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Quartina del 58° Premio Estense: Marzio Breda, Dacia Maraini, Maurizio Molinari e Mirella Serri gli autori finalisti

28/05/2022

La giuria tecnica del Premio Estense, presieduta da Guido Gentili, e composta da Giacomo Bedeschi, Michele Brambilla, Luigi Contu, Tiziana Ferrario, Paolo Garimberti, Jas Gawronski, Giordano Bruno Guerri, Laura Laurenzi, Agnese Pini e Venanzio Postiglione, nel corso della riunione svoltasi il 28 maggio nel prestigioso Palazzo Roverella di Ferrara, ha selezionato i quattro libri finalisti tra i 45 titoli candidati alla 58esima edizione del premio giornalistico: Marzio Breda con “Capi senza Stato. I presidenti della grande crisi italiana” (Marsilio), Dacia Maraini con “La scuola ci salverà” (Solferino), Maurizio Molinari con “Il campo di battaglia” (La Nave di Teseo) e Mirella Serri con “Claretta l’hitleriana” (Longanesi).

Il Premio Estense dal 1965 premia l’eccellenza del giornalismo italiano e contribuisce al dibattito sull’attualità e al confronto democratico sui temi dell’agenda pubblica. Sabato 24 settembre, al Teatro Comunale “Claudio Abbado” di Ferrara, si svolgerà la cerimonia conclusiva dell’edizione 2022 del Premio Estense con la proclamazione del vincitore e la consegna dell’Aquila d’Oro.

Siamo orgogliosi delle proposte di questa edizione del Premio Estense. Confermano, se ce ne fosse bisogno, il livello del giornalismo italiano, quando sceglie di occuparsi di scavare nelle nostre vite, nella realtà che ci circonda, nella nostra storia e nelle avversità che dobbiamo affrontare. Negli ultimi anni, ne abbiamo dovuto sostenere molte e questi ultimi mesi di guerra stanno mostrando quanto sia importante il ruolo del giornalismo, di quel giornalismo capace di approfondire e divulgare informazioni, spaziando sempre di più. Lo avevamo già visto nel recente passato e si conferma ora: giornalismo scientifico, geopolitico, commentatori internazionali, corrispondenti esteri, inchieste e approfondimenti storico-culturali. Ma quello che mi preme sottolineare è come l’attualità che stiamo vivendo abbia di nuovo fatto emergere quanto il legame tra giornalismo e libertà sia forte e strettamente connesso. È un tema di importanza radicale, che definisce il chi siamo, attraverso la parola, il racconto, il punto di vista. È stato significativo, forse anche una scoperta, o una riscoperta, rendersi conto dell’importanza di avere un’informazione libera. La libertà di espressione e di critica, di informazione è il presupposto fondamentale della nostra società, è uno dei pilastri che identifica il nostro mondo. E con l’idea di libertà, voglio ricollegarmi a quello che siamo come imprenditori. Perché anche l’impresa è un atto di libera iniziativa e creatività individuale, di esperienza e di racconto. Non solo individuale, perché coinvolge nell’azione e nei risultati interi pezzi di collettività, cambiando e facendo crescere le comunità e la società nel suo complesso”, dichiara il presidente della Fondazione Premio Estense e vicepresidente di Confindustria Emilia, Gian Luigi Zaina.

Anche quella di quest'anno, come ormai da tradizione, è stata un'edizione molto intensa per la giuria perché i 45 libri che abbiamo selezionato e tra i quali abbiamo scelto la quartina erano davvero di ottima qualità. E’ stato quindi da un lato facile scegliere e dall’altro molto difficile escludere volumi dalla quartina. Il risultato alla fine è stato condiviso da tutti i giurati e siamo molto contenti che a fronte di un dibattito puntuale e intenso anche sui contenuti dei libri si sia raggiunto un punto d'equilibrio comune”, sottolinea il presidente della giuria tecnica, Guido Gentili.

Eugenio Tangerini
, responsabile relazioni esterne di BPER Banca, dichiara: “Non è un caso se Bper sostiene da diversi anni il Premio Estense, un’iniziativa di respiro nazionale che valorizza le eccellenze del giornalismo italiano e a cui ci accomunano scelte identitarie e convinzioni forti. Penso alle solide radici territoriali, al legame stretto con il mondo della cultura e alla volontà di promuovere un uso accurato e consapevole delle parole, oggi più che mai necessario per orientarsi in una società contraddittoria e complessa. Chi crea valore, come le istituzioni finanziarie, ha il dovere di restituirlo in varie forme alla collettività: per questo essere partner del Premio Estense è per noi un atto concreto di responsabilità sociale d’impresa, riassunto nella definizione di ‘Banca che sa leggere’. L’obiettivo non è solo interpretare la realtà in cui operiamo, ma anche promuovere le attività culturali, e in particolare la diffusione della lettura, come beni collettivi da difendere e occasioni di sviluppo”.

Tra le novità della 58^ edizione del Premio la media partnership con Ansa e Rai Radio 1.

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