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Ospedale di Sassuolo. Quattro nuovi primari per l’area Sud

01/07/2025

Hanno una carriera di lungo corso nei loro ambiti di competenza, una grande esperienza sul campo e una profonda conoscenza dei nuovi fabbisogni sanitari dei cittadini. L’Area Sud della provincia di Modena può contare sulle capacità e la professionalità di quattro nuovi direttori, due dei servizi sanitari territoriali dell’Azienda USL di Modena e due dell’Ospedale di Sassuolo.
I nuovi direttori sono: Giorgia Pifferi, 53 anni, nominata lo scorso dicembre Direttrice della Struttura Complessa Dipendenze Patologiche dell’Area Sud (che comprende gli ospedali di Sassuolo, Vignola e Pavullo); Francesca Gandolfi, 48 anni, che da novembre dirige la Struttura Complessa di Farmacia Ospedaliera dell’Area Sud; Ercole Turrini, classe 1961, è il Direttore della Pneumologia dell’Ospedale di Sassuolo che, da fine 2024, è diventata Unità Operativa; e Antonio Ragusa, nato nel 1960, che, dal primo luglio 2025, ha assunto l’incarico di direttore della Struttura Complessa di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Sassuolo.
 
I primari sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa all’Ospedale di Sassuolo, in un’ottica di integrazione ospedale-territorio nell’Area Sud, con l’obiettivo di fornire risposte globali ai bisogni, in costante mutamento, della popolazione. Hanno partecipato anche il Presidente dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico, Matteo Mesini; i Direttori Generali Stefano Reggiani (Ospedale di Sassuolo Spa), Mattia Altini (AUSL Modena), il Direttore Sanitario Silvio Di Tella (Ospedale di Sassuolo Spa). Presenti, inoltre, i Direttori dei Distretti sanitari dell’Area Sud: Federica Ronchetti (Sassuolo e Vignola) e Massimo Brunetti (Pavullo).

“L’integrazione tra ospedale e territorio”, affermano Mattia Altini, Direttore Generale dell’Azienda USL di Modena, e Luca Baldino, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena migliora e rafforza le risposte sanitarie alla popolazione solo se alla sua base ci sono professionisti competenti che conoscono bene i servizi e le equipe sanitarie che vi operano. La dottoressa Pifferi si occupa da tempo di dipendenze patologiche, un tema oggi cruciale e che si presta a moltissimi sviluppi, se pensiamo a tutto il tema delle tecnologie digitali, mentre la dottoressa Gandolfi, con la sua spinta innovatrice e l’attenzione alle complessità dei pazienti fragili, saprà certamente portare ad alti livelli un settore, quello farmaceutico, che è al centro delle politiche sanitarie degli ultimi anni. Vorrei infine sottolineare il rapporto con l’Ospedale di Sassuolo, una società di scopo del sistema salute provinciale che in esso è pienamente integrata, anzi ancora di più, è strumento di innovazione e cultura organizzativa, capace, come in questo caso, di selezionare straordinari professionisti che contribuiscono alla rete provinciale. Grazie, dunque, al dottor Reggiani e grazie al dottor Di Tella che ha aperto questa via di integrazione lavorando su l’intero presidio Ausl”.

“Prosegue in questa occasione la nuova e stimolante modalità che le aziende sanitarie modenesi hanno intrapreso con l’arrivo del Dr. Altini e del Dr. Baldino –. Anche l’Ospedale di Sassuolo Spa partecipa, con convinzione, a questo percorso di integrazione, non solo coi servizi del territorio ma anche tra aziende sanitarie. In un momento così cruciale per il sistema sanitario, ragionare e agire in modo corale – accantonando una logica a ‘silos’ che frammenta i servizi – garantisce non solo maggior efficienza ma anche più chiarezza nei confronti dei cittadini. In effetti, dal loro punto di vista, l’interesse non è tanto per la ‘casacca’ che un professionista indossa, usando una metafora sportiva, ma piuttosto poter fare affidamento su un reale ‘gioco di squadra’ tra i servizi sanitari: quelli ospedalieri e quelli del Distretto. Un primario, d’altra parte, esercita una leadership importante sia all’interno del proprio gruppo di lavoro che all’esterno, diventando un riferimento per l’intera comunità. Come ospedale siamo particolarmente lieti di poter presentare quindi il Dr. Ragusa, che gestirà il punto nascita, e il Dr. Turrini, che da anni è punto di riferimento a livello pneumologico per l’area Sud. In ultimo, un saluto doveroso va rivolto alla Dr.ssa Cristina Galassi, che ha svolto un grande lavoro sia a livello provinciale che qui a Sassuolo. Una professionista cui va tributato un profondo ringraziamento e l’augurio di un meritato riposo”, conclude sottolinea Stefano Reggiani, Direttore Generale dell’Ospedale di Sassuolo.

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