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Bio-on inaugura in Italia il primo impianto per la produzione di bioplastiche speciali

20/06/2018

Bio-on, attiva nel settore della bioplastica di alta qualità e quotata all’AIM su Borsa Italiana, ha inaugurato oggi il primo impianto di proprietà progettato per produrre bioplastiche speciali PHAs, naturali e biodegradabili al 100%, per nicchie merceologiche avanzate ad alto valore aggiunto come le microscopiche perline (microbeads) destinate al settore cosmetico.

«Siamo estremamente orgogliosi – spiega Marco Astorri, Presidente e CEO di Bio-on – perché questa fabbrica rappresenta un’eccellenza del Made in Italy e l’inizio di una nuova era per la chimica verde mondiale. Da oggi molte aziende, grazie alla nostra bioplastica, avranno la possibilità di salvaguardare l’ambiente e dare una svolta ecologica ai loro prodotti, rispettando le nuove normative sempre più severe sui limiti di utilizzo delle plastiche tradizionali».

Il nuovo polo produttivo sorge a Castel San Pietro Terme vicino a Bologna su un’area di 30.000 mq; ha una estensione di 3.700 mq coperti e 6.000 mq edificabili. La capacità produttiva attuale è di 1.000 tonnellate all’anno che è possibile raddoppiare velocemente. L'impianto, gestito da Bio-on Plants, la divisione responsabile della produzione, dei futuri ampliamenti e dei nuovi stabilimenti, è dotato delle più moderne tecnologie e dei più avanzati laboratori di ricerca. Qui oltre 20 ricercatori della divisione CNS (Cosmetic, Nanomedicine & Smart Materials) potranno sperimentare nuove fonti di carbonio da scarti agricoli per produrre nuovi tipi di bioplastiche biodegradabili e aumentare la gamma di tecnologie offerte da Bio-on. Anche nella scelta del sito produttivo Bio-on ha dimostrato una particolare attenzione alla sostenibilità decidendo di riconvertire una ex fabbrica senza occupare nuova terra. L’investimento complessivo per il polo produttivo e per i nuovi laboratori di ricerca è di 20 milioni di euro.

«Siamo molto soddisfatti perché da marzo 2017, con la posa della prima pietra, ad oggi abbiamo rispettato il programma dei lavori e mantenuto le promesse che abbiamo fatto al mercato – dice Marco Astorri. I nostri tecnici e le aziende partner hanno dimostrato un elevato grado di affidabilità nella realizzazione di tutto il progetto».

Come tutti gli impianti industriali complessi il nuovo polo produttivo entra in funzione con una serie di test per andare definitivamente a regime entro l’autunno. Il cuore dello stabilimento è costituito da una innovativa sala controllo «dalla quale il personale gestirà l’intero ciclo produttivo – spiega Riccardo Casoni, direttore di Bio-on Plants – ed è da qui che inizieremo i test di collaudo di tutto il processo industriale prima di iniziare la produzione in continuo 7/7 h24».

Il primo prodotto che uscirà dall’impianto di Castel San Pietro Terme sarà Minerv Bio Cosmetics, le micro perline in bioplastica destinate all’industria cosmetica per sostituire le attuali particelle di plastica derivate dal petrolio, inquinanti e non biodegradabili. Queste microscopiche perline (microbeads), che vengono utilizzate come addensanti o stabilizzanti nei prodotti più comuni come rossetti, lucidalabbra, mascara, eyeliner, smalti, creme, shampoo, bagnoschiuma e pure nei dentifrici, inquinano l’ambiente perché una volta disciolte in acqua, dopo il normale risciacquo, entrano per sempre nel ciclo naturale: il plancton di mari e fiumi inghiotte queste particelle plastiche introducendole nella catena alimentare. Un inquinamento così grave che gli USA per primi hanno deciso di vietare per legge (Microbead-Free Waters Act of 2015) l’utilizzo di polimeri ottenuti dal petrolio nei prodotti per la cura del corpo. Una decisione seguita recentemente da altri Paesi come Canada, UK, Svezia e Francia, o annunciata come in Irlanda, Olanda, Italia e altri*. L’uso, nei prodotti cosmetici, della bioplastica Minerv Bio Cosmetics elimina questi inquinanti perché le micro particelle di bioplastica sono naturalmente biodegradabili in acqua e dunque non entrano nella catena alimentare. Non solo, il biopolimero sviluppato nei laboratori di Bio-on costituisce, in fase di decomposizione, un nutriente per alcuni microrganismi e vegetali presenti in natura. Quindi il beneficio per l’ambiente è doppio.

Nell’area del nuovo polo produttivo hanno sede anche le Business Unit RAF (Recovery And Fermentation), che sviluppa e ottimizza i processi di fermentazione ed estrazione della bioplastica per ottenere la maggior resa possibile di prodotto; e CNS (Cosmetic, Nanomedicine & Smart Materials) dotata di attrezzature scientifiche all’avanguardia per sperimentare nuovi tipi di bioplastica e sviluppare nuove applicazioni. Le aree di attività sono Cosmesi, Nanomedicina, Biomedicale, Nutraceutica, Bioremediation, Elettronica Organica e Materiali Evoluti. Nei laboratori CNS lavorano oltre 20 ricercatori provenienti da varie parti del mondo e appartenenti a differenti discipline scientifiche come chimica, fisica, biologia, farmacia, ingegneria dei materiali, biotecnologie, elettronica e matematica con un’età media di 30 anni.

Tutte le bioplastiche Minerv PHAs (poli-idrossi-alcanoati) sviluppate da Bio-on, sono ottenute da fonti vegetali rinnovabili senza alcuna competizione con le filiere alimentari, garantiscono le medesime proprietà termo-meccaniche delle plastiche tradizionali col vantaggio di essere completamente ecosostenibili e al 100% biodegradabili in modo naturale.

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