Un’azienda giunta alla terza generazione, con tre
milioni di bancali movimentati per anno e nuove linee di business che vanno dal
servizio doganale alla consulenza operativa, fino alla acquisizione della
maggioranza di One Express Italia, azienda che si occupa di spedizioni su
pallet con 131 milioni di euro di ricavi annui all’attivo. Due Torri,
azienda bolognese del Gruppo Franceschelli si presenta alla vigilia dei
suoi 50 anni – li compirà nel 2024 – con l’intenzione di affrontare al meglio
le molteplici sfide che la logistica è chiamata ad affrontare,
dall’attrattività del comparto per le lavoratrici e i lavoratori alla
sostenibilità economica e, soprattutto, ambientale. Sfide che ha approfondito
assieme al mondo delle istituzioni, della ricerca, delle imprese e delle
startup nel corso di Innovalab,
quest’anno interamente dedicato ai principali trend di settore per il 2024,
alle linee di evoluzione dell’economia circolare e all’apporto fondamentale
delle nuove tecnologie. Un confronto più che mai ancorato a un contesto come
quello di Bologna, città in prima linea a livello europeo nella sperimentazione
di soluzioni di logistica sostenibile, con progetti che coinvolgono attori
pubblici e privati, come URBANE
(Upscaling Innovative gReen urBan logistics solutions through multi-Actor
collaboration & Physical INternet (PI)-inspired last mile delivEries) che
vede Bologna assieme a Valladolid, Helsinki e Salonicco nel gruppo delle
quattro città pilota (Lighthouse Living Labs) che sperimenteranno azioni innovative nel campo delle
consegne dell’ultimo miglio nel centro storico: progetto di cui
Due Torri è partner.
Un contesto in cui spicca come centrale il ruolo dell’Interporto, che con
6mila persone al giorno transitanti è uno dei quattro hub della logistica nella
Città metropolitana di Bologna, ma soprattutto il primo luogo di
sperimentazione di buone pratiche. Ne sono esempio la Carta Metropolitana per
la logistica etica, della quale Due Torri è stata tra i primi firmatari, e il progetto Interlab -
sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna e attuato dalla Città Metropolitana di
Bologna - finalizzato all’ottimizzazione dei flussi, con la creazione di un
Digital Twin dell’Interporto, implementato con i dati immessi dalle aziende. La
mappa digitale così ottenuta e l’attivazione di laboratori territoriali
consentono il miglioramento dei movimenti, e conseguentemente la riduzione dei
rischi, lo smaltimento del traffico e dunque dell’inquinamento.
Un obiettivo, quello della riduzione
delle emissioni, da centrare anche attraverso una miglior
gestione delle merci: ampi i margini di miglioramento, dal momento che, ad
oggi, quasi la metà dei mezzi viaggia con un carico al 25%. Tema di cui si
occupano alcune delle startup presenti all’evento, da Voidless, che si pone
l'obiettivo di ridurre i materiali di imballaggio, implementando un approccio
“box-on-demand” a Turtle,
primo software gestionale della sostenibilità che quantifica gli impatti
ambientali, sociali e economici delle aziende di diversi settori, sia produttivi
che di servizi. Tra le startup presenti anche ReFuel Solution che ha messo a punto un kit che
abilita qualsiasi motore a diesel all’utilizzo di biodiesel puro.
Il mantenimento dei trend di crescita – costanti – di uno dei settori economici
maggiormente strategici è strettamente legato alla capacità innovativa che le
aziende, con l’aiuto delle istituzioni, saranno in grado di mettere in campo,
con una visione di medio e lungo termine e la capacità di anticipare bisogni e
necessità in rapido cambiamento.
Al LINK la
video-sintesi dell’evento.