La personalizzazione più importante è quella dei prodotti. Ma non è l’unica. Appena si varca la porta di ingresso della Berma Macchine a Budrio, si notano una moto e una marcatrice meccanica. La moto è un’Aprilia del 1988: le due ruote sono la grande passione di Fabrizio Bergamini, il Ceo dell’azienda. La marcatrice è la prima ‘creatura’ della realtà bolognese. Risale al 1974: la personalizzazione è anche all’interno della sede. Fabrizio è l’uomo che ha portato la Berma nei mercati internazionali. Ed è lui che, nel 2012, ha voluto l’innovazione delle macchine laser.
Bergamini, perché quella scelta?
"In quel momento ho capito che le marcatrici laser erano il presente e, soprattutto, il futuro. Non potevamo non esserci".
In cosa consiste il cambiamento rispetto alle ‘generazioni’ precedenti di macchine?
"La totale indipendenza dal pc, grazie a un’apposita interfaccia utente user-friendly. Nello stesso periodo il nostro software ‘Identify’ è diventata una piattaforma unica per la programmazione remota delle due tecnologie di marcatrici, micropercussione e laser, caso tutt’ora unico al mondo".
Proviamo a spiegare a un profano cosa è una marcatrice.
"Servono a scrivere sul metallo. Sul telaio di ogni automobile c’è un numero: quello è realizzato con una marcatrice".
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