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Antoniano Onlus, la solidarietà non chiude per pandemia

24/11/2020

Antoniano, da più di 60 anni, è sinonimo, a Bologna e in Italia, di solidarietà, speranza e cultura. Anche nell'anno della pandemia Antoniano Onlus non rinuncia alla sua cena di finanziamento. La cena ci sarà lunedì 30 novembre, con una modalità molto suggestiva e particolare. Qui sotto la nostra intervista al fundraiser Federico Lanzoni.

Antoniano è, senza tema di smentita, una istituzione che rappresenta l'essenza della solidarietà attiva e laboriosa emiliana. Ha superato i 60 anni e oggi, nel mezzo di questa pandemia... che si fa?
 Qual è la vostra ricetta di resistenza?
"Le porte dell’Antoniano sono sempre rimaste aperte per accogliere chi ci ha chiesto aiuto. All'inizio dell'emergenza, ci siamo organizzati per garantire un pasto completo ai nostri ospiti attraverso la distribuzione, nel chiostro del convento di Antoniano, di kit alimentari da asporto. Poi, con l'abbassamento delle temperature e l'arrivo delle giornate più rigide, abbiamo deciso di accogliere nuovamente gli ospiti nelle nostre sale: è fondamentale, per chi vive in strada o si trova in una situazione di disagio e bisogno, poter contare, seppure con tutte le misure di prevenzione previste, su un luogo caldo e al coperto in cui poter vivere in maniera serena almeno il momento del pasto. Per garantire il corretto distanziamento tra le persone, è stato riorganizzato il servizio quotidiano della mensa Padre Ernesto in tre turni, così da servire in sicurezza oltre 150 pasti al giorno. Prima di questa crisi, la nostra mensa accoglieva circa 130 ospiti al giorno: nell'arco di pochissimi mesi abbiamo registrato un aumento del 15%. Ogni giorno, incontriamo volti nuovi: spesso di tratta di persone che hanno subito la netta riduzione o la totale perdita del lavoro e, prive di risorse, hanno ormai terminato anche i loro piccoli risparmi. Complessivamente, negli ultimi mesi, Antoniano ha incontrato circa 150 persone nuove, persone che in passato, non si erano mai rivolte a noi. Questa emergenza ha inasprito anche i problemi quotidiani delle famiglie che, in alcuni casi, si sono trovate in difficoltà con la spesa e il pagamento di affitto e bollette. Al momento, supportiamo oltre 50 famiglie, 20 delle quali si sono rivolte a noi proprio in seguito all’emergenza sanitaria. Per stare accanto a mamme, papà e bimbi in difficoltà, abbiamo organizzato una distribuzione di pacchi alimentari con tutti i beni di prima necessità. Da inizio emergenza a oggi i pacchi alimentari consegnati sono stati oltre 700".

Che cos’è il dono solidale con cui chiedete alle aziende di festeggiare il Natale?

"Il regalo solidale è importante per il valore simbolico che ha in sé. Per un'azienda scegliere un prodotto solidale significa comunicare il sostegno verso la causa di Antoniano a dipendenti, clienti e fornitori. La frase simbolo di questa campagna di raccolta fondi da aziende "diventa una grande impresa per la solidarietà" vuole unire l'impegno di ogni azienda dal punto di vista produttivo e dal punto di vista della responsabilità sociale d'impresa. Per un dipendente o un collaboratore, sapere che la propria azienda ha a cuore le persone in difficoltà e che vivono in povertà è certamente un esempio oltre che un valore aggiunto".

Con Alce Nero da quest’anno avete inaugurato una nuova collaborazione.

"In realtà è da anni che noi di Antoniano con Alce Nero costruiamo progetti a sostegno di chi vive in condizioni di povertà. Quest'anno abbiamo voluto creare un regalo solidale diverso e originale rispetto al classico panettone o pandoro, una confezione che unisce la materia prima essenziale del pasto per eccellenza: il pane. Infatti, questa confezione regalo contiene la semola integrale di grano duro Cappelli biologica Alce Nero e un ricettario firmato da chef e pasticceri che negli anni hanno collaborato alla Scuola del Pane e alla Scuola di Cucina di Antoniano e Alce Nero. Dieci ricette di Matteo Aloe, Giuseppe Boccuzzi, Matteo Calzolari, Gino Fabbri e Simone Salvini per riscoprire il piacere di preparare il pane fatto in casa e la tradizione dolciaria bolognese. L'acquisto di questo cofanetto garantirà un pasto alla mensa di Padre Ernesto di Antoniano Onlus. Da più di sessant’anni, infatti, Antoniano porta avanti un impegno costante per le persone che vivono in condizioni di grave emarginazione, le sostiene e le accompagna attraverso un percorso fatto di rispetto, solidarietà, condivisione e fraternità".

Last but not least… in programma c’è una cena di fundraising molto particolare. Di che si tratta?

"Anche quest'anno, come ogni Natale, ci stiamo avvicinando all'evento di raccolta fondi. La grave emergenza sanitaria che ci vede tutti coinvolti, ci obbliga a mantenere le distanze ed è per questo che quando abbiamo pensato se cancellare questo evento o trovare una soluzione per far fronte a questo momento, l'entusiasmo ha prevalso e la cena di solidarietà si farà in delivery. Grazie all'amicizia che ci lega allo Chef Massimiliano Poggi che insieme ai suoi amici chef dell'associazione Tour-tlen doneranno il loro tempo e la loro arte culinaria per creare un menù di cinque portate fantastico. La cena si terrà lunedì 30 novembre, le cene verranno consegnate dai nostri volontari. Sarà un modo per sentirci uniti anche se saremo distanti, sarà come essere seduti virtualmente alla stessa tavola con l'obiettivo comune di aiuto alle famiglie che hanno bisogno del nostro aiuto".

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