Rossi festeggia 70 anni e celebra una sinergia vincente tra tradizione e innovazione. Era, infatti, il 1953 quando Gilio Rossi ebbe la brillante intuizione di individuare e puntare sui riduttori a ingranaggi, componenti meccanici presenti trasversalmente a tutti i livelli nel campo della movimentazione industriale, e quindi molto diffusi.
Da allora, l’azienda ha conosciuto una evoluzione costante, imponendosi nei più importanti mercati internazionali per l’eccellenza e l’affidabilità della sua offerta: riduttori, motoriduttori, motori elettrici e soluzioni per il motion control. La tradizionale componentistica meccanica si è dunque consolidata e sviluppata seguendo l’andamento di mercati via via sempre più dinamici e competitivi, che non hanno colto Rossi impreparata ma, anzi, hanno dato nuova spinta per investire in ricerca & sviluppo e per offrire risposte sempre più performanti e all’avanguardia. D’altronde, per Rossi “evoluzione” ha anche sempre fatto rima con “cambiamento”, una leva strategica per la propria crescita che ne ha definito la storia, la strada e il successo.
Il prestigioso anniversario è stato celebrato mercoledì 27 settembre con una cena alla quale oltre ai vertici aziendali hanno preso parte, tra gli altri, il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, il Sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, e il DG di Confindustria Emilia, Tiziana Ferrari, che ha consegnato una targa celebrativa all’azienda.
Dopo gli esordi come piccolo laboratorio artigianale, l’allora Rossi Motoriduttori si è trasferita a Modena in quella che è tuttora la sua sede, in via Emilia Ovest: una prima trasformazione che ha permesso di aumentare le attività aziendali e la produzione, introducendo - nel 1970 - anche la linea di rettifica per tutte le dentature, in modo da garantire la migliore qualità. Ma il vero cambiamento produttivo è stato registrato agli inizi degli anni ’90, per l’esattezza nel 1992, con la progettazione e la realizzazione di riduttori e moto riduttori ad assi paralleli e ortogonali, con fissaggio universale e carcassa monoblocco. Rossi Motoriduttori è stata pioniera di una innovazione che ha dettato il passo a tutte le realtà concorrenti, decretando il successo di questa tecnologia in tutto il mondo. Numerose, infatti, sono ad oggi le sue filiali internazionali: alle prime in Inghilterra, Francia e Germania, hanno fatto seguito quelle di Spagna, Australia, Cina, Stati Uniti, India, Brasile, Polonia, Benelux, Turchia, Sudafrica, Malesia e Taiwan, per un totale di 15 sedi nel mondo con oltre 1.000 dipendenti.
Rossi Motoriduttori ha anche acquisito alcune importanti realtà del territorio (SEIMEC, nel 1997, produttore italiano di motori, e SMEI, nel 2002, produttore italiano di riduttori epicicloidali), secondo una strategia che mirava già allora a integrare le professionalità di settore per creare una logica globale di eccellenza. Nel 2009, è stata la volta di Rossi Motoriduttori stessa a entrare a far parte di Habasit Holding (oggi Moovimenta), azienda svizzera leader nel settore dei nastri trasportatori con sede a Reinach. Il brand del gruppo passa da Rossi Motoriduttori a Rossi, con un primo nuovo logo coerente al cambiamento, e inizia una nuova fase di trasformazione e crescita tramite lo sviluppo di un mindset internazionale, dinamico e proattivo, che guarda all’evoluzione nel segno del miglioramento sostenibile.
Sono però anche gli anni della crisi economica, cui ha fatto seguito il lungo periodo di emergenza sanitaria dettata dal Covid-19 che ha ulteriormente messo a dura prova l’intero sistema.
Come spiegano dall’azienda modenese “grazie alla resilienza dei collaboratori, nonché all’alta qualità e alla versatilità dell’intera gamma di Rossi che abbraccia i più disparati settori e tutte le aree industriali del mondo, l’azienda continua nel suo percorso di ricerca e sviluppo, ritenendo le difficoltà un’opportunità di miglioramento, piuttosto che un momento di arresto, secondo quei valori di etica aziendale - onestà, correttezza, efficienza, trasparenza, tutela dell’ambiente e del capitale umano - che ne definiscono con orgoglio il DNA”.
Come recita il nuovo pay off coniato per i 70 anni, “together we go far”: ed è proprio il caso di dirlo. In piena coesione di vision e di mission, nel 2022 Rossi ricalcola il suo percorso aziendale spostando ancora più in là, ancora più in avanti la sua destinazione: vengono così lanciate due nuove gamme di prodotti, confermando sempre l’elevata attenzione alla sostenibilità e al benessere delle generazioni future. La prima consiste nei motoriduttori serie iFit: 3 diverse tipologie (coassiali, ortogonali e paralleli, questi ultimi previsti per il 2024) di tipo “plug and play”, senza costi di riprogettazione e con motori elettrici ad alta efficienza energetica. La seconda gamma è composta dai nuovi inverter decentralizzati dDrive, progettati per essere installati direttamente sui motori elettrici ad alta efficienza, con un design compatto e un elevato grado di protezione per risultare idonei a qualsiasi condizione ambientale. Le fasi di cambiamento sono state di frequente per Rossi un’occasione anche di revisione dell’immagine: come nel 2009, in occasione dell’ingresso in Habasit, anche nel 2019-2020 l’azienda ha accompagnato la nuova fase di evoluzione con un rebranding, un nuovo payoff che identifica un’azienda dinamica che proprio nel cambiamento ha trovato il suo driver strategico per migliorarsi ed evolversi.
Oggi, a distanza di 70 anni dalle origini, l’azienda ha deciso di dedicare un logo speciale dedicato alle persone che lavorano per l’azienda così come ai clienti: un’immagine celebrativa per ringraziare tutti gli stakeholders dell’impegno, della fedeltà e della determinazione dimostrati in questo viaggio, lungo, ma in moto perenne, come i suoi riduttori. Un nuovo logo che si abbinerà anche a eventi celebrativi presso le varie sedi del gruppo, per ribadire il concetto del “together we go far”, la propensione all’evoluzione, ma anche per festeggiare un percorso ricco di successi.