Il Nostro Team
Comunicazioni tecniche
Eventi
Fare News
Imprese Associate
{{ fifthTitle }}

Quale modello per la sanità del futuro?

25/05/2021

È possibile pensare ad una organizzazione diversa delle cure, che metta il paziente al centro di un processo di nuova umanizzazione della medicina? È ipotizzabile un modello di integrazione Ospedale Territorio? Quali leve vi sono per migliorare la sostenibilità economica del SSN? Queste e molte altre sono state le domande oggetto dell’incontro musicale e culturale “Il malato nella sanità del futuro”, tenutosi oggi, presso l’Auditorium Rita Levi Montalcini di Mirandola, e promosso da Eurosets, azienda di Medolla specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione di dispositivi biomedicali.

L'incontro, che ha visto avvicendarsi medici, professori e dirigenti del panorama sanitario italiano per immaginare il futuro della sanità in Italia, è stato accompagnato dalla musica, linguaggio universale dalla medicina alla terapia, di Alessandra Fogliani al pianoforte, Elena Luppi alla viola e Tania Righi al violino.

Tra gli ospiti Ettore Sansavini, Presidente GVM Care & Research, Raffaele Donini, Assessore alle politiche per la salute della Regione Emilia Romagna, Marco Elefanti, Direttore Generale della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, e Lorenzo Galletti, Direttore Cardiochirurgia, Cardiologia e Trapianto Cuore-Polmone all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.

In un mondo in cui si assiste ad un progressivo invecchiamento della popolazione e ad un incremento di patologie croniche, l’obiettivo della sanità contemporanea è quello di trovare l’intesa tra la volontà di porre il paziente al centro e le risorse disponibili. La medicina del futuro dovrà infatti essere personalizzata, a misura d’uomo, unire qualità a sostenibilità, prevedere una sanità dove le più moderne tecnologie incontrano le migliori competenze medico-scientifiche in un’organizzazione centrata sui bisogni del malato e con l’obiettivo di integrare persone, tecnologie e informazioni generando costantemente valore nella risposta ai bisogni di salute dei cittadini.

"Il futuro è oggi e ci sta indirizzando verso una maggiore prossimità nella sanità, con una ridefinizione organizzativa dell’offerta sanitaria", ha commentato Raffaele Donini, Assessore alle politiche per la salute della Regione Emilia Romagna . "Ciò significa implementare i servizi sul territorio. Potenziare la medicina territoriale è il modo più efficace per garantire l’assistenza primaria, anche in raccordo con un privato accreditato che sia di supporto alle politiche del Servizio sanitario pubblico e universalistico. La sanità del futuro, su cui stiamo lavorando già oggi, è quella in cui, sempre più, non sarà il cittadino a dover andare all’ospedale, ma l’ospedale ad andare a casa del cittadino. È necessario, infatti, presidiare la salute della comunità, attrezzando e potenziando i servizi di prevenzione di ogni livello. Le case della salute sono, in questo senso, un presidio fondamentale sulle quale, come Regione Emilia-Romagna, investiamo con grande determinazione, al punto da avere la rete più estesa del Paese, con 126 strutture sul territorio. Sarà determinante continuare ad investire sul digitale. La Regione, nel 2020, ha investito quasi 14 milioni di euro nella digitalizzazione delle strutture sanitarie. Ma il digitale è anche alleato prezioso per una vera sanità territoriale. Le nostre esperienze in tema di telemedicina ci dicono infatti che siamo sulla strada giusta, per gestire la presa in carico del paziente anche da remoto".


Altri Articoli di Fare news