In base ai dati Enea, e forse
potrebbe sorprendere qualcuno, circa il 30% dei consumi dei nostri uffici è legato all’illuminazione. Un altro 25%
al riscaldamento, il 9% alla climatizzazione estiva; un altro 5% all'ascensore,
il 16% alle apparecchiature elettriche ed elettroniche, e così via.
Le voci sono diverse, e per
questo per un’azienda è fondamentale conoscere i suoi consumi reali. Grazie
alla procedura di Audit energetico è
possibile individuare gli interventi di efficientamento
energetico per ridurre gli eventuali sprechi o perdite di energia.
Tuttavia anche il
comportamento virtuoso dei dipendenti
può favorire il risparmio energetico: ad esempio, con il corretto utilizzo dei
punti luci, tenendo le finestre chiuse quando il climatizzatore è acceso o
preferendo le scale all’ascensore.
Con questo obiettivo Confindustria Emilia ha realizzato “I
dieci punti del risparmio energetico”: un
vademecum di buone prassi, articolato in 10 punti e corredato da curiosità e
consigli indispensabili per le imprese che
intendano mettere in atto una condotta utile al contenimento dei consumi energetici.
Partendo dalla considerazione che anche le
nostre azioni quotidiane possano dare un contributo alla riduzione delle spese energetiche, se attuate collettivamente, il documento si concentra principalmente
sull’analisi delle attività svolte negli uffici.
Dalla regolazione ottimale delle
temperature in inverno e in estate, anche in funzione delle disposizioni normative, alla corretta
manutenzione degli impianti – fondamentale per garantire minori consumi, ma
anche migliori condizioni di sicurezza e rispetto dell’ambiente –; passando poi
attraverso un’oculata gestione di computer e stampanti fino al semplice atto di
spegnere le luci e le apparecchiature quando si esce dagli uffici.
Sono solo alcuni dei suggerimenti che le imprese possono mettere in atto, attraverso
soluzioni tecnico impiantistiche o
anche solo mediante procedure o misure comportamentali.
Altro suggerimento importante è quello di
fare un check up energetico dell’impresa,
utile a capire a che punto si è in termini di gestione degli aspetti energetici e quali misure mettere in atto, con una visione chiara delle priorità e dei
ritorni attesi.
Infine, rilevante è la sensibilizzazione e la formazione dei dipendenti che dovranno applicare quotidianamente i
suggerimenti e dovranno essere chiamati a
una responsabilizzazione rispetto alle proprie azioni, sulla spinta magari
anche di meccanismi incentivanti o di percorsi
di gaming.
Lo scopo finale del vademecum non è tanto
la ricerca di soluzioni miracolose, quanto focalizzare l’attenzione sui
comportamenti quotidiani, al fine di mettere in atto prassi virtuose ed evitare
azioni “sbagliate”, che tuttavia per distrazione o pigrizia, tendiamo a
reiterare, con l’aiuto di qualche curiosità che ci consenta di pesare il valore
del nostro contributo.
Il tema dell’efficienza energetica è molto
importante, soprattutto oggi. Tra le imprese associate a Confindustria
Emilia numerose sono le aziende che possono proporsi come partner tecnici, ESCO-Energy Service Company
e fornitori di servizi o prodotti energetici.
Inoltre, Confindustria Emilia con Legacoop Bologna e
Legacoop Estense, promuove il Consorzio
Esperienza Energia, una delle più grandi società di energy management in Italia, che dal 2014 è stato accreditato dal
GSE come ESCO.
L’Area Ambiente,
Sicurezza, Energia e Territorio di Confindustria Emilia è a disposizione delle imprese associate per
iniziare insieme questo percorso.