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FARE INSIEME - Ep. 257 - Stima, l’azienda “ribelle” leader nella robotica e nell’automazione che parte dalle persone

«Siamo nell’automazione dal 1965»

19/6/2025

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Nel bolognese sessant’anni fa nasce un’azienda di famiglia giunta alla terza generazione che fornisce soluzioni per l'automazione e la robotica industriale. Obiettivo: migliorare l'efficienza e la qualità dei processi industriali. Oggi Stima guarda alla robotica collaborativa con altissime tecnologie e che ha reso più scalabile il mercato. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Federico Mazzanti, presidente e direttore commerciale di Stima

di Giampaolo Colletti

@gpcolletti

Photocredit: Giacomo Maestri e Francesca Aufiero

Per parlare di robotica e di automazione industriale, devi comunque prima di tutto parlare di persone. Di quel tocco umano che fa la differenza. Può sembrare un paradosso, ma anche nella storia che stiamo per raccontare la tecnologia c’entra eccome, ma lascia il passo alla persona, alle sue intuizioni geniali, al suo estro e alla sua capacità di adattamento, alla sua volontà di fare squadra. Questa è Stima, impresa emiliana votata al futuro e che nasce in quel passato assai difficile, ovvero nel secondo Dopoguerra nel quale tutto era possibile, ma anche complesso da mettere in piedi, letteralmente. Stima oggi distribuisce soluzioni per l’automazione e la robotica industriale. Obiettivo: migliorare l’efficienza e la qualità dei processi industriali.

Identikit dell’azienda.
Siamo a Funo di Argelato, frazione con poco meno di seimila anime nell’area metropolitana bolognese. Qui lavorano circa 50 persone tra Stima e CAI (Centro automazioni industriali di Ozzano, azienda del gruppo) per il 95% sul mercato italiano per 18 milioni di euro di fatturato. Una storia italiana, anzi una storia emiliana. Con tutto quello che rappresenta di speciale. Nonna Elves Valbonesi e nonno Aureliano Cariani un bel giorno decidono di mettersi in proprio. Nonna lavora alla Valzuffi Cuscinetti, importante azienda dei cugini, mentre nonno nella concessionaria dell’Alfa Romeo. Iniziano distribuendo manometri marca Allemano, uno storico brand italiano, perché il nonno operava durante la guerra in sala macchine su un sommergibile e seguiva appunto un pannello di controllo pieno di questi oggetti. Morto dopo pochi anni, nonna chiama a se’ la figlia e pian piano i fratelli e le sorelle Mario, Gildo e Mila in quella che sarebbe diventata negli anni l’impresa di famiglia. La miglior vendita nella vita di nonna? Quando lavora per i cugini e va a smontare in campo i mezzi bellici abbandonati. Dal cuscinetto a sfera della torretta mobile di un carro armato tedesco, si racconta che sia stata creata la funivia per San Luca. A seguire per rafforzare e consolidare l’azienda arrivano Augusto Mazzanti e Alessandra Cariani, mentre oggi ci sono i due fratelli Alessandro e Federico Mazzanti, terza generazione dell’impresa di famiglia all’80%, mentre il 20% appartiene a Camozzi Automation Spa, storico partner e socio. Ma torniamo ad Argelato: l’headquarter si estende su quattromila metri quadrati di sede logistica e cinquecento di area produttiva. Nel tempo della dematerializzazione questi spazi – e quindi il prodotto fisico – contano eccome. Lo ripeteva come un mantra la nonna: “Par vandar la roba ai vol la roba”. Ne è convinto anche Federico Mazzanti, 48enne presidente e direttore commerciale. Una vita votata all’azienda: perché Federico da bambino andava a giocare nel magazzino e poi inizia a lavorarci a 13 anni. La paghetta diventa presto uno stipendio che gli permette di comprarsi il motorino perché per comprare qualsiasi cosa – ripete ancora oggi – in famiglia abbiamo sempre sudato. «Oggi competenza vuol dire conoscere nel dettaglio le gamme dei fornitori partner e dei produttori concorrenti. Negli ultimi anni l’elettronica ha iniziato seriamente a caratterizzare le nuove linee di prodotto. Da prodotti analogici a prodotti digitali. Ci è voluto un po’, forse una decina di anni. Ma ora l’escalation supportata dall’intelligenza artificiale è alle porte. Noi siamo in grado di fornire assistenza e supporto tecnico alla progettazione di pannelli, quadri di controllo pneumatici ed assemblaggi elettropneumatici su specifica richiesta del cliente, oltre a poterli realizzare all’interno della nostra officina», dice Mazzanti. In questo servizio al cliente ci si rivolge un po’ a chiunque. «Possiamo meramente prenderci in carico l’assemblaggio su un progetto definito dal cliente come supportare l’ufficio tecnico dello stesso cliente nella stesura o nel miglioramento di un impianto, fino a fornire un prodotto assemblato e collaudato», precisa Mazzanti.

Presente e futuro.
Oggi Stima vive di automazione, soprattutto pneumatica. Ma crede fermamente nel mondo della robotica collaborativa, che porta ancora più vicino alla matrice delle nuove tecnologie. «Siamo nell’automazione dal 1965 e la robotica collaborativa è lo sviluppo di quello che abbiamo sempre fatto e che ha reso più scalabile il mercato, ha oliato meglio i processi. Il progresso è stato incredibile: prima i tubi termoplastici erano di rame e ora operiamo con i cani robot. Intanto siamo stati scelti da Universal Robots, leader mondiale ed inventore della robotica collaborativa, come loro distributori per l’Emilia-Romagna», dice Mazzanti. Da poco sono stati compiuti i sessant’anni, ma l’azienda non è mai stata così giovane. L’età media è abbondantemente sotto i 40 anni. La massima premura è cercare di mantenere le conoscenze, che rappresentano il valore aggiunto per rimanere in pista. «Ci aspettiamo che la tenacia che ci ha sempre contraddistinto, insieme al vivere il mercato in prima linea non come follower ma come ribelli, continui a farci divertire e consenta alle nuove leve di appassionarsi al nostro lavoro. Esattamente come i nonni hanno fatto appassionare la nostra e anche la generazione che ci ha preceduto», conclude Mazzanti. Imparare dalle generazioni passate per abitare al meglio il futuro. È questa la ricetta vincente delle aziende di successo.

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