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La Merenda Leggera, appuntamento il 26 novembre con il primo late show culturale italiano con orchestra dal vivo

18/11/2025

La Merenda Leggera
La Merenda Leggera

Debutta il 26 novembre 2025 al Teatro Comunale Laura Betti di Casalecchio di Reno La Merenda Leggera, il primo late show culturale italiano con orchestra dal vivo. Un progetto che unisce parole, musica e racconto in un format ideato e condotto da Edoardo D’Elia, già creatore de La Merenda, e realizzato in collaborazione con Leggera, l’ensemble orchestrale patrocinato dalla Fondazione Luciano Pavarotti. Ogni puntata ruoterà attorno a un tema universale - dalla paura alla nostalgia, dalla morte alla vanità - esplorato attraverso interviste, momenti musicali, letture e giochi narrativi.

Ne parliamo con l’autore e conduttore del progetto, Edoardo D’Elia.

Edoardo, partiamo dall’inizio: come nasce l’idea de "La Merenda Leggera"?
C’è un breve aneddoto a cui tengo molto, sulla genesi de La Merenda Leggera. L’idea nasce dopo la puntata de La Merenda che abbiamo fatto un anno fa con Beppe Vessicchio. Vennero tantissimi ragazze e ragazzi tra il pubblico e la puntata fu bellissima. Dopo, fu lo stesso Vessicchio a dirmi che il progetto gli sembrava lodevole e che avremmo dovuto farlo a teatro. La fortuna volle che tra il pubblico, quella sera, ci fossero anche Matteo Parmeggiani e Simone Santi, che stavano lanciando l’Orchestra della Fondazione Pavarotti e il progetto Leggera. Quel giorno abbiamo cominciato a pensarci e in un anno siamo riusciti a metterlo in piedi: La Merenda e Leggera si uniscono e diventano La Merenda Leggera, il primo late show culturale italiano con orchestra a teatro.

Lo definite “il primo late show culturale italiano con orchestra, dal vivo”. In che modo questa formula innovativa mira a distinguersi?
La distinzione sta in tre elementi: il teatro, l’orchestra e la divulgazione culturale. Innanzitutto lo spazio: non più solo microfono e telecamera, ma un palcoscenico reale con la platea. Poi l’orchestra: la musica non è solo accompagnamento, ma protagonista, parte integrante della narrazione. Infine il tema: affrontiamo argomenti che appartengono sia alla riflessione culturale - la paura, la nostalgia, la morte - sia all’intrattenimento. Vogliamo una formula elegante ma viva, capace di parlare a chi già frequenta il teatro e di avvicinare al teatro chi non è abituato a frequentarlo.

Che tipo di esperienza vivrà il pubblico in sala rispetto a chi seguirà le puntate online o sui social?
Il pubblico in sala vive l’evento nella sua interezza: il calore dell’esperienza dal vivo, degli ospiti lì di fronte sul palco e della musica dal vivo, che soprattutto quando si tratta di strumenti da orchestra è un’esperienza senza paragoni. Sui social distribuiremo le  clip dei momenti più significativi e contenuti extra e backstage. Ma l’obiettivo dei contenuti per i social rimane quello promozionale: portare le persone in sala la puntata successiva.

Ogni puntata affronta un tema universale - paura, nostalgia, morte, rabbia, vanità, sesso. Come avete scelto i sei argomenti da trattare e qual è il fil rouge che li unisce?
Abbiamo scelto temi che attraversano la condizione umana in modo trasversale, perché crediamo che la cultura debba parlare di ciò che siamo e di ciò che temiamo. Abbiamo scelto i temi che ci sembrano più attuali e che risuonano con le nostre sensibilità più sincere. La paura, per esempio, con cui debuttiamo mercoledì 26 novembre, è forse l’emozione che domina più di ogni altra il nostro tempo: la paura del futuro, la paura del giudizio degli altri e la paura di non realizzare se stessi in un mondo che ci fa paura per mille motivi ogni giorno sempre nuovi.

Due obiettivi dichiarati: portare un pubblico giovane a teatro e fare divulgazione culturale senza snobismi. Come si fa, concretamente, a mescolare “alto e pop” senza perdere profondità?
È molto ambizioso ma ci sembra davvero la cosa più utile, e sicuramente quella che ci motiva di più. Si tratta di equilibrio: alto nel rispetto del tema, delle sfumature, del tema e degli ospiti, pop nel linguaggio e nel tono di voce. L’orchestra, per esempio, suonerà pezzi di musica classica e pezzi pop ri-arrangiati. Così come nei monologhi e nei riferimenti, spazieremo dalla letteratura classica ai meme, dalla poesia alle serie tv. L’obiettivo è sempre uno: far passare la cultura senza che nessuno si accorga che siamo lì per fare divulgazione culturale. Se riusciamo a farlo, anche con una sola persona, siamo felici.

La musica dal vivo è una componente centrale del tuo nuovo progetto. Come dialogano l’orchestra Leggera e gli ospiti sul palco?
L’orchestra è cifra stilistica e struttura narrativa: non è soltanto “colonna sonora”, ma un vero e proprio co-host. Gli ospiti intervengono mentre l’orchestra reagisce — a volte modula un brano dopo una risposta, a volte accompagna un racconto con tono musicale, a volte l’ospite interagisce direttamente con gli strumenti. Il risultato è un flusso di parola e suono che produce ritmo e fa emergere un nuovo significato. E soprattutto, di solito si va a teatro per sentire un’orchestra oppure per sentire una storia, un monologo oppure per ascoltare personaggi di rilievo che si raccontano: noi abbiamo tutte e tre le cose nello stesso spettacolo. 

Tra i vostri ospiti figurano protagonisti del mondo della cultura, dell’arte, dello spettacolo e della musica. Cosa cerchi in una persona da invitare a “La Merenda Leggera” e chi sono gli ospiti della prima serata?
L’ospite ideale è una persona che ha qualcosa da dire a prescindere dalla sua fama o popolarità. Abbiamo coinvolto personaggi che hanno una visione del mondo interessante e che trasmettono sin dalle prime battute un evidente spessore culturale, senza prendersi troppo sul serio. Lo spessore culturale, la brillantezza e il senso dell’umorismo insieme sono una combinazione rara ma che vorremmo diventasse la cifra de La Merenda Leggera. 
Mercoledì 26 iniziamo col tema della paura e saranno nostri ospiti Andrea Pezzi (imprenditore umanista, è stato autore e conduttore di Mtv, Rai e Mediaset e ha contribuito a innovare il linguaggio televisivo italiano), Davide Calgaro (stand-up comedian e attore, interpreta Cisco nella serie Sky sugli 883) e NAIP (cantautore). E si esibiranno dal vivo Davide Shorty, con brani arrangiati dall’orchestra, e MilleAlice.

L’abbonamento e i biglietti per la prima puntata dedicata al tema “Che cos’è la paura” sono disponibili su Vivaticket a questo link.


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