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Bio-on porta la bioplastica in Messico

19/02/2019

Bio-on , quotataall’AIM su Borsa Italiana e attiva nel settore della bioplastica di alta qualità, e Innova Imagen, società del gruppo Himes che opera nel settore del tessile in Messico e negli Stati Uniti con particolare attenzione all’innovazione ecosostenibile, annunciano di aver firmato un accordo esclusivo per progettare il primo impianto in Messico per la produzione di bioplastica PHA, naturale e biodegradabile al 100%, ottenuta da residui e sottoprodotti agroindustriali.

L’accordo conferisce a Innova Imagen un diritto esclusivo, con una durata di 18 mesi, per realizzare sul campo la progettazione e predisporre l’investimento e le iniziative commerciali connesse all’uso delle tecnologie Bio-on in Messico. Per Bio-on si tratta di un accordo del valore di mezzo milione di euro, il primo di questo tipo nella regione centro-nord americana e conferma il successo del modello di business basato sulla cessione in licenza di una delle tecnologie più innovative al mondo nel settore dei biopolimeri.

La collaborazione inizierà già dalle prossime settimane con l’utilizzo di diverse materie prime largamente disponibili in Messico, compresi i rifiuti della lavorazione dell’agave, al fine di implementare uno studio ingegneristico per un impianto industriale per la produzione di bioplastica con vari possibili scenari che combinano diverse materie prime da valorizzare e numerosi segmenti di mercato da soddisfare.

"La tecnologia sviluppata e dimostrata a livello industriale da Bio-on è una speranza di fronte al problema globale della contaminazione da plastica e le sue conseguenze sulla salute umana", dichiara Rogelio Himes, cofondatore e CSO di Innova Imagen, "e lo sviluppo delle applicazioni del PHA per il tessile e la moda ha particolarmente attratto il nostro interesse perché ha il potenziale per sostituire le fibre sintetiche come i poliesteri che sono una delle maggiori fonti di inquinamento dei nostri oceani perché le microfibre si staccano dai vestiti quando vengono lavati ed entrando in contatto con i nostri ecosistemi vi rimangono per secoli esattamente come succede con la plastica".

Le attività relative all’ingegneria e al business plan saranno condotte in collaborazione tra i team delle due società mentre le Units ENG (Engineering) e RAF (Recovery And Fermentation) di Bio-on lavoreranno allo sviluppo e al miglioramento delle sinergie e delle interconnessioni tra il futuro impianto PHA e altri siti produttivi disponibili nell’area geografica che verrà individuata. L’approccio al mercato sarà elaborato tenendo conto di tre importanti trend sempre più evidenti anche nei mercati centro-nord americani: la domanda dei consumatori, in costante aumento, per prodotti ecosostenibili, le strategie dei brand-owner e le normative emergenti a livello mondiale che vietano le materie plastiche tradizionali e spingono verso materiali naturali e biodegradabili.

"La rivoluzione del PHA è già una realtà", sottolinea Marco Astorri, presidente eCEO di Bio-on, "e chi vuole adottare tecnologie radicalmente ecologiche e passare a sistemi di produzione che rispettano il pianeta non ha più scuse. Il gruppo Himes, particolarmente sensibile alla protezione dell’ambiente e preoccupato dalle cattive abitudini umane nel consumo di plastica, ha fatto la scelta giusta e il team Bio-on non vede l’ora di iniziare questa nuova collaborazione in America Centrale".

Tutte le bioplastiche sviluppate da Bio-on sono ottenute da fonti vegetali e lipidiche rinnovabili senza alcuna competizione con le filiere alimentari; nella maggior parte dei casi garantiscono le medesime proprietà termo-meccaniche delle plastiche tradizionali col vantaggio di essere completamente ecosostenibili e al 100% biodegradabili.

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