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OilSafe, con il suo Clean Cabinet alla ribalta d'Europa

10/05/2019

Nelle foto in alto: il dg di Oilsafe, Alessandro Campi, a Bruxelles e il progetto Clean Cabinet

OilSafe, società di Modena con esperienza ventennale nei principali settori industriali, tra cui oleodinamica, automotive, turbine e compressori, è un'azienda il cui nome, alla fine dello scorso anno, è salito alla ribalta sia perché un importante suo progetto è stato prescelto dalla Ue a Bruxelles per un finanziamento cospicuo sia perché la stessa Ue ha indicato OilSafe per rappresentare l’Europa a una grande rassegna cinese del settore ("China International Industry Fair").

A Bruxelles, OilSafeè sbarcata con il progetto Clean Cabinet, premiato dalla Commissione europea con 1,75 milioni di euro a fondo perduto. La società, come hanno riportato le principali testate giornalistiche locali, ha sviluppato un sistema unico nel suo genere, che porta in dote una serie di innovazioni in grado di massimizzare il rendimento di componenti e sistemi attraversati da fluidi, a partire dalla componentistica oleodinamica ed automotive, che trova in Emilia-Romagna punte di eccellenza a livello mondiale.

Il Clean Cabinet è un banco di prova innovativo che consente di aumentare l'efficienza dei componenti e ridurre i costi per la pulizia di componenti, sistemi idraulici, automobilistici e aeronautici.

La compagine societaria di OilSafe è formata da tre soci: il dg Alessandro Campi, il direttore finanziario Barbara Barbieri e il direttore dei servizi Raffaele Ballotta. Negli ultimi anni l'azienda ha saputo rinnovarsi e ha avuto il merito di investire tanto in ricerca e sviluppo. Tra i principali clienti ci sono nomi altisonanti e di impatto della manifattura emiliana e internazionale: Ferrari, Maserati, Rete Ferroviaria Italiana, Enel, il Gruppo Bosch.

A oggi il fatturato annuo di OilSafe, che conta in organico una trentina di dipendenti, si aggira sui 4 milioni di euro. In futuro, come ricorda il direttore commerciale Lorenzo Lugli in una intervista data alla Gazzetta di Modena, l'obiettivo è portare il fatturato a 50 milioni di euro, "ovviamente con assunzioni di personale e nuove figure, a partire da un export manager che possa guidare questa espansione. Impegni non di poco conto, anche perché la stessa Unione Europea ci sottoporrà a continue verifiche sul rispetto dei progetti proposti".

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