Politecnica, società modenese tra le principali realtà di progettazione integrata in Italia, ha ottenuto la certificazione PdR Uni
125:2022 sulla parità di genere, requisito
previsto dal Piano Nazionale di Ripresa
e Resilienza PNRR che misura le performance in materia dei processi e della
governance aziendale, delle opportunità di crescita e inclusione offerte
dall’azienda, dell’equità remunerativa e la tutela alla genitorialità nonché la
conciliazione vita lavoro.
Dopo
aver ottenuto lo scorso anno la certificazione
di Gender Equality IDEM, startup universitaria nata all’Università di
Modena e Reggio Emilia in seno alla Fondazione Marco Biagi, Politecnica aggiunge un ulteriore
importante tassello nel percorso verso la parità di genere e nell’ambito degli
impegni assunti rispetto all’Agenda 2030 dell’ONU verso la piena parità
numerica e retributiva, in un settore storicamente caratterizzato da un
fortissimo squilibrio: secondo il Centro Studi del CNI, nel 2019, il 28,1% dei
laureati in materie ingegneristiche è donna, dato comunque in crescita rispetto
al 16% del 2000.
Con
la certificazione, Politecnica, tre sedi in Italia a Milano Modena e Firenze, e
presente in 12 Paesi e tre continenti con oltre 300 professionisti, di cui 45%
donne anche in ruoli apicali, rinnova l’impegno per l’obiettivo 2030 e si dota
di una strategia triennale di azioni dedicate alla parità di genere, l’inclusione
e la conciliazione, l’istituzione di un comitato dedicato e la nomina del
Diversity and Inclusion manager nella
figura di Paola Botti, professionista
esperta nel settore delle risorse umane.
Con
oltre 20 anni di esperienza, Paola Botti, formazione umanistica, è una
professionista esperta nella gestione operativa di progetti in ambito HR, che
ha seguito per conto di una primaria società di consulenza. Paola, che da
sempre si occupa di temi legati all’empowerment femminile, ha studiato Lingue e
Letteratura Moderna presso l’Università Statale di Milano e ha conseguito un
Master Practitioner in PNL presso la società Athena e un Master in Gestione
delle Risorse Umane presso la scuola di Alta Formazione della Bocconi.
“La progettazione nasce dallo scambio di
idee e punti di vista: il nostro impegno è garantire che siano sempre diverse
– afferma Francesca Federzoni, presidente di Politecnica - La parità
di genere è un requisito necessario per fare bene il nostro mestiere e
l’inclusione è un principio che ispira il progetto cooperativo fin dalle
origini. Con l’ulteriore supporto di una professionista esperta come Paola
Botti e la definizione di una strategia mirata di azioni che vanno dai sistemi
di monitoraggio, alla formazione agendo sull’aumento della consapevolezza, il
contrasto dei pregiudizi e il performance management, l’auspicio è che il
nostro impegno possa riflettersi anche oltre i confini aziendali come agente
del cambiamento. Serve una vera trasformazione sociale e culturale per
una maggiore inclusione e attrazione delle donne nei percorsi di formazione
STEM. C’è una difficoltà oggettiva a trovare figure professionali femminili
legate all’ingegneria”.
Politecnica
ha avviato il percorso per la parità di genere e l’inclusione oltre dieci anni fa
con la sottoscrizione, nel 2011, della
Carta per le pari opportunità, l’uguaglianza sul lavoro promossa dalla
Fondazione Sodalitas, l’adesione agli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu nel
2018 e l’introduzione di misure organizzative volte alla conciliazione e al
benessere, come il lavoro agile flessibile negli orari di ingresso e uscita,
oggi previsto fino al 60% del tempo lavoro; l’introduzione di una parental
policy che porta a sette giorni lavorativi in aggiunta a quelli definiti dalla normativa
vigente il congedo parentale per gli uomini.
Nel
2021, Politecnica ha ottenuto la certificazione Gender Equality da IDEM, start-up
universitaria nata dalla collaborazione tra docenti, ricercatrici e ricercatori
dell’Università di Modena e Reggio Emilia / Fondazione Marco Biagi, ente di
ricerca specializzato nell’analisi interdisciplinare delle relazioni di lavoro,
e JobPricing, società di consulenza nell’ambito delle politiche retributive e
sede dell’Osservatorio sulle dinamiche retributive nel mercato del lavoro
italiano. Gli esperti di IDEM hanno poi accompagnato la società cooperativa di
ingegneria e architettura nel percorso necessario al raggiungimento della
certificazione PdR Uni 125:2022.
“Politecnica
è un caso esemplare –
afferma Tommaso Fabbri, docente Unimore e socio di IDEM - perché ha intrapreso
con grande determinazione il percorso di miglioramento della parità di genere,
avvalendosi appieno dei nostri strumenti di misura, diagnosi organizzativa e
roadmap design, e perché ha raccolto con tempestività la sfida della
certificazione della parità di genere, permettendoci così di attestare la
grande utilità del modello IDEM anche nell’accompagnamento delle imprese alla
certificazione ex PdR 125:2022”.