlo oggi, in un tempo segnato dallaconsapevolezza dei rischi ambientali e dalla necessaria propensione all’azione.Più complesso era dirlo e soprattutto farlo quindici anni fa. Ma si sa. Ipionieri – come i draghetti – sono tali perché battono spesso sentieri ancoranon percorsi, assumendosi il rischio delle loro azioni e infondendo visionenegli altri. Ecco allora un’altra parola che declina questa storiaimprenditoriale che si realizza con il coinvolgimento di tante persone. Trasformare rifiuti in bellezza, si diceva prima. «Con Regenesi siamo partiti così, non lo abbiamo mai cambiato e celo abbiamo sempre avuto chiaro nella testa», afferma Maria Silvia Pazzi, imprenditrice legata a quel mondooggi conosciuto come economia circolare. In tasca una laurea in economia, manel cuore la passione per l’architettura. La genesi della sua impresa, apertanel 2008 dopo un passato come dipendente, tiene dentro tutte le sue passioni,tutte le sue visioni. In lei c’è una vita che ne contiene altre cento. PerchéMaria Silvia – quattro figli, tre cani, due aziende negli anni, tanto associazionismo– un bel giorno di quindici anni fa decide di lasciare il proprio lavoro percostruirne uno da zero. «Mistava stretto all’epoca questo ruolo di dipendente. Spesso tiravo fuori ideenuove che davano fastidio nelle organizzazioni. Così mi sono convinta di farel’imprenditrice», ricorda MariaSilvia Pazzi.  

Identikit dell’azienda.
Regenesi è unbrand di lifestyle con prodotti di moda e oggettistica. E poi fornisceconsulenza o per accelerare progetti di economia circolare con imprese oistituzioni: così è successo con Dainese, Lamborghini, Mandarina Duck, Enel, L’Oreal,Comune di Ravenna e molti altri. L’ispirazione vera e propria è nata mentre MariaSilvia Pazzi era a Napoli in un periodo di piena emergenza rifiuti. Da lì l’idea: trasformare i rifiuti in bellezza. Poi tuttoprosegue con un barcamp a Torino, nello splendido Castello del Valentino. Qui aconfronto imprenditori, designer, artisti, startupper. Ecco allora che Regenesisi inserisce in una rete sempre più fitta. Un punto che unisce altri punti. Poic’è il territorio, che tiene unito il tutto. Una comunità attenta al riciclo. «Vivo tra l’Emilia e la Romagna, unterritorio dove la raccolta differenziata è attiva dagli anni Novanta. Noi gestiamo differentifiliere produttive italiane e siamo noti per lavorare nell’economia circolareutilizzando diverse tipologie di materiali circolari e ideando prodotti secondoprincipi di eco-progettazione», precisa MariaSilvia Pazzi, che nel 2019 è stata premiata come Best Performer Circular Economy daConfindustria e nel 2022 ha ricevuto il riconoscimento come “Circular FashionPioneer” alla Montecarlo Fashion Week. Il team conta tre persone oltre ai soci,ma quello che colpisce di questa organizzazione a rete è la sua scalabilità: lepersone coinvolte sono un centinaio e la crescita è +30% anno dopo anno. Regenesicome azienda plurale, si diceva. L’headquarter è a Bologna e a Ravenna, ma poil’azienda oggi è ovunque e commercializza i suoi prodotti tramite lo storeonline Regenesi.com e in una rete selezionata di negozi nel mondo. 

Identikit dei prodotti.
L’impresa rappresenta un’eccellenza del made in Italyper la produzione. Nascono così linee di prodotto firmate da designerinternazionali e basate su un ciclo di produzione che trasforma i rifiuti inbellezza, unendo stile, funzionalità, design sostenibile. «I nostri sono prodotti smart perché coniuganofunzionalità, estetica, qualità della manifattura e sostenibilità. Non sonosemplici prodotti, ma storie. Il prodotto è totalmente sostenibile non solo neimateriali, ma anche nella progettazione. Nel nostro lavoro la coerenzaconta eccome. Sposiamo il concetto di bellezza senza tradire l’ambiente. Tuttigli articoli sono realizzati con materiali di riciclo, seguendo un processoproduttivo innovativo che garantisce la stessa qualità delle materie prime», dice Maria Silvia Pazzi. Un’azienda nonconvenzionale per rigenerare materiali di post-consumo, creando prodottisostenibili e belli. Dall'alluminio alla carta, dalla plastica alla pelle. Da cosa nascecosa: così ha preso forma Regenstech, startup innovativa che ha brevettatouna tecnologia per la trasformazione di scarti tessili e pelle in un nuovomateriale circolare. Trasformare ciò che non serve più e farlo diventarealtro è una sfida bellissima.

Clicca qui per ascoltare il podcast sulle principali piattaforme di ascolto https://podcast.confindustriaemilia.it/

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