Non si arresta la crescita di Società Dolce la cooperativa sociale bolognese attiva nel terzo settore.
A presentare il Bilancio 2024, in un quadro socioeconomico globale difficile, che ha visto ben pochi provvedimenti a favore del terzo settore, è stato il presidente Pietro Segata.
“Sulla cooperazione sociale hanno impattato eventi che potevano destabilizzare anche in modo permanente dal punto di vista economico, patrimoniale e finanziario non solo la singola cooperativa, ma tutto il terzo settore, che già viveva di margini minimi nella gestione dei servizi. L’abbiamo chiamata la ‘tempesta perfetta’”, ha premesso Segata in apertura.
Il 2024 può definirsi l’anno più complesso dopo quello del Covid. Terminati i sostegni emergenziali, all’aumento rapido dei costi energetici e dei prezzi, all’inflazione al 10% che ha fatto volare i tassi di sconto, si è aggiunto il rinnovo contrattuale della cooperazione sociale.
“Un rinnovo doveroso e innovativo che introduce la quattordicesima in un settore che non l’ha mai avuta, raddoppia il contributo per l’assistenza sanitaria integrativa con un piano che duplica la propria efficacia e dà la possibilità di estenderla ai familiari, l’avanzamento del livello d’inquadramento dell’educatore, un adeguamento del minimo conglobato lordo di circa il 12%, affinché i lavoratori e le lavoratrici recuperino la capacità di acquisto, sono scelte che hanno pesato sulla cooperativa per circa 5 milioni di euro. Tutte azioni necessarie e doverose, anche per rendere più attrattive le professioni del sociale tra i giovani, che disertano il lavoro di cura, un tempo ambito”, ha detto Segata.
Ma ai 5 milioni di euro di costi in più presentati da Segata, non corrisponde una crescita dell’incidenza sul valore della produzione: “Il costo del lavoro passa da circa 76mila a 81mila, ma la sua incidenza sul valore della produzione scende rispetto all’anno precedente dal 65% al 63%. Significa che abbiamo recuperato inefficienza, saturato le disponibilità dei servizi e scaricato parte dell’incremento sull’adeguamento delle tariffe, un’operazione che completeremo nei prossimi anni”, spiega Segata.
Il valore della produzione di 127.719.793 euro dice che dal 2022 Società Dolce ha continuato a migliorare la propria marginalità e nonostante il forte incremento del costo del lavoro, è cresciuta dell’8%, con 4.106.125 euro di margine industriale, 76 gare partecipate e 56 vinte.
Un risultato che grazie anche ai suoi 3.777 lavoratori, di cui 3.308 donne, 990 soci e 2.787 dipendenti quasi interamente a tempo indeterminato, collocano Società Dolce tra le prime dieci cooperative sociali in Italia.
Il futuro? Segata guarda lontano: “Il nostro compito è di rendere il prossimo triennio sostenibile e mantenere il ritmo di crescita nel triangolo Milano, Padova, Bologna, con un’offerta appropriata per la continuità assistenziale, sociosanitaria ed educativa, dimostrando di portare valore aggiunto in quelle zone. Ma anche far crescere i nostri lavoratori, ai quali lo scorso anno abbiamo concesso 9.967 ore di diritto allo studio e 55.870 ore di formazione retribuita, offrendo loro interessanti opportunità di carriera”.