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FARE INSIEME CHARITY – Ep. 4 – Ness1 Escluso, quando l’integrazione passa attraverso lo sport

«I ragazzi passano da atleti a individui e diventano opportunità per la società»

8/7/2024

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Nel 2007 l’imprenditore modenese Fabio Galvani ha dato il via a un progetto che va oltre il concetto di sport tradizionale e si presenta come un faro di inclusione per i ragazzi affetti da disturbo dello spettro autistico o disturbi cognitivo-relazionali. Oggi l’associazione lavora con 300 ragazzi, seguiti da 40 educatori e 11 volontari, e offre 24 diverse discipline sportive. Per FARE INSIEME Charity, Lucrezia Lanzani intervista Fabio Galvani, fondatore di Ness1 Escluso

FARE INSIEME CHARITY è lo spin-off del progetto FARE INSIEME dedicato alla presentazione di alcune onlus e società no profit, realtà fortemente presenti nei territori di Bologna, Ferrara e Modena e che svolgono un lavoro straordinariamente importante e cruciale per l’intera comunità

di Lucrezia Lanzani*

“Inclusività: capacità di includere più soggetti possibili nel godimento di un diritto, nella partecipazione a un’attività o nel compimento di un'azione; più in generale, propensione, tendenza ad essere accoglienti e a non discriminare, contrastando l’intolleranza prodotta da giudizi, pregiudizi, razzismi e stereotipi”.

Modena, 2017, Fabio Galvani decide che è arrivato il momento di fare qualcosa per il prossimo. Prende ispirazione dalla storia di Oskar Schindler: un imprenditore di successo che decide di usare il proprio denaro per aiutare il prossimo. Nasce così “Ness1 Escluso”, un ente di terzo settore che aiuta ragazzi di qualsiasi età, dai 3 ai 50 anni, con disabilità cognitive e spettri autistici. «La disabilità cognitiva prevede una prima attività esclusiva, ti insegno lo sport, poi un’attività inclusiva, te lo faccio fare con atleti normotipici», spiega il fondatore Fabio Galvani. L’obiettivo è infatti quello di migliorare le condizioni dei ragazzi, dando loro la possibilità di credere in qualcosa di sano come lo sport. «Per prima cosa, abbiamo individuato un gruppo di 24 atleti, metà di loro per fare calcio, e metà per multisport, una volta alla settimana, con due educatori. Tutto questo completamente gratis per i ragazzi, che vengono seguiti solo ed esclusivamente da professionisti», racconta Fabio Galvani.

L’attività gratuita è possibile grazie ad una rete di partner privati che, ad oggi, permette all’associazione di lavorare con 300 ragazzi, seguiti da 40 educatori e 11 volontari (che operano in maniera collaterale) e le consente di offrire 24 discipline sportive diverse. «La sai la differenza tra squadra e gruppo? Il gruppo è un insieme di persone, se si identificano dei ruoli, spesso complementari, diventa una squadra. Io ho una squadra di lavoro che crea una struttura di professionalità che aiuta la crescita dell’associazione», ricorda Galvani.

Durante il periodo di COVID-19, Ness1 Escluso ha lavorato per costruire una rete di relazioni con un solo e unico obiettivo: far fare sport gratuito a ragazzi con disabilità cognitive. Qui entra in gioco il personale qualificato, in un rapporto 1:1 o 1:2 con i ragazzi: ciò significa che ogni atleta viene seguito personalmente da uno o due educatori. Con la distanza, però, lo scopo è diventato quello di “distrarre” i ragazzi e “distaccarli” dalla quotidianità, far capire loro che non sono stati dimenticati, grazie ad ore di ginnastica online o all’aperto e al progetto “#Ness1EsclusoAttivo”, in cui gli atleti sono stati coinvolti in un concorso fotografico.

«Ness1 Escluso è un progetto di vita: abbiamo organizzato un corso sulla sessualità e l’intimità e ne stiamo preparando uno sulla self-care. I prossimi anni si concentreranno anche sul “Dopo di Noi” e sulla consapevolezza di ciò che desiderano fare. I ragazzi passano da atleti a individui e diventano opportunità per la società», conclude Galvani.

*Lucrezia Lanzani è una studentessa del Liceo Steam Emilia, ha sedici anni e da sempre è interessata a tematiche sociali. Da tre anni presta attività di volontariato in diverse realtà della sua comunità.

Clicca qui per ascoltare il podcast sulle principali piattaforme di ascolto https://podcast.confindustriaemilia.it/

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