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Tecnoal: un'eccellenza made in Emilia

31/05/2019

La Tecnoal è stata fondata nel 1985 da un gruppo di persone con una ventennale esperienza nella progettazione meccanica per l'elettronica. Tra queste persone, i fondatori, c'era anche l'ingegnere Paolo Poppi.

L'azienda è specializzata nella progettazione e lavorazione di dissipatori di calore utilizzati nel mondo dell'elettronica, dal consumer al custom, finalizzando il progetto sulle reali esigenze del cliente. I settori di impiego sono i più svariati come i trasporti, le telecomunicazioni, l'energetico, l'automotive, il ferroviario, l'illuminazione. Tra i suoi clienti si possono menzionare multinazionali del calibro di Abb, Ansaldo Energia, Itachi e Nidec.

A Castel Maggiore
, nell'immediata periferia di Bologna, la produzione si sviluppa su un'area coperta di circa 8mila metri quadrati e vi operano circa 70 dipendenti. Il fatturato annuo si aggira sui 9milioni di euro e la quota export è del 60%. Tecnoal esporta in Russia (al ritmo di 2-3 spedizioni al mese), Spagna, Germania, India, Brasile, Nuova Zelanda e Stati Uniti.

Oltre l'80% del fatturato
deriva da prodotti personalizzati e ingegnerizzati sulle esigenze dei clienti. Tutto questo ha consentito all'azienda di diventare una realtà importante del settore.

Il settore R&D e l'ufficio tecnico sono in grado di supportare il cliente durante tutto il processo produttivo: dall'idea alla progettazione, dalla prototipazione al prodotto finito.

La produzione è garantita da 10 macchine troncatrici, specifiche per alluminio tra manuali ed automatiche; da circa 25 macchine a controllo numerico, per le lavorazioni ad asportazione di truciolo, di varie tipologie e dimensioni, tra verticali, rotopallet, pendolari e orizzontali, tutte gestite da sistemi Cad-Cam.

Il parco macchine Tecnoal impiegato in produzione si completa con altri numerosi macchinari, quali presse, fresatrici, trapani, filettatrici. Dal 2002 Tecnoal è certificata UNI EN ISO 9001:2008.

"Siamo all'interno di una nicchia di mercato che genera appetiti crescenti da parte dei competitor: 20 in tutti il mondo, di cui 5-6 tra Italia, Germania e Cina", commenta Paolo Poppi. "Per poter continuare a dire la nostra c'è bisogno di unire e mettere a fattor comune gli sforzi di tutti: occorre fare squadra all'interno dell'azienda, con i nostri collaboratori, e fuori, con enti e istituzioni coinvolti a vario titolo nella competitività del sistema industriale italiano. Viviamo tempi in cui la massima efficienza del processo industriale non può prescindere dalla massima flessibilità degli operatori coinvolti. Questo, per Tecnoal, vale specialmente durante i picchi di produzione: in massimo due settimane ci ritroviamo a dover onorare commesse poderose e importanti per valore commerciale e committenza. Mi auguro che Tecnoal possa continuare a essere un leader di settore ma, ribadisco, occorre la classica unione di intenti, sforzi e sacrifici da parte di tutti.  Lavorare in una logica sartoriale, confezionando prodotti custom come fa Tecnoal, dà tante soddisfazioni ma esige anche una dose crescente di responsabilità".

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