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FARE INSIEME - Ep. 142 - Valvole Italia, quell’impresa che ripensa l’oleodinamica scalando i mercati del mondo

«Ci unisce la passione per quello che facciamo e l’orgoglio per quello che abbiamo costruito e continuiamo a costruire»

29/06/2023

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Sette ragazzi si incontrano lavorando per una grande multinazionale tedesca, nella quale ricoprono ruoli di responsabilità nelle vendite, nella produzione, nella ricerca. E così decidono di diventare imprenditori. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Simone Storci, co-fondatore e CEO di Valvole Italia

di Giampaolo Colletti
@gpcolletti

Photocredit: Giacomo Maestri e Francesca Aufiero

Ma siamo sicuri? Le domande si affollano nelle teste pensanti, ma per coloro che sono animati da passione e coraggio le risposte diventano presto un sì. In fondo è questa la storia di un’impresa coraggiosa, ambiziosa, controcorrente. Un’impresa che si è fatta spazio prendendoselo quello spazio dal mercato, all’epoca appannaggio delle grandi aziende che lo monopolizzavano e che però non riuscivano a coprire adeguatamente con prodotti e servizi che mettessero davvero il cliente al centro. Questa è la storia di Valvole Italia. Ed è una storia al plurale. Tutto parte da un gruppo di sette giovani amici con percorsi professionali differenti all’interno di una grande multinazionale tedesca. Sette talenti diventati soci in affari. Correva l’anno 2014 e la loro vita ben presto non sarebbe stata più la stessa. La consapevolezza arriva una sera del 2013 a Chicago. Il rientro dopo tre giorni di trasferta da un cliente americano e su un tovagliolo di un bar prendeva forma quella che sarebbe stata l’azienda del futuro. «Ci unisce la passione per quello che facciamo e l’orgoglio per quello che abbiamo costruito e continuiamo a costruire. La capacità di lavorare armoniosamente in gruppo è uno dei motivi per cui ci siamo scelti. Per molti all’inizio eravamo considerati folli. Anche perché come si faceva a creare in un periodo di crisi un’azienda manifatturiera che andasse a inserirsi in un mercato maturo e ad alta intensità di capitale?» Se lo chiedono ancora oggi quei sette. E la risposta è ancora una volta racchiusa in un sì. Si può fare. Nel 2015 inizia così la produzione, dopo un anno trascorso a progettare e affinare i prodotti e a impostare la rete commerciale. Oggi così prendono forma valvole oleodinamiche principalmente di sostentamento carico, in particolare valvole di bilanciamento per applicazioni mobili. «Viviamo in un Paese che ha la manifattura d’eccellenza e l’export tra i propri fiori all’occhiello. E pensare in quei termini per noi è stato naturale. Sapevamo che i nostri concorrenti erano grandi e agguerriti, ma conoscevamo anche le loro debolezze. Diciamo che sapevamo quello che stavamo facendo, anche se da fuori forse non si sarebbe detto. E infatti l’azienda è stata completamente autofinanziata, banche e venture capital si sono fatti avanti più tardi, quando non ne avevamo più bisogno», afferma Simone Storci, co-fondatore e CEO di Valvole Italia.

Identikit dell’azienda.
Siamo nel settore delle valvole oleodinamiche, del quale l’Emilia è un riconosciuto polo mondiale di eccellenza. Ma quello che i sette volevano dimostrare sin dall’inizio di questa avventura è che si poteva – e si può! – lavorare e produrre in modo diverso. Nasce così Valvole Italia, piccola realtà in cui inizialmente lavorano solo i soci ma che da subito si rivolge a clienti in tutto il mondo. Per questo crea una filiale in Ohio, stipula un accordo di joint venture con un partner cinese per fabbricare e vendere i propri prodotti, crea partnership strategiche, commerciali e tecnologiche con grandi aziende americane e tedesche. In un comparto per certi aspetti saturo, l’azienda si specializza in una nicchia di mercato. Nel 2022 il fatturato si attestava ai 26 milioni di euro. La squadra è composta da 130 collaboratori. Il segreto del successo: eccellenza tecnologica, costanti investimenti in ricerca e sviluppo, il possesso di competenze altamente specialistiche tanto sul proprio prodotto quanto sulle applicazioni dei clienti, in un mondo che è sempre più spesso fatto. Oggi Valvole Italia è nella Top 1000 del Financial Times. E nel 2020 il Sole24Ore l’ha inserita nella classifica delle 450 imprese leader nella crescita in Italia. «Ci distingue la specializzazione. La scelta di concentrarci su una tipologia molto specifica di prodotti a cui altri dedicano solo una piccola parte dei propri sforzi di ricerca e sviluppo ci ha consentito di sviluppare una varietà e ampiezza di soluzioni della quale nessun altro dispone. Investiamo in R&D tra l’8 e il 10% del nostro fatturato», dice Storci. Tra i clienti c’è il principale produttore mondiale di piattaforme aeree e il meglio del settore movimento terra.  La produzione è divisa tra due stabilimenti modenesi. E poi c’è quello produttivo americano. «Fin da subito ci è stato chiaro che l’unica prospettiva nella quale il nostro business era sostenibile era quella mondiale. L’Emilia è uno dei quattro snodi focali del mondo per quanto concerne la nostra tecnologia. E poi l’idraulica è emiliana almeno quanto i tortellini».

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