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Festival dello Sviluppo Sostenibile, grande successo per l’edizione 2025

20/05/2025

Foto di gruppo al termine del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2025
Foto di gruppo al termine del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2025
Il Labirinto della Sostenibilità in Piazza Grande a Modena
Il Labirinto della Sostenibilità in Piazza Grande a Modena

A Modena l’edizione 2025 del Festival dello Sviluppo Sostenibile, promosso dall’Associazione per la Responsabilità Sociale di Impresa, si è chiusa con la presentazione della terza survey sulle imprese dell’Emilia-Romagna, con un focus sulle aziende modenesi e il loro impegno verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 ONU. La ricerca è stata condotta da Focus Lab, società modenese certificata B Corp e società Benefit ed ha coinvolto 40 imprese modenesi in rappresentanza di 10 settori produttivi per circa 30mila dipendenti rappresentati.

Circa la metà delle imprese intervistate ha una buona conoscenza degli SDGs, anche se il dato modenese (46%) è leggermente inferiore rispetto alla media dell’Emilia-Romagna (49%). Gli SDGs influenzano ancora parzialmente le strategie delle aziende; tra i cambiamenti più significativi che hanno apportato, si segnalano iniziative di responsabilità sociale, miglioramento delle pratiche ambientali e cambiamenti nelle politiche di governance/economiche. Per le imprese campione, gli SDGs prioritari sono: lavoro dignitoso e crescita economica (62%), salute e benessere (51%), seguite da parità di genere, istruzione di qualità e lotta al cambiamento climatico (38%). E se le priorità cambiano a seconda della dimensione delle imprese, tra gli ostacoli che le aziende incontrano per attuare gli obiettivi dell’Agenda 2030 ci sono soprattutto la mancanza di risorse economiche per azioni in linea con gli SDGs e difficoltà gestionali nell’integrarli nelle strategie aziendali.

Dall’indagine emerge che le imprese modenesi che hanno partecipato alla survey mostrano un discreto livello di attenzione verso gli obiettivi internazionali di sostenibilità Agenda 2030, ma con ampie differenze tra aziende certificate e non certificate. – ha spiegato Walter Sancassiani, amministratore di Focus Labs, Benefit B Corp - Si rileva una maggiore priorità di iniziative verso il lavoro dignitoso, la salute e il benessere dei dipendenti, progetti di supporto alla comunità ed all’efficientamento ambientale. Nonostante gli ostacoli economici e gestionali e, per alcuni aspetti, ancora la mancanza di conoscenze mirate su nuovi strumenti, le aziende riconoscono le opportunità strategiche offerte dagli SDGs specialmente in termini di collaborazione con vari stakeholder e per il miglioramento del profilo di sostenibilità come fattore di competitività”.

Dopo la presentazione dei dati sulla sostenibilità e il suo utilizzo, si sono confrontati Elena Salda, Ceo di CMS e presidente dell’Associazione per la Responsabilità Sociale di Impresa; Andrea Grillenzoni, presidente di Garc spa; Lorenzo Scaramelli, area sostenibilità della Camera di Commercio di Modena e Vittorio Molinari, assessore all’ambiente ed economia circolare del Comune di Modena.

Tante le tematiche affrontate nell’edizione 2025 del Festival, che hanno ruotato attorno al tema della sostenibilità: si è parlato di cyberbullismo, moda etica, comunicazione sostenibile e di intelligenza artificiale a supporto della sostenibilità. Massimo Ceriotti, di Fondazione Sodalitas, in particolare, ha presentato alcuni dati significativi dell’Osservatorio Sodalitas, incentrati proprio sui cambiamenti in atto legati alla sostenibilità: oggi sul fronte sostenibilità sociale c’è una forte convergenza tra ciò che percepiscono le aziende e i cittadini. Fra i temi che si ritengono più rilevanti tra i 17 SDGS, spiccano quelli che riguardano le persone: emergenza lavoro e stipendio adeguato, parità di genere, salute e benessere.

E nonostante il fatto che dall’ultimo rapporto Asvis emerga che le imprese che investono in sostenibilità hanno un ritorno economico misurato concreto, ci sono ancora ampi spazi di miglioramento. Ma può l’intelligenza artificiale aiutare a creare un percorso di sostenibilità sociale e ambientale? Se ne è parlato con Rita Cucchiara, professore ordinario di Ingegneria Informatica, direttore del Centro Interdipartimentale AIRI di Unimore e direttore della sede di Unimore del Dottorato nazionale “IA per la società”, e Fabio Ferrari, fondatore Ammagamma, consulente AI e innovazione Unicef.
Nei laboratori – ha raccontato la professoressa Rita Cucchiara - si lavora ad ELIAS: un progetto da undici milioni di euro, che vede coinvolta Unimore, per addestrare le macchine a disimparare (unlearning), portando le reti intelligenti a dimenticare concetti come violenza e tossicità. Inoltre, l’auspicio è che le prossime intelligenze artificiali, oggi molto energivore, siano davvero più sostenibili”. “Che tipo di persone stiamo diventando costruendo queste tecnologie? – si è chiesto, invece, Fabio Ferrari, secondo il quale serve una cultura tecnologica identitaria europea affiancata da una cultura umanistica per una società migliore.

 Il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2025 si chiude, dunque, con nuove consapevolezze sulla sostenibilità. Grande soddisfazione da parte degli organizzatori sia per la partecipazione agli eventi che per le iniziative collaterali, fra le quali spicca il Labirinto della Sostenibilità, un’installazione verde ideata da THE ROOOM e a cura dell’Associazione per la Responsabilità Sociale di Impresa e con la collaborazione di Mutina Arborea Consorzio Forestale Impresa Sociale, che quest’anno ha avuto ben 2.874 visitatori in piazza Grande.

Il Festival dello Sviluppo Sostenibile – ha detto Elena Salda, presidente dell’Associazione per la Responsabilità Sociale di Impresa - si è confermato essere un importante momento di confronto e apprendimento, abbiamo ascoltato professionisti ed esperti che con le loro riflessioni ci hanno aiutato a comprendere diversi aspetti della sostenibilità, sfatando falsi miti, di cui spesso tutti siamo convinti, ponendoci di fronte a domande etiche profonde, ci hanno ricordato l’importanza della comunicazione che va fatta con un linguaggio appropriato e al tempo stesso accessibile, conoscendo le fonti e approfondendo i dati e abbiamo parlato con tanti giovani, oltre cento studenti, che come sempre ci hanno impressionato con la loro curiosità ed energia, il nostro motore per il futuro”.

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