Da un decennio sviluppano motociclette elettriche per pista e per strada, ma la storia di questo gioiello imprenditoriale della motor valley emiliana – oggi declinata anche come electric valley – ha le radici nella storia del Paese e nella capacità di fare innovazione sostenibile, costante, plurale. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Livia Cevolini, CEO di Energica Motor Company
di Giampaolo Colletti
@gpcolletti
Photocredit: Giacomo Maestri e Francesca Aufiero
Hanno trasformato la
motor valley in una vera e propria electric valley, oggi conosciuta nel mondo perché
da qui si provano a scrivere nuove pagine di futuro, necessariamente
sostenibile e con un impatto limitato sull’ambiente e sulle comunità. Sembra semplicemente
un gioco di parole, eppure quell’electric valley racchiude l’essenza di
fare impresa per Energica. «Per noi Born Electric non è solo uno slogan. Siamo
italiani, quindi ovviamente adoriamo la velocità. Da oltre un
decennio sviluppiamo motociclette elettriche, inizialmente per la pista e dal 2014 per la strada. Energica è innovazione pura, progettazione e produzione nell’ambito della mobilità elettrica. Siamo portatori sani di
cambiamento e rivoluzione nel
mondo della sostenibilità. Per poter confermare ogni giorno quello che siamo, è
necessario avere pilastri forti e i nostri sono: competenze, pianificazione, visione, passione e soprattutto
made in Italy», racconta Livia Cevolini, CEO di
Energica Motor Company. Emiliana DOC, ha
nel sangue il dna di due generazioni di “imprenditori-archimede” e nel curriculum l’esperienza di
chi ha iniziato a frequentare la fabbrica e a girare il mondo per le gare di
motori ancora prima di imparare a camminare. Il nonno Salvatore era un inventore,
il padre Roberto un anticipatore di tecnologie meccaniche legate al 3D. Livia Cevolini ha iniziato la carriera nel 2003, subito dopo la
laurea in ingegneria gestionale all’Università
di Parma, prima occupandosi di marketing e poi prendendo le
redini di Energica, la Tesla italiana delle due ruote. Siamo a Soliera, quindicimila anime a nord di Modena, oggi headquarter mondiale
delle moto elettriche. Energica nasce come costruttore di moto elettriche ad alte performance,
ma nel 2021 lancia anche la divisione Energica
Inside, dedicata allo sviluppo di soluzioni innovative per l’e-mobility. «Siamo da sempre stati
leader nella transizione sostenibile fin dagli esordi e ad oggi siamo un punto
di riferimento sia con i nostri veicoli che con la fornitura di componenti modulari
e power unit», dice Cevolini.
La storia. Per comprendere al meglio questa azienda orientata
al futuro bisogna fare un passo indietro. Anzi, più d’uno. Nell’Italia del Secondo
Dopoguerra, il nonno di Livia, appassionato inventore,
lascia il segno aiutando a ricostruire. All’epoca la
ripresa è frenata dalla mancanza di materiali
da costruzione, in particolare mattoni. Così il nonno inventa una macchina
in grado di ricostruire mattoni vecchi e frantumati da edifici bombardati, arredandoli in una nuova forma che potrebbe poi essere
riutilizzata. Il papà di Livia,
Roberto Cevolini, impara bene la lezione e nel 1970 fonda la Roberto Cevolini & C. Focus sulla produzione di componenti all’avanguardia per le
corse di Formula 1. Nel 1996 il figlio di Roberto, Franco, laureato
in tecnologia dei materiali, fonda la CRP: la
nuova società inizia a creare nuovi processi di stampa 3D, inventando
il materiale WindformTM, che ha rivoluzionato il mondo della stampa 3D. Poi nel 2003 la fusione, che fa nascere una
delle società chiave nell’ingegneria automobilistica di fascia alta. Un’impresa innovativa, ma ancorata alle radici
del passato. Quel passato che in fondo ha fatto scattare la scintilla. «Nel 2009 iniziamo ad avere una visione importante
verso l’elettrico. Da qui in meno di sei
mesi costruiamo da zero una moto elettrica da corsa, diventando
campioni europei e vice-campioni del mondo nel 2010-2011. Nel 2012 parte il Progetto Energica, e da lì non
ci siamo fermati. Abbiamo sempre lavorato per anticipare soluzioni tecnologiche
uniche ed innovative: negli anni siamo stati i primi costruttori unici di un campionato
mondiale interamente elettrico»,
dice Cevolini. Nel 2021 il 70%
societario è acquisito dal colosso dell’elettrico e delle nuove forme di
mobilità sostenibile Ideanomics.
«Grazie ad Ideanomics
abbiamo avuto il ramp up necessario per la nostra crescita: abbiamo ampliato la
factory con l’aggiunta di un nuovo stabilimento per le esperienze, un floor plan per promuovere l’espansione della nostra
rete vendita che attualmente supera il centinaio di punti nel mondo, risorse per nuovi progetti e per supportare la
conoscenza del brand in tutto il mondo. Passato
e futuro che tornano in continuazione,
in un gioco di specchi senza sosta. Negli anni sono rimaste inalterate la nostra passione, il
nostro expertise ma si sono anche innovate in continuazione con l’evolversi
delle tecnologie e delle esigenze di mercato», dice Cevolini. La ricerca è la parte cruciale dell’azienda. Perché non esisterebbe Energica senza una costante ricerca e un
continuo sviluppo dei suoi già altamente performanti prodotti. «Ma
alla base di tutto c’è il capitale umano. L’età
media si aggira attorno ai 34 anni e
siamo il giusto mix di giovani e figure senior. Energica è il luogo adatto in cui crescere avendo da
subito importanti responsabilità. Il
territorio è ricco di competenze di altissimo livello nella
meccanica di precisione e di qualità, ma
anche in un approccio e in uno stile professionale che fanno la differenza: la
motor valley ci ha dato un territorio fertile e competenze
che Energica ha esploso nell’elettrico», conclude Cevolini. Correre veloce, guardando al
futuro. Eccola la ricetta vincente per andare avanti.
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