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Vis Hydraulics: quando la Comunicazione ci mette la faccia

06/05/2020

Fabio Catani e Adamo Venturelli
Fabio Catani e Adamo Venturelli

Sono le 22.14 del 9 marzo 2020 quando parte la prima comunicazione di quello che sarebbe poi diventato il Daily update di Vis Hydraulics. "Viene inviata via mail ai primi 89 contatti commerciali di alcuni dei nostri clienti", ricorda Fabio Catani, responsabile Marketing.   

A riaprirla oggi, quella comunicazione, è un po' come giocare. Con un effetto straniante. "Tra le varie informazioni contenute leggiamo che il governo italiano ha decretato la chiusura dei locali pubblici dopo le 18, e che le attività come la nostra azienda possono continuare aumentando alcuni accorgimenti per la tutela della salute dei lavoratori".   

È l’inizio di settimane intense, difficili, a tratti assurde. "Tra i tanti aspetti, uno in particolare emerge con forza, e i primi a farcelo notare sono proprio i nostri clienti: ma che sta succedendo? Più i clienti sono lontani dalla nostra regione, dalla nostra Italia, più le domande si moltiplicano. Non che manchi l’informazione: tra canali TV, internet, social media e giornali ne gira a iosa, ciò che manca completamente è la comprensione di quello che sta succedendo, non ci sono precedenti, è una situazione nuova, una minaccia sconosciuta. Alcuni clienti sono più spaventati di noi che siamo qui in prima linea a fronteggiare questo nemico invisibile".   

Adamo Venturelli, Ceo di Vis, non perde tempo. "Miscrive di preparare un format nuovo. Ogni sera comunicheremo in totale trasparenza ciò che sta succedendo: il numero dei contagi, le misure di contenimento adottate dall’azienda e dal governo, e ogni sviluppo significativo sull’evolversi di questo disastro”.   

Il Daily update è atteso quanto e più della conferma di spedizione della merce in ordine. Inizia dunque, nei confronti degli stakeholder, un vero e proprio dialogo, fatto, spesso e soprattutto nelle prime settimane, di brutte notizie: "Le cose non vanno bene, ma noi ci siamo, le stiamo affrontando al meglio delle nostre capacità, e vi terremmo informati su ogni sviluppo fino al termine di questa emergenza: è questo il messaggio che veicoliamo".   

Le risposte di alcuni clienti sono meravigliose: si passa dal pressing per le consegne e per le riduzioni di prezzo a veri propri incitamenti, manifestazioni di solidarietà, e comprensione per gli inevitabili disservizi causati dalla contingenza.   

"Sono bastati tre o quattro Daily update per accorgerci che non avevamo solo clienti sparsi in tutto il mondo, ma veri e propri supporter che facevano il tifo per noi", conferma Fabio. "In un momento in cui l’incertezza regnava, prenderci il tempo, metterci la faccia, e comunicare ogni sera alla nostra mailing-list, che nel frattempo si era estesa a fornitori, consulenti, collaboratori, istituzioni locali, per un totale di oltre 400 contatti, è stato un esercizio di generosità e di grande responsabilità verso chi fino all’8 di marzo regolarmente interagiva con noi. Avremmo potuto chiuderci in noi stessi e concentrarci nell’affrontare l’emergenza tagliando fuori tutto e tutti, del resto quella era la priorità. Abbiamo invece scelto di trovare le forze per combattere, con le armi della comunicazione, pericolosi silenzi e false notizie". 

Oggi, che la fase sanitaria più critica sembra superata, "ci apprestiamo ad affrontare altri mesi che saranno probabilmente difficili per l’economia, e complicati per la riorganizzazione della società e delle aziende. Vis continuerà, in questo saliscendi da montagne russe, a tenere informati e coinvolti tutti gli stakeholder, consapevoli che non solo è un gesto dovuto e di rispetto, ma che la comunicazione è divenuta, mai come prima d’ora, un asset fondamentale per le organizzazioni aziendali".

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