Dopo un 2017 che che si era caratterizzato per una contrazione del -2,5% del numero di richieste di valutazione e rivalutazione dei crediti presentate dalle imprese italiane, nel 2018 si è assistito ad una inversione di tendenza che ha riportato il comparto a segnare una seppur lieve crescita, pari a +0,9%.
Nello specifico, a differenza dei precedenti trimestri che avevano visto un ripiegamento delle richieste, l’ultimo trimestre dell’anno appena concluso ha fatto registrare un incremento del +4,1% ascrivibile totalmente alla buona performance delle società di capitali (+6%) in grado di compensare il trend negativo delle imprese individuali (-1,2%, rispetto allo stesso trimestre del 2017). Queste le principali evidenze delle elaborazioni effettuate da CRIF sulla base del patrimonio informativo di EURISC - il Sistema di Informazioni Creditizie che raccoglie i dati relativi a oltre 85 milioni di posizioni creditizie, di cui oltre 9 milioni riconducibili a imprese.
La situazione in Emilia-Romagna. Per quanto riguarda l’Emilia-Romagna, nel 2018 il numero di richieste di valutazione e rivalutazione dei crediti da parte delle imprese è cresciuto del +6% rispetto all’anno precedente, con una variazione decisamente superiore a quella nazionale. Entrando nel dettaglio, l’analisi mostra un andamento positivo delle richieste sia per le società di capitali (che fanno segnare un +7,7%) che per le imprese individuali (+3%).
Considerando il volume complessivo delle richieste in termini assoluti, la regione si posiziona al secondo posto nella classifica nazionale, come già anche nell’anno precedente, alle spalle solamente della Lombardia.
A livello provinciale tutte le province si sono caratterizzate per una dinamica in crescita, con gli incrementi più accentuati rilevati a Ferrara e Rimini, rispettivamente pari a +17,6% e +10,9%, seguite da Piacenza, con +9,3%, e Parma, con7,5%. Bologna, invece, si assesta poco al di sopra della rilevazione del 2017, con un contenuto +0,3%.
Per quanto riguarda l’importo medio richiesto dalle imprese, invece, con 71.786 eurol’Emilia-Romagna si colloca sopra la media nazionale ( 68.301 euro) malgrado la flessione del -6,6% fatto segnare dalle ditte individuali. Il valore più elevato si registra a Ravenna, con 87.836 euro, seguita da Ferrara, con 86.651 euro, e da Bologna, con 82.686 euro mediamente richiesti dalle imprese. Seguono Forlì-Cesena (con 75.723 euro) , Parma (con 73.788 Euro), Modena (con 68.360 euro). Chiudono la graduatoria regionale, nell’ordine, Rimini, Reggio e Piacenza.
“L’ultimo trimestre del 2018 ha contribuito a riportare in territorio positivo l’andamento dellerichieste di credito da parte delle imprese italiane, dopo due trimestri “freddi”, dinamica che vede un’accelerazione da parte dell’Emilia Romagna - spiega Simone Capecchi, Executive Director di CRIF-. Gli ultimi dati macro-economici rendono incerte le stime di crescita del PIL nel 2019 ma il costo del denaro ancora contenuto e il trend di progressiva diminuzione dei tassi di default delle imprese ci fa essere ottimisti circa un ulteriore consolidamento delle richieste di credito anche per l’anno appena iniziato”.