Modena guarda
al proprio futuro, punta sulla cultura e rilancia la candidatura a Città creativa Unesco
per il cluster Media Arts.
L’iniziativa è
stata presentata oggi con il titolo di “Futura
creativa”. All’incontro hanno preso parte protagonisti della
scena culturale modenese che fanno parte del Comitato promotore, coordinato dal
Comune. Ma anche nuove realtà d’impresa, che aderiscono al percorso con
progetti innovativi, come il Gruppo giovani di Confindustria Emilia e Ammagamma, società di data science
che offre soluzioni di Intelligenza artificiale alle aziende.
Al centro del
percorso verso la candidatura ufficiale i temi della formazione, dell’utilizzo
del digitale per “liberare” la creatività e aprire le porte virtuali dei musei.
E poi l’alfabetizzazione e le arti digitali, azioni di creatività integrata e
aspetti economici legati alla cultura.
"Assicuro il
pieno appoggio della Regione alla sfida che Modena sta compiendo", ha affermato
l’assessore regionale alla Cultura, Mauro
Felicori intervenendo in video collegamento all’incontro. "Già
Bologna è Città creativa Unesco per la Musica e ora lavoriamo per Modena. Le
città emiliane sono abituate a rapportarsi nel contesto europeo. Ma appartenere
al network delle città Unesco offre qualcosa in più, significa aprirsi al mondo
e a tutti i continenti. Modena, quindi, fa benissimo a compiere questa scelta,
impegnando tutte le sue energie. Se quello che
ha fatto Modena nel campo della meccanica, diventandone capitale mondiale, lo
realizzerà anche in ambito culturale il sistema
culturale regionale diventerà davvero impressionante".
Il sindaco di
Modena, Giancarlo
Muzzarelli, ha sottolineato l’importanza di ripartire dalla
cultura, dopo l’emergenza Covid, quale fattore di crescita anche economica
della città.
Il percorso di
candidatura, ancora da formalizzare all’Unesco, è stato presentato
dall’assessore alla Cultura del Comune di Modena, Andrea Bortolamasi.
In
apertura anche gli interventi sul “ruolo degli spazi collaborativi per
l’industria culturale e creativa” di Fabio Sgaragli per Laboratorio Aperto
Modena - Fondazione Brodolini e sull’importanza del “Network delle città
creative Unesco per la ripresa dopo la pandemia globale” di Vittorio Salmoni,
coordinatore delle Città creative Unesco italiane.
I
progetti sono finora 31 suddivisi in cinque categorie (Formazione,
Digitalizzazione,
Arti per formative, Arti visive, Musica). Il percorso di candidatura potrà
contare anche sull'esperienza già sviluppata da Linz, città austriaca gemellata
con Modena.
L’incontro si può rivedere sulla
pagina Facebook Città di Modena.
Informazioni
al link www.comune.modena.it/cittacandidataunescomediaarts