Il Pastificio Andalini guarda in modo sempre più attento e deciso oltre i confini nazionali. Pur essendo orgogliosamente radicato sul territorio (a Cento c’è il quartier generale ma nel resto della provincia ci sono fornitori, clienti e stakeholder) non disdegna l’apertura internazionale. Anzi.
Siamo al cospetto di un’azienda che si potrebbe definire, con un’espressione caduta un po’ nel dimenticatoio ma assai calzante nel nostro caso, “glocal”: globale ma al contempo locale. Ovvero: occhi allenati all’estero ma cuore e piedi ben puntati sul territorio di nascita.
Qualche settimana fa, in via Martiri di Belfiore, è stata ricevuta una delegazione kazaka (foto in alto a sinistra) dalla regione di Kostanay in Kazakistan. La rappresentanza, composta dal vicegovernatore della regione di Kostanay, dai funzionari della società di investimento KazAgro, e dal direttore della Banca Asiatica per lo Sviluppo, si trovava in Italia per partecipare alla commissione economica bilaterale Italia-Kazakistan presso il ministero dello Sviluppo economico a Roma.
La delegazione, dopo essersi intrattenuta con il presidente Massimo Andalini, ha avuto modo di visitare lo stabilimento produttivo e di seguire con grande curiosità la presentazione della storia sessantennale del pastificio.
Negli stessi giorni della visita kazaka, l’azienda è stata impegnata a Norimberga, all’interno di Biofach (foto in alto a destra), la fiera internazionale dei prodotti biologici. «Il biologico è ormai parte integrante della vita di tutti», commentano da Cento. «Rappresenta un alto standard di qualità per quanti hanno a cuore la salute del nostro pianeta e vogliono fare un uso responsabile delle materie prime che ci offre».
Al Biofach oltre ad Andalini c’erano i maggiori produttori del settore. Il Pastificio Andalini era a Norimberga con uno stand collettivo assieme all’ente certificatore Ccpb.