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FARE INSIEME - Ep. 139 - TCM e quell’idea geniale di occuparsi di movimentazione delle merci, partendo dall’ascolto del cliente

«A vincere è il mix tra artigianalità e innovazione»

19/06/2023

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A Modena nel 1975 un imprenditore visionario inizia a lavorare sull’espansione dell’automatizzazione dei cicli produttivi e decide di scommettere sul mercato della movimentazione delle merci. Da lì a poco non si sarebbe mai più fermato. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Paolo Covezzi, amministratore delegato di TCM

di Giampaolo Colletti
@gpcolletti

Photocredit: Giacomo Maestri e Francesca Aufiero

Ci sono storie che nascono in movimento e non si fermano mai. Perché quel movimento è la loro stessa ragione di vita. Ecco, la storia che stiamo per raccontare parte da un’intuizione geniale che si trasforma in impresa. Qualcosa che nel tempo fa la differenza. Correva l’anno 1975 e a Modena Gian Carlo Covezzi decide che era il momento di muoversi per davvero e prevede qualcosa di poco chiaro agli altri. Ossia l’espansione dellautomatizzazione dei cicli produttivi e la conseguente crescita del mercato della movimentazione delle merci. Inizia così a progettare e costruire trasportatori e sistemi di dosaggio per inerti. Da lì a poco non si sarebbe mai più fermato. Così nasce TCM. L’idea si rivela vincente. Quattro anni dopo, precisamente nel 1979, Gian Carlo Covezzi sposta l’azienda a Nonantola, quindicimila anime a circa 10 chilometri a nord-est di Modena, sulla sponda destra del fiume Panaro. Qui nasce il nuovo stabilimento. E qui aumenta la specializzazione nella progettazione e nella costruzione di impianti automatici di movimentazione interna delle merci. E cresce il business. Il 1986 è l’anno della diversificazione della produzione: TCM abbandona gradualmente la produzione di trasportatori per inerti per implementare la progettazione e costruzione di impianti automatici di movimentazione interna per i settori dei tessuti, del food e del packaging. Dal 1999 al 2014 l’acquisizione di clienti multinazionali permette di ampliare l’area produttiva e incrementare le risorse umane, investendo su figure specializzate. In quegli anni - precisamente nel 2000 - prende le redini il figlio Paolo, già presente in azienda dal 1990. E arrivano importanti investimenti nell’ambito della riorganizzazione dei processi produttivi ispirandosi alla lean production, con l’acquisto di nuovi software di gestione del ciclo produttivo e beni strumentali. «Papà è ancora attivo in azienda ed è la migliore garanzia dell’affidabilità e solidità dell’azienda stessa», precisa Paolo Covezzi, amministratore delegato di TCM, che si sviluppa su novemila metri quadrati di superficie e vanta 40 dipendenti che gestiscono circa 200 progetti l’anno per un fatturato di 9 milioni di euro.  

I tanti s
ervizi offerti.
Impianti automatici di movimentazione interna. Più facile a dirsi che a farsi. Perché servono competenza, precisione, studio. E soprattutto ascolto. «La nostra attività consiste nell’analisi della necessità del cliente e successiva progettazione, costruzione e montaggio di trasportatori e macchine automatiche, anche su progetto e disegno del cliente. C’è poi la realizzazione dell’impianto elettrico e il software di gestione, la messa in linea dell’impianto e relativo cablaggio con collaudo prima della spedizione a destinazione grazie ad area aziendale dedicata. E poi ancora l’installazione elettromeccanica specializzata in sede di destinazione e il collaudo finale», precisa Covezzi. Trasportatori a rulli per prodotto, trasportatori a nastro o catene per prodotto, trasportatori a rulli o catene per pallet. Ecco alcune delle soluzioni. «Pur avendo dimensioni, organizzazione e standard qualitativi di livello industriale la direzione aziendale si sente ancora legata alla storica artigianalità, convinta che le persone siano la ricchezza più importante. Il nostro organico è costituito da ingegneri e tecnici meccanici con una elevata professionalità e conoscenza del settore della movimentazione oltre che a competenze trasversali», precisa Covezzi.

Identikit degli impianti.
Gli impianti automatici di movimentazione e trasporto hanno molte cose in comune tra loro nei diversi settori produttivi: devono essere veloci, precisi, efficienti e di facile manutenzione. E ancora affidabili e consegnati entro la data prevista. «La nostra leva competitiva è quella di personalizzare ciascun impianto sulla base degli elementi sopra citati rispettando i tempi di consegna concordati. Tutto ciò è possibile grazie alla progettazione per commessa sviluppata dal nostro ufficio tecnico costituito da nove persone e alla flessibilità del ciclo produttivo gestito internamente», dice Covezzi. A vincere è il mix tra artigianalità e innovazione che è garantito dal capitale umano, la ricchezza più importante. La forza delle persone. Ecco che TCM è caratterizzata da un basso turn over e figure chiave con un bagaglio di esperienza importante, una memoria storica basata su quelle che sono state le dinamiche aziendali, le criticità dei progetti, la crescita dei processi e dei prodotti aziendali. Ecco quel sapere esperto che fa la differenza.

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