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FARE INSIEME - Ep. 161 - Analysis, quella flessibilità che permette di gestire l’azienda

«Tutto passa sempre dall’ascolto»

23/11/2023

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A Castel Maggiore, diciottomila abitanti nell’area metropolitana bolognese, c’è un’azienda specializzata nei software per altre aziende. In Analysis ci lavorano una trentina di persone per un fatturato di quasi 2 milioni di euro. Il mercato è prevalentemente italiano, ma gli applicativi sono già pronti per un’espansione verso il mercato estero. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Pier Alberto Guidotti, fondatore e CEO di Analysis

di Giampaolo Colletti
@gpcolletti

Photocredit: Giacomo Maestri e Francesca Aufiero

Questa è la storia di un sogno che si infrange e consente ad un altro di realizzarsi. Perché la vita – come il lavoro – compie percorsi imprevedibili. Ecco, la storia che stiamo per raccontare parte dal 1994, quando il giovane laureato Pier Alberto Guidotti manda il proprio CV all’azienda che per lui era già mito, ossia la Ferrari. Ma a quell’invio, da Maranello arriva il classico “le faremo sapere”. «La mia grande passione per la Formula 1 mi ha portato a sognare una carriera nel motorsport. È stato poi mio padre, fondatore di Stefal, azienda nella quale ho lavorato durante gli studi e dalla quale è poi nata Analysis, a suggerirmi di provare la strada dell’informatica, disciplina che iniziava a essere insegnata nelle scuole. Erano i primi anni Ottanta, il personal computer era appena stato inventato. Io nei primi anni di scuola mi innamoro della programmazione, che è ancora oggi la mia grande passione assieme alla Formula 1. E oggi ritrovo lo stesso entusiasmo sperimentando la possibilità che da qualche mese abbiamo con Chat GPT di dare gli stessi comandi usando semplici frasi in italiano o inglese anziché un linguaggio di programmazione», afferma Pier Alberto Guidotti, fondatore e CEO di Analysis.  

Identikit dell’azienda. Questo imprenditore emiliano lavora da trentacinque anni nel settore informatico e si occupa di digitalizzare i processi aziendali. A metà degli anni Novanta accende Analysis. L’headquarter è a Castel Maggiore, diciottomila abitanti nell’area metropolitana bolognese. Oggi qui ci lavorano una trentina di persone per un fatturato di quasi 2 milioni di euro. Il mercato è prevalentemente italiano, ma gli applicativi sono già pronti per un’espansione verso l’estero. Per Guidotti gli esordi sono nell’azienda di famiglia Stefal con la gestione del sistema qualità e dei sistemi informativi. Poi arriva l’apertura di Analysis. Obiettivo ambizioso: sviluppare un software capace di aiutare le aziende ad aiutare e migliorare le attività quotidiane. Nasce QualiWare, software che permette di essere aderenti alle normative e agli standard di qualità, come la norma ISO 9001, sicurezza e ambiente. E poi ancora ActiveDoc per la gestione documentale e, infine, EasyFootprint per il calcolo dell’impronta ambientale. I tre applicativi, assieme, hanno oggi all’attivo quasi 900 installazioni. «Quello che diciamo spesso è che non deve essere l’utente ad adattarsi al sistema. Proprio per questo i nostri software sono stati sviluppati in modo da poter essere personalizzati in base alle diverse esigenze», precisa Guidotti, autore anche di due libri legati alla digitalizzazione dell’impresa.  

L’ascolto fa la differenza. Ma prima di parlare di tecnologie, per Guidotti bisogna fare altro. Ossia mettersi in ascolto. «La prima cosa da fare è ascoltare il cliente per capire le sue esigenze. Dopodiché il cliente diventa parte integrante del team di lavoro. Quando le aziende ci chiedono di realizzare personalizzazioni, noi le coinvolgiamo nelle varie fasi di sviluppo tenendole sempre aggiornate e seguendole nella fase di messa in produzione. Non diciamo mai ai nostri clienti che una cosa non si può fare, ma cerchiamo sempre di dare delle alternative mostrando vantaggi e svantaggi», dice Guidotti. Alla base di tutto ci sono strumenti flessibili, semplici da usare e sostenibili economicamente anche per il loro mantenimento. Quello che fa la differenza con i competitor, anche molto strutturati, è la grande flessibilità della struttura e dei software nell’approccio alla soluzione dei problemi. «Anche il cliente stesso può essere padrone della soluzione con la possibilità di attuare personalizzazioni in autonomia sul sistema, creando form, workflow, dashboard e report in base alle proprie necessità. Vogliamo aiutare il maggior numero di aziende a digitalizzarsi nella gestione dei propri processi e delle proprie attività. Così risparmiano tempo e risorse economiche: infatti nei nostri software abbiamo diversi tool che permettono di personalizzare il sistema in base alle proprie necessità, senza dover acquistare di volta in volta nuovi sistemi che devono poi essere collegati tra loro», precisa Guidotti. Intanto si lavora a soluzioni legate all’intelligenza artificiale generativa in grado di estrarre da un qualsiasi documento i dati essenziali da archiviare nel database, spiegando al sistema cosa fare e utilizzando concetti espressi in italiano. Ma tra capitale umano e tecnologico per Guidotti la bilancia pende rigorosamente sul primo punto. «Ciò che conta meno è proprio la tecnologia. Perché quello che fa la differenza sono le persone con il loro senso di appartenenza». Lo sostiene anche Simon Sinek, uno tra i pensatori contemporanei del marketing: “Le persone non comprano quello che fai, ma il perché lo fai”.

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