Si è riunita mercoledì 30 aprile, a Bologna, l’assemblea straordinaria
e ordinaria dei soci Hera, presieduta dal presidente esecutivo Cristian Fabbri,
che ha approvato il bilancio d’esercizio 2024 e la distribuzione di un
dividendo in rialzo a 15 centesimi per azione, in linea con quanto già annunciato
in occasione della presentazione del Piano industriale al 2028 in
considerazione dei significativi risultati raggiunti.
All’assemblea è stata presentata anche la rendicontazione
di sostenibilità, che da quest’anno, come previsto dalla direttiva 2022/2464/EU
(Corporate Sustainability Reporting Directive - CSRD), è parte integrante del
bilancio consolidato e separato al 31 dicembre 2024.
Tra le diverse deliberazioni assunte, l’assemblea ha
provveduto anche all’approvazione di una modifica dello Statuto Sociale, in
conformità al D.Lgs. 125/2024 di attuazione della CSRD.
Nell’ambito del Green Deal Europeo, per rafforzare gli
obblighi di reporting da parte delle imprese, il D.Lgs 125/2024 ha introdotto la
possibilità di istituire la figura del Dirigente preposto all’attestazione di
conformità della rendicontazione di sostenibilità. L’assemblea ha, quindi,
approvato le variazioni statutarie volte a disciplinare le modalità di nomina e
i requisiti di esperienza e professionalità richiesti per tale nuova figura, in
ottemperanza alla vigente normativa.
L’assemblea ha approvato il bilancio economico 2024, che si
chiude con i principali indicatori economico-finanziari e gli investimenti in
crescita. La creazione di valore per tutti gli stakeholder e la solidità
patrimoniale attestano ancora una volta la validità del modello multibusiness e
la capacità di coniugare crescita aziendale e sviluppo sostenibile.
Tra i principali risultati: il margine operativo lordo adjusted
salito a 1.587,6 milioni di euro (+6,2%), caratterizzato da una crescita
soprattutto organica e strutturale, e il forte incremento dell’utile netto adjusted
di pertinenza degli azionisti, che raggiunge i 494,5 milioni (+31,8%). Gli
investimenti operativi lordi salgono a 860,3 milioni (+5,5%), aumento che dimostra
la continua attenzione allo sviluppo, alla valorizzazione e al rafforzamento
della resilienza degli asset gestiti, la cui tenuta si è riconfermata anche in
occasione dei fenomeni meteoclimatici estremi che hanno colpito
l’Emilia-Romagna lo scorso autunno.
L’indebitamento finanziario netto si attesta a 3.963,7
milioni di euro rispetto ai 3.827,7 milioni al 31 dicembre 2023, principalmente
a seguito della crescita degli investimenti e delle operazioni di M&A, tra cui
l’acquisizione del 70% di TRS Ecology. La solidità finanziaria del Gruppo è
pienamente riconfermata con un rapporto debito netto/MOL a 2,50x, in
miglioramento sia rispetto al terzo trimestre 2024 che al dato al 31 dicembre
2023.
I risultati testimoniano, ancora una volta, la validità delle
politiche gestionali messe in atto dal Gruppo: la solidità patrimoniale e la
flessibilità finanziaria del Gruppo hanno consentito alla multiutility di
proseguire il percorso di crescita industriale, incrementando gli investimenti,
cogliendo con successo le opportunità di mercato e continuando a generare
valore a beneficio di tutti gli stakeholder.
L’assemblea ordinaria dei soci ha approvato la proposta del
Consiglio di Amministrazione di distribuire un dividendo di 15 centesimi per
azione, in aumento del 7,1% rispetto all’ultimo dividendo pagato. Lo stacco
della cedola avverrà il 23 giugno 2025, con pagamento a partire dal 25 giugno
2025. Il dividendo sarà corrisposto alle azioni in conto alla data del 24
giugno 2025.
Si tratta di un incremento di cui beneficerà a cascata
l’intera politica dei dividendi dei prossimi anni e che riconferma quindi, ancora
una volta, una forte attenzione alla generazione di valore per gli azionisti: l’aumento
è coerente con la politica di remunerazione prevista nel Piano industriale
2024-2028, che prevede una crescita del dividendo fino a 17 centesimi per
azione al 2028, con un utile netto per azione in crescita del 6% medio annuo.
Nel corso dell’illustrazione del bilancio 2024, è stata presentata
all’assemblea anche la rendicontazione di sostenibilità del Gruppo Hera, che,
secondo quanto previsto dalla CSRD e dai principi di rendicontazione European
Sustainability Reporting Standards (ESRS), da quest’anno è parte integrante
della relazione sulla gestione e contiene le informazioni necessarie alla
comprensione dell’impatto dell'impresa sui temi di sostenibilità e il modo in
cui essi influiscono sul suo andamento e sui suoi risultati.
A riconferma dell’impegno della multiutility per la
sostenibilità e la creazione di valore nei territori serviti, nel 2024 il MOL a
valore condiviso (MOL CSV), riferito alle attività di business in grado di
rispondere anche agli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda Globale, è salito
a 856,6 milioni di euro, in aumento del 10% rispetto ai 776,0 milioni del 2023,
e pari al 54% del MOL di Gruppo. Un risultato che testimonia l’importante
evoluzione del MOL CSV attesa nel Piano industriale, che si prevede raggiungerà
gli oltre 1.100 milioni di euro nel 2028, pari al 66% del MOL complessivo di
Gruppo, lungo un percorso che genera benefici concreti per le comunità servite,
in parallelo con lo sviluppo dell’azienda.
Ne è conferma anche il valore economico distribuito agli
stakeholder dei territori nei quali opera la multiutility che, nel 2024, ha
raggiunto i 2,1 miliardi di euro.
In aumento anche gli investimenti a valore condiviso, che
passano dai 558,4 milioni di euro del 2023 ai 655,1 milioni nel 2024, arrivando
a pesare circa il 76% sul totale degli investimenti operativi lordi. Inoltre,
il 90% degli investimenti ammissibili alla tassonomia delle attività economiche
ecosostenibili è già allineato ai criteri del regolamento europeo, quindi in
grado di contribuire in modo sostanziale agli obiettivi ambientali di
mitigazione del cambiamento climatico, economia circolare, protezione della
risorsa idrica e prevenzione dell’inquinamento.
L’assemblea, nella parte ordinaria, ha approvato la
relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti, in linea
con le best practice internazionali.
È stata anche approvata un’integrazione del corrispettivo di
KPMG, la società di revisione legale dei conti, per effetto della modifica del
perimetro di attività, dei cambiamenti normativi e dei principi di revisione
rispetto a quelli vigenti nel 2022, quando a KPMG fu conferito l’incarico per
il periodo 2024-2032.
L’assemblea ha
approvato, infine, il rinnovo dell’autorizzazione al Consiglio di
Amministrazione all’acquisto di azioni proprie (e modalità di disposizione
delle medesime), per un controvalore fino a 240 milioni di euro per 18 mesi,
con annessa revoca della precedente deliberazione dello scorso anno per la
parte non eseguita. Il rinnovo dell’autorizzazione all’utilizzo delle azioni
proprie è stato richiesto per perseguire le finalità consentite dalla normativa
e dalle prassi di mercato ammesse, al fine di aumentare la creazione di valore,
nell’ambito di operazioni poste in essere anche da società del Gruppo, per le
quali si concretizzino opportunità di investimento e per operazioni di
emissione di strumenti finanziari.