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FARE INSIEME - Ep. 111 - Servomech, quegli artigiani dell’eccellenza con una visione industriale

«Facciamo tutto in casa, dallo sviluppo di nuovi prodotti alla produzione interna»

23/02/2023

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Ad Anzola dell’Emilia, nel bolognese, una trentina di anni fa è nata questa azienda che è diventata leader al mondo nella produzione di attuatori lineari e martinetti meccanici. Da questi prodotti innovativi nascono ancora oggi le soluzioni che danno vita a una serie di attività industriali di svariati settori. Oggi Servomech conta una squadra di un centinaio di persone per 16 milioni di euro di fatturato. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Vito Cataldo, fondatore di Servomech e i suoi due figli Valentina e Federico, la seconda generazione in azienda.

di Giampaolo Colletti
@gpcolletti

Photocredit: Giacomo Maestri e Francesca Aufiero

Ci sono idee che precorrono i tempi e che proprio nel tempo fanno la differenza. Idee destinate a scardinare lo status quo. Idee che consentono di ridisegnare i mercati e in fondo di creare da zero un’impresa che dà vita ad altre imprese. Ecco quello che è successo poco più di trent’anni ad Anzola dell’Emilia, tredicimila anime nell’area metropolitana bolognese che si spinge verso nord, quasi a lambire la provincia modenese. Vito Cataldo, ingegnere e imprenditore che oggi definiremmo a tutti gli effetti uno startupper, ha un’intuizione antesignana rispetto a quella che oggi è comunemente definita filosofia green: produrre attuatori lineari elettromeccanici in grado di consumare energia solo durante il loro funzionamento e di operare anche in ambienti molto freddi oppure molto caldi. E sempre in totale sicurezza. Così prende forma Servomech, oggi leader mondiale nella produzione di questi attuatori e martinetti. Si tratta di dispositivi che convertono il moto rotatorio di un motore elettrico in un movimento lineare di spinta e tiro. Una cosa che detta così sembra assai complessa, ma che nella sua difficoltà di comprensione genera una gamma infinita di applicazioni industriali. Anzola dell’Emilia, dicevamo prima. Ma da questa cittadina si va presto molto lontano. E il nome anticipa questa dimensione di internazionalità. Nasce infatti dall’inglese “servomechanism” e implica un prodotto anche in grado di lavorare con un servomotore. Anche il logo scelto appare come un evidente richiamo alla natura intrinseca del prodotto. La lettera phi dell’alfabeto greco racchiude l’essenza stessa dell’attuatore lineare elettromeccanico: trasformare il moto rotatorio di un motore elettrico in un movimento lineare.

La produzione chiave vincente.
Tutto parte nel 1989 dagli stabilimenti produttivi di Anzola, a poca distanza dallo snodo autostradale di Bologna e dall’aeroporto. Oggi si lavora su un’area coperta di 11.500 metri quadrati – quasi dieci campi da calcio – all’interno della quale lavorano un centinaio di addetti, di cui una settantina occupati direttamente nelle attività produttive. «Facciamo tutto in casa, dallo sviluppo di nuovi prodotti alla produzione interna. Trasformiamo le materie prime in prodotti finiti di alta qualità grazie all’utilizzo di moderni macchinari prodotti in Italia o in Germania, emblema delle più moderne tecnologie», afferma Federico Cataldo responsabile progettazione e sviluppo. Oggi l’azienda dispone di 1000 metri quadrati di magazzino destinati proprio allo stoccaggio delle materie prime e di cinque magazzini automatici verticali. Il fatturato nel 2022 è stato di poco inferiore ai 16 milioni di euro con una quota legata alle esportazioni pari al 55%. Il mercato di riferimento è l’Italia, a cui fanno seguito tutti i principali Paesi europei: Germania, Francia, Danimarca, Belgio, Svezia. Anche la Cina riveste una certa importanza come mercato di esportazione del prodotto e non per l’acquisizione di materiale o la delocalizzazione produttiva. Produttività, ricerca e innovazione, uniti a risparmio e filiera corta sono diventati estremamente attuali in tutto il panorama meccanico e manifatturiero. Ne è convinto Vito Cataldo. «La clientela a cui ci rivolgiamo è fatta di costruttori di macchine operanti nei settori più svariati», afferma Cataldo. Per lui l’azienda si è evoluta con idee tecniche all’avanguardia per efficienza e prestazioni, con un crescente approccio industriale ma sempre rimanendo artigiani dell’eccellenza. Una produzione interna di alta qualità con controllo globale e costante durante tutte le fasi di lavorazione e flessibilità produttiva. Ecco il Dna dell’azienda. Ma per fare questo occorrono le persone, essenzialmente tecnici e operatori qualificati, formati nella tecnologia specifica della movimentazione lineare. «Molti dei nostri dipendenti operano con la nostra azienda da più di venti anni», precisa Cataldo.

La centralità della ricerca.
Servomech investe ogni anno almeno il 10% del fatturato in macchinari e tecnologie avanzate. Questo consente lo sviluppo e la modernizzazione dei prodotti. La filosofia organizzativa che la caratterizza fin dalla nascita si esplicita in produzione interna, controlli qualitativi costanti, progettazione personalizzata, supporto tecnico e soluzioni di ultima generazione. L’esito è un vantaggio competitivo unico soprattutto in questo particolare momento storico e già avviato in controtendenza alle logiche di delocalizzazione, prediligendo un approccio glocal. «Investiamo nell’interazione con i progettisti mediante il web per non avere barriere, ma crediamo fortemente nella relazione con i clienti e nell’importanza di fornire loro un supporto tecnico di altissima qualità. Tutti i nostri cataloghi e manuali sono disponibili online con un QR Code scansionabile direttamente sui prodotti ed è possibile avere accesso immediato ai manuali d’uso e manutenzione tramite smartphone. Dal nostro sito è possibile configurare i prodotti e scaricare i modelli 3D grazie ad un pratico configuratore», ricorda Valentina Cataldo, responsabile marketing e commerciale. Anche così le aziende d’eccellenza dimostrano quella vicinanza al cliente oggi sempre più connesso.

Clicca qui per ascoltare il podcast sulle principali piattaforme di ascolto https://podcast.confindustriaemilia.it/

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