Anche il Gruppo Dierre, leader nella
produzione di profili e protezioni industriali, si impegna contro la pandemia
che ha colpito nostro Paese e riconverte la produzione dei propri stabilimenti
per fornire pannelli e schermi divisori anti-contagio per combattere la
diffusione del virus Covid-19.
“Abbiamo aderito fin da subito alle
indicazioni del ministero della Salute” afferma Giuseppe Rubbiani, presidente
del Gruppo Dierre “mettendo in sicurezza dipendenti e collaboratori. Ora
è arrivato il momento di fare di più. Con questi prodotti diamo la possibilità
di proteggersi, adesso e in futuro, contro ogni tipologia di contagio virale a
trasmissione aerea”.
Il Gruppo Dierre conta stabilimenti
nelle regioni maggiormente colpite dal virus (Emilia-Romagna, Lombardia e
Veneto) e in brevissimo tempo ha progettato e realizzato paratie in
policarbonato e dibond con profili di alluminio, sia fisse che mobili, e
schermi parafiato in plexiglass, versatili e adattabili a tutte le tipologie di
attività che continuano ogni giorno a prestare il loro servizio nonostante il
rischio di contagio. Ogni postazione di lavoro può essere così protetta contro
la diffusione del Covid-19 tramite apposite barriere che obbligano al rispetto
delle opportune distanze di sicurezza.
Il Gruppo Dierre, fondato da
Rubbiani nel 1997, ha da sempre dedicato la propria produzione ad applicazioni
industriali efficienti e sicure al servizio del lavoratore: sistemi
anti-infortunistici per la protezione delle isole di lavoro e delle postazioni
operatore, protezioni perimetrali e modulari, oltre a guide lineari, conveyor e
cabine insonorizzate. Tutti prodotti innovativi funzionali ed esteticamente
ricercati nel design che hanno permesso al Gruppo di crescere sviluppandosi con
10 sedi e stabilimenti produttivi in Italia.
“È complicato al momento pensare al
futuro: la situazione attuale ha messo a dura prova l’economia nazionale e
quando riusciremo a superare l’immediatezza dell’emergenza ci troveremo a fare
i conti con una realtà commerciale e finanziaria completamente stravolta.
Dovremo riadattare le linee produttive alle nuove necessità e recuperare quella
stabilità che oggi non c’è più. Sarà sicuramente molto difficile e impegnativo,
ma non mi spaventa affrontare le sfide del domani. Sono fiero dello sforzo che
stiamo facendo per aiutare l’Italia in questo drammatico momento e ringrazio
tutti i miei collaboratori che restando al mio fianco lo rendono possibile”
conclude Rubbiani.