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Analisi Centrale dei Rischi della Banca d’Italia: il servizio di Confindustria Emilia

31/08/2022

L’analisi della Centrale dei Rischi consente di analizzare l’andamento delle linee commerciali, la struttura dell’indebitamento, la gestione degli sconfinamenti, le garanzie rilasciate e ottenute. Scopri il servizio gratuito di Confindustria Emilia

Cos’è la Centrale dei Rischi?, Come avvengono le segnalazioni? e Cosa fare in caso di errore? sono tutte domande di cui è importante conoscere le risposte. Per questo motivo abbiamo deciso di riunire qui le più importanti, ricordando inoltre che per le imprese associate a Confindustria Emilia è a disposizione un servizio gratuito di analisi della centrale dei rischi, per aiutare a gestire in maniera corretta la propria tesoreria, migliorando il rapporto con le banche, riducendo le asimmetrie informative e attivando un confronto proattivo con le stesse.

Cos’è la Centrale dei Rischi?

La Centrale dei Rischi (CR) è un sistema informativo, gestito dalla Banca d’Italia