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Diagnosi energetica 2023: obblighi, scadenze e come individuare le ESCO

13/01/2023

diagnosi energetica

Il 2023 è l’anno in cui la maggior parte delle grandi imprese e delle aziende a forte consumo di energia dovranno eseguire una diagnosi energetica (obbligatoria ogni 4 anni). Confindustria Emilia aiuta i suoi associati individuando gli auditor energetici, le ESCO e, in generale, i fornitori di servizi o prodotti energetici

La diagnosi energetica è un processo che consente alle organizzazioni di identificare e valutare l'utilizzo di consumo energetico e l'efficienza energetica. È uno strumento efficace che aiuta a ridurre i costi energetici e a migliorare l'impatto ambientale.  

Può anche fornire un vantaggio competitivo sul mercato, dando l’opportunità alle aziende di stare al passo con la concorrenza. In questo articolo parleremo dei vantaggi della diagnosi energetica, con le relative scadenze e gli obblighi di invio e le novità previste per il 2023.

La diagnosi energetica è il processo di analisi che per le grandi aziende e le imprese energivore viene fatto ogni 4 anni e comporta la misurazione, il monitoraggio e l'analisi dell'efficienza e delle prestazioni energetiche di un’organizzazione.

Attraverso questo processo, è possibile individuare il consumo reale di energia di una specifica linea produttiva e capire quanto i diversi impianti pesano sul fabbisogno energetico complessivo.

La diagnosi energetica viene utilizzata anche per valutare il potenziale di progetti di energia rinnovabile – come l'energia solare, eolica e geotermica.

Benefici della diagnosi energetica

Come abbiamo visto, il vantaggio principale della diagnosi energetica è quello di aiutare le aziende a identificare le aree di potenziale spreco energetico e di conseguenza a ridurre i costi energetici e a migliorare l'impatto ambientale.

Ma al di là di questo, può fornire una maggiore comprensione dei consumi e dell'efficienza energetica garantendo anche un vantaggio competitivo. Comprendendo, infatti, tali valori si possono sviluppare strategie di riduzione dell'uso di energia, rimanendo un passo avanti rispetto alla concorrenza.

La diagnosi energetica nel 2023

La diagnosi energetica, anche sotto forma di audit energetico semplificato o di primo livello, ha guadagnato terreno negli ultimi anni, in quanto le organizzazioni sono alla costante ricerca di modi per ridurre i costi dell'energia.

Nel 2023, si prevede che la verifica delle prestazioni energetiche, attraverso diagnosi o auditi energetici semplificati, diventerà uno strumento ancora più utilizzato, anche dalle aziende senza obbligo.

Inoltre, le organizzazioni saranno sempre più in grado di utilizzare tecnologie avanzate, come l'intelligenza artificiale e l'apprendimento automatico, per identificare le aree di potenziale spreco energetico e i potenziali progetti di efficienza energetica.

Obbligo Diagnosi Energetica 2023: le imprese obbligate all’invio

In base al Decreto Legislativo 102/2014 e smi, l’invio periodico (che avviene ogni 4 anni) è obbligatorio per:

Le imprese con più di 250 persone e con fatturato superiore a 50 milioni di euro annuali (o il cui totale di bilancio annuo supera i 43 milioni di euro)

Le imprese a forte consumo di energia con almeno 1 GWh di energia complessiva e la cui incidenza del costo dell'energia utilizzata sul Valore Aggiunto Lordo non sia inferiore al 20 % (o al 2% rispetto al fatturato)

Tuttavia anche le aziende non obbligate per legge possono eseguire una diagnosi energetica, con il beneficio di ridurre la spesa energetica e promuovere, a livello aziendale, una cultura della sostenibilità ambientale.

-   Scopri il Vademecum di Confindustria Emilia “I dieci punti del risparmio energetico”

Diagnosi energetica 2023: quali sono le scadenze

Le grandi imprese e le aziende a forte consumo di energie dovranno quindi inviare i dati del monitoraggio dei carichi del 2022 in base alle linee guida di ENEA.

Per la maggior parte delle imprese, la  scadenza è prevista per il 5 dicembre 2023.

Chi redige una Diagnosi Energetica? E quali sono le novità apportate dal Decreto Lgs. 73/2020?

Il D.Lgs. 102/2014 chiarisce diversi punti: il primo naturalmente riguarda i soggetti abilitati a fare una diagnosi energetica, inoltre, stabilisce l’obbligo di eseguire almeno un intervento di efficienza energetica.

