La giuria tecnica del Premio Estense, presieduta da
Guido Gentili, e composta da Giacomo Bedeschi, Michele Brambilla, Luigi Contu,
Tiziana Ferrario, Paolo Garimberti, Jas Gawronski, Giordano Bruno Guerri, Laura
Laurenzi, Agnese Pini e Venanzio Postiglione, nel corso della riunione svoltasi il 28 maggio nel prestigioso Palazzo Roverella di Ferrara, ha
selezionato i quattro libri finalisti tra i 45 titoli candidati alla 58esima
edizione del premio giornalistico: Marzio Breda con “Capi senza
Stato. I presidenti della grande crisi italiana” (Marsilio), Dacia
Maraini con “La scuola ci salverà” (Solferino), Maurizio
Molinari con “Il campo di battaglia” (La Nave di Teseo) e Mirella
Serri con “Claretta l’hitleriana” (Longanesi).
Il Premio Estense dal 1965 premia l’eccellenza del
giornalismo italiano e contribuisce al dibattito sull’attualità e al
confronto democratico sui temi dell’agenda pubblica.
Sabato 24 settembre,
al Teatro Comunale “Claudio Abbado” di Ferrara, si svolgerà la cerimonia
conclusiva dell’edizione 2022 del Premio Estense con la
proclamazione del vincitore e la consegna dell’Aquila d’Oro.
“Siamo orgogliosi delle proposte di questa edizione del
Premio Estense. Confermano, se ce ne fosse bisogno, il livello del giornalismo
italiano, quando sceglie di occuparsi di scavare nelle nostre vite, nella
realtà che ci circonda, nella nostra storia e nelle avversità che dobbiamo
affrontare. Negli ultimi anni, ne abbiamo dovuto sostenere molte e questi
ultimi mesi di guerra stanno mostrando quanto sia importante il ruolo del
giornalismo, di quel giornalismo capace di approfondire e divulgare informazioni,
spaziando sempre di più. Lo avevamo già visto nel recente passato e si conferma
ora: giornalismo scientifico, geopolitico, commentatori internazionali,
corrispondenti esteri, inchieste e approfondimenti storico-culturali. Ma quello
che mi preme sottolineare è come l’attualità che stiamo vivendo abbia di nuovo
fatto emergere quanto il legame tra giornalismo e libertà sia forte e
strettamente connesso. È un tema di importanza radicale, che definisce il chi
siamo, attraverso la parola, il racconto, il punto di vista. È stato
significativo, forse anche una scoperta, o una riscoperta, rendersi conto
dell’importanza di avere un’informazione libera. La libertà di espressione e di
critica, di informazione è il presupposto fondamentale della nostra società, è
uno dei pilastri che identifica il nostro mondo. E con l’idea di libertà,
voglio ricollegarmi a quello che siamo come imprenditori. Perché anche
l’impresa è un atto di libera iniziativa e creatività individuale, di
esperienza e di racconto. Non solo individuale, perché coinvolge nell’azione e
nei risultati interi pezzi di collettività, cambiando e facendo crescere le
comunità e la società nel suo complesso”, dichiara il presidente della
Fondazione Premio Estense e vicepresidente di Confindustria Emilia, Gian
Luigi Zaina.
“Anche quella di quest'anno, come ormai da tradizione, è
stata un'edizione molto intensa per la giuria perché i 45 libri che abbiamo
selezionato e tra i quali abbiamo scelto la quartina erano davvero di ottima
qualità. E’ stato quindi da un lato facile scegliere e dall’altro molto
difficile escludere volumi dalla quartina. Il risultato alla fine è stato
condiviso da tutti i giurati e siamo molto contenti che a fronte di un
dibattito puntuale e intenso anche sui contenuti dei libri si sia raggiunto un
punto d'equilibrio comune”, sottolinea il presidente della giuria tecnica, Guido
Gentili.
Eugenio Tangerini,
responsabile relazioni esterne di BPER Banca, dichiara: “Non è un caso se
Bper sostiene da diversi anni il Premio Estense, un’iniziativa di respiro
nazionale che valorizza le eccellenze del giornalismo italiano e a cui ci
accomunano scelte identitarie e convinzioni forti. Penso alle solide radici
territoriali, al legame stretto con il mondo della cultura e alla volontà di
promuovere un uso accurato e consapevole delle parole, oggi più che mai
necessario per orientarsi in una società contraddittoria e complessa. Chi crea
valore, come le istituzioni finanziarie, ha il dovere di restituirlo in varie
forme alla collettività: per questo essere partner del Premio Estense è per noi
un atto concreto di responsabilità sociale d’impresa, riassunto nella
definizione di ‘Banca che sa leggere’. L’obiettivo non è solo interpretare la
realtà in cui operiamo, ma anche promuovere le attività culturali, e in particolare
la diffusione della lettura, come beni collettivi da difendere e occasioni di
sviluppo”.
Tra le novità della 58^ edizione del Premio la media
partnership con Ansa e Rai Radio 1.