Il Nostro Team
Comunicazioni tecniche
Eventi
Fare News
Imprese Associate
{{ fifthTitle }}

Grande successo per il Commodity Agrifood 2026

03/10/2025

Mauro Bruni, presidente di Areté
Mauro Bruni, presidente di Areté

Si è tenuta giovedì 2 ottobre la XIV edizione di Commodity Agrifood, l’evento di Unione Italiana Food ed Areté – The Agri-food Intelligence Company dedicato ai mercati delle commodity agroindustriali. 

Ad aprire l’evento, quest’anno nuovamente in versione “live”, dopo i saluti di Mario Piccialuti, direttore UnionFood, e di Enrica Gentile, CEO di Areté,  c’è stata una ricca tavola rotonda con esponenti di primo piano della filiera agrifood italiana ed europea: Carlo Alberto Buttarelli, Presidente Federdistribuzione, Riccardo Felicetti, vicepresidente UIF e Presidente dell’omonimo pastificio, Patrick Pagani, Direttore COPA-COGECA, Giovanni Tamburini, Presidente CEFS – Associazione Europea Industria Saccarifera, insieme a Mauro Bruni, presidente di Areté.

Durante la tavola rotonda è emerso come il 2025 sia ancora anno di grande fragilità dei mercati: fondamentali in fatica, persistente volatilità, alimentata da fattori macroeconomici e geopolitici (valute, dazi, conflitti…) oltre che climatici.

Molte materie prime, infatti, sono ancora ai massimi: primeggia il caffè, ma seguono uova, latte, nocciole e olio di cocco. Altri mercati in deflazione (e.g. grano tenero, duro, lenticchie e altri), ma anche casi in cui il rimbalzo dei prezzi è già partito (olio di palma, olio di girasole e noci).

L’evento si inserisce quindi in un contesto di mercato quantomai complesso e volatile. In molti mercati, nonostante qualche miglioramento produttivo rispetto alle campagne precedenti non è stato possibile creare le condizioni di ricostruzione delle scorte necessarie per allentare la pressione sui prezzi; spingendo quindi le quotazioni ai massimi storici di prezzo, come nel caso di caffè, uova, latte, nocciole e olio di cocco.

Nel caso specifico del caffè, infatti, il picco storico di prezzo era già stato raggiunto a febbraio, per poi lasciare spazio ad un marcata riduzione delle quotazioni di quasi il 40% fino a fine luglio, salvo poi tornare di nuovo ai massimi in settembre, in seguito ad una vertiginosa ripresa della volatilità nel solo mese di agosto.

“Nessun comparto può dirsi al riparo dalla volatilità dei prezzi.” Queste le parole di Mauro Bruni, Presidente di Areté. “Anche nei mercati dove si è registrato il consolidamento di una riduzione dei prezzi, l’esposizione a fattori di volatilità rimane marcata perché la ricostituzione delle scorte non è ancora sufficiente a determinare in maniera definitiva l’avvio di una nuova fase di riduzione dei prezzi e di tranquillità sui mercati”. 

“Guardando al 2026”, precisa Bruni, “le opportunità di riequilibrio dei mercati sono condizionate da una maggior instabilità del contesto geopolitico e regolatorio, oltre che climatico. Il peso di questi fattori sui mercati è già evidente in molti casi, e non si allenterà nel corso del prossimo anno, rendendo ancor più strategica la gestione del rischio associata alla volatilità”.

Argomenti

Altri Articoli di Fare news