L’intento è duplice: raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione previsti dal Green Deal e, allo stesso tempo, riorganizzare le risorse energetiche in modo produttivo ed economicamente sostenibile.

Ecco alcuni dei punti salienti della normativa:

●       Le Diagnosi Energetiche possono essere eseguite solamente da soggetti certificati come ESCO (secondo la norma UNI 11352) ed EGE (secondo la norma UNI 11339)
●       esonero dall’obbligo di diagnosi energetica per le grandi imprese con un consumo annuo inferiore a 50 tep valutato su tutti i siti di pertinenza
●       l’obbligo per le imprese energivore di eseguire almeno un intervento di efficienza tra quelli definiti in diagnosi o di adottare un sistema di gestione dell’energia ISO 50001; a tal fine, il decreto Legislativo 73/2020 ha introdotto sanzioni per la mancata realizzazione degli interventi.

Fasi di una diagnosi energetica efficace

L'audit energetico aziendale è un processo complesso.

●       La prima fase prevede la raccolta dei dati, che comporta l’analisi di tutte le informazioni relative all'uso e all'efficienza energetica dell'organizzazione. Ciò include l'utilizzo dell'energia, le bollette energetiche e i progetti di efficienza energetica. Questa fase comprende sopralluoghi e visite in azienda per verificare le problematiche legate ai consumi energetici (sia termici che elettrici) dei processi produttivi.

●       La seconda fase è l'analisi e lo studio dei dati. All’interno di questa fase viene eseguita una mappatura delle utenze aziendali  e la ripartizione dei consumi energetici (torta dei consumi) per identificare le aree di potenziale spreco energetico.

●       La terza fase è quella del reporting e della redazione, che prevede la presentazione dei risultati con l’individuazione dei centri di consumo da monitorare e lo studio di fattibilità per implementare il sistema di monitoraggio in ottemperanza con le Linee Guida ENEA. È importante in questa fase anche eseguire un benchmark per valutare le performance di aziende analoghe.

●       La quarta fase è l'implementazione, che consiste nel mettere in pratica i principali interventi migliorativi di efficienza energetica, con l’indicazione delle tempistiche dell’intervento. In tal senso, è possibile valutare i contributi dei bandi Europei, Nazionali, Regionali e Provinciali per investimenti sugli impianti o relativi alla Diagnosi.

Suggerimenti per ottenere un vantaggio competitivo con la diagnosi energetica

Le organizzazioni possono ottenere un vantaggio competitivo con la diagnosi energetica seguendo questi suggerimenti:

1. Investire in progetti di efficienza energetica: può aiutare le imprese a ridurre i costi energetici.
2. Monitorare l'uso dell'energia: il monitoraggio costante può aiutare le aziende a identificare le aree di potenziale spreco energetico. Mettendo a punto degli interventi, è possibile risparmiare energia e ridurre i costi energetici.
3. Sviluppare strategie per ridurre il consumo energetico: attraverso i bandi è possibile attuare e sviluppare strategie per iniziare un percorso aziendale più sostenibile.
4. Realizzare progetti di energia rinnovabile: come l'energia solare, eolica e geotermica, questo può migliorare l’impatto ambientale.

Come trovare un auditor energetico con Confindustria Emilia

Trovare un partner affidabile per i servizi energetici è davvero complesso. Per questo Confindustria Emilia mette a disposizione la sua rete di connessioni per individuare soggetti certificati Energy Service CompanyESCO o EGE o fornitori di servizi o prodotti energetici.

Confindustria Emilia vanta infatti un'ampia anagrafica delle imprese che a vario titolo lavorano nel campo dell'energia. Si tratta di imprese associate che da tempo operano nel settore e che hanno fornito i propri riferimenti per essere contattati quali fornitori di servizi o di prodotti energetici. L'anagrafica si compone di tre elenchi:

●       servizi energetici generali
●       prodotti finiti
●       componentistica

L'anagrafica è accessibile solo alle imprese associate a Confindustria Emilia Area Centro che hanno fornito i propri riferimenti.  

Confindustria Emilia è inoltre membro dell'Advisory Board del progetto europeo Audit to Measure, che si propone di supportare le aziende industriali nel percorso di transizione energetica accelerando la realizzazione delle iniziative di efficienza energetica individuate nelle diagnosi energetiche.  

Se sei associato e vuoi entrare a far parte degli elenchi contatta i nostri uffici ai seguenti riferimenti Riccardo Monti tel. 051 6317232, Cristiana Calabritto tel. 051 6317305 oppure mail a: ambiente@confindustriaemilia.it

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