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FARE INSIEME - Ep. 171 - Vierrevi, quel coach hi-tech che aiuta le aziende a fare sempre meglio

«Nel nostro DNA è rimasta sempre la ricerca della perfezione»

29/01/2024

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A Mirandola, nella Bassa modenese, c’è un’azienda che si occupa della produzione di componentistica, prototipi e  meccanica di precisione: dal Motorsport allo Spazio. E’ la Vierrevi Srl, 3 milioni di euro di fatturato e con una quota export vicina al 20%, con clienti nel packaging, nella Formula1 e persino nel settore aerospaziale. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Antonio e Davide Verri, alla guida di Vierrevi

di Giampaolo Colletti
@gpcolletti

Photocredit: Giacomo Maestri e Francesca Aufiero

Le migliori storie imprenditoriali nascono dal gioco di squadra, ossia dall’alleanza tra le persone. Al bando i solisti di un tempo, oggi a vincere sono i team. Lo sanno bene Antonio e Davide Verri, cugini e soci in affari, seconda generazione alla guida dell’azienda di famiglia. Quando nel 2003 hanno rilevato le quota dai rispettivi padri, Vierrevi era un piccolo grande gioiello emiliano, un’azienda artigiana di otto persone (soci inclusi) nella quale si faceva tutto: acquisti e taglio dei materiali, programmi e lavorazioni sulle macchine e persino le consegne. Quanta strada fatta da allora. Oggi l’azienda fattura 3 milioni di euro e per il 20% esporta nel mercato estero. Tra i clienti ci sono brand legati al motorsport, al packaging, al labeling, alle macchine automatiche e persino al settore aerospaziale. «Abbiamo sempre fatto tutto quello che c’era da fare con dedizione ed entusiasmo nella massima semplicità, con umiltà e spirito di collaborazione, ponendoci prima di tutto come partner per i nostri clienti. Il momento più appagante? Fortunatamente ne ricordiamo parecchi, ma veder crescere l’azienda grazie a collaboratori competenti che permettono di mantenere altissimi standard tecnologici e qualitativi è una gioia enorme. Come quando vedi la cura del dettaglio frutto del lavoro del team – tecnici, operatori e collaudo – è sempre appagante», affermano Antonio e Davide Verri. L’azienda è un “system integrator”, concetto inglese che si riferisce al general contractor che accompagna le altre aziende nel proprio percorso di innovazione. Al lavoro ci sono 32 professionisti legati dalla passione per la tecnologia.  

Identikit dell’azienda.
Di fatto stiamo parlando di un’impresa specializzata nella lavorazione di particolari meccanici di precisione. Tutto nasce nel 1980 a Mirandola, ora venticinquemila anime a nord di Modena, in quella bassa modenese diventata icona d’eccellenza nel mondo. Cadere e rialzarsi. Perché questa terra richiama anche al drammatico terremoto del 2012, il momento più difficile, una prova molto dura per tutti, azienda inclusa, ma superata ancora una volta insieme. E pensate che anche il nome si declina al plurale perché prende le iniziali dei suoi soci fondatori. L’allora V.R.V. nasce dalle solide competenze dello zio Ivano, padre di Davide, e da concrete esigenze lavorative e logistiche da parte dei fondatori. Lavorare divertendosi. Si può fare per davvero. Pensate che in questo laboratorio di futuro tutti i pezzi che vengono prodotti finiscono per avere un nomignolo. Così in produzione ci sono ‘l’orsetto’, la ‘banana’, la ‘fogliolina’, ‘l’alberello’ o ancora il ‘vasetto’.

Prodotti d’eccellenza.
Oggi qui ci si occupa della produzione meccanica di prototipi e componentistica, con l’attenzione rivolta alle corse e allo Spazio. «Il nostro impegno è concentrato principalmente sulla realizzazione di componenti meccanici per conto terzi e su prodotti realizzati secondo le specifiche del committente. La realizzazione di particolari è basata sul rispetto assoluto del disegno fornito dal cliente. Siamo specializzati nella lavorazione di metalli e leghe, ferrosi e non ferrosi occupandoci anche di altri materiali che spaziano dalla plastica alle leghe di rame. La nostra gamma di servizi comprende prestazioni quali taglio, fresatura, tornitura, rilievi dimensionali e montaggio», afferma Davide Verri. Poi c’è l’aerospazio: settore per il quale Vierrevi ha acquisito la certificazione EN9100 a gennaio 2020, per la produzione di componenti di precisione appartenenti a satelliti, piuttosto che all’aerospace o ad altri prodotti del settore difesa. Invece per il motorsport si realizzano particolari per la Formula 1: componenti vettura dal telaio all’aerodinamica. C’è poi la power unit con il cambio, per la quale si realizzano componenti sia per l’unità termica meccanica che per l’elettrica, includendo l’impianto di raffreddamento. E poi tanta attrezzatura, componenti per test, esperimenti in sala-prove, chiavi speciali e materiali di montaggio. Che storia incredibile. Nel 2020, in piena emergenza pandemica, nasce un nuovo prodotto che in fondo è un nuovo racconto. Si tratta di Nextale e declina le competenze della squadra andando oltre la metalmeccanica. Nasce così un e-mountain bike di altissima gamma che integra artigianalità, eccellenza, unicità. «Dai primi esemplari ad oggi i componenti sono stati migliorati e in particolare la parte principale della nostra e-bike, ossia il cannotto di sterzo, è stato oggetto di attenti studi dedicati a stile e performance, così come tutto il carro posteriore della versione biammortizzata», dice Antonio Verri. Dare sempre il massimo, senza arrendersi mai. Più facile a dirsi che a farsi, eppure questa storia racconta che si può fare. «D’altronde in più di quarant’anni di storia nel nostro DNA è rimasta sempre la ricerca della perfezione, ovvero la volontà di offrire un prodotto e un servizio che facessero la differenza, mantenendo sempre alzata al massimo l’asticella», conclude Antonio Verri. Una storia più unica che incredibile!

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