Stamattina, presso la
Questura di Ferrara, alla presenza del prefetto Michele Campanaro, del
vicesindaco Nicola Lodi, del procuratore della Repubblica Andrea
Garau, del vicepresidente di Confindustria Emilia Gian Luigi Zaina e
della presidente del Centro Donna e Giustizia di Ferrara Paola Castagnotto,
si è svolta l’inaugurazione di una stanza per "l'ascolto protetto" in
seno alla Divisione Anticrimine.
Una iniziativa resa
possibile grazie al contributo di Confindustria Emilia, che rientra nell’ambito
dell’attività che la Polizia di Stato svolge quotidianamente al fine di
prevenire e contrastare i reati di cui sono vittime i minori, le donne e le
fasce deboli in genere. Un vero e proprio messaggio di fiducia nei confronti di
chi è vittima di abusi e violenze, un modo per fare sì che queste persone, all’interno
di un ufficio di polizia, si possano sentire accolte e protette come in una
casa.
"La stanza che
abbiamo realizzato grazie all’aiuto della Confindustria Emilia, è un luogo
creato per fare in modo che si possano mettere a proprio agio le persone che
hanno vissuto storie di dolore, di sofferenza e di abuso, per cercare, altresì,
di ricostruire il loro vissuto", ha dichiarato il questore di Ferrara,
Cesare Capocasa.
"Prima che essere
imprenditori di professione siamo soprattutto cittadini", ha rimarcato Gian
Luigi Zaina, vicepresidente di Confindustria Emilia. "Lo
sviluppo del nostro territorio non può avvenire in spregio alle regole del
vivere civile. Non ci sono affari, non c’è conto economico che tenga, se non
costruiamo una società in cui la legalità vinca per davvero. Difendere i più
deboli, costruire percorsi di supporto concreto per chi è vittima di abusi,
maltrattamenti e violenze è una battaglia che Confindustria Emilia vuole
tenacemente combattere al fianco di istituzioni e forze dell’ordine. Dove c’è
una battaglia per la cultura della legalità, lì dobbiamo esserci anche
noi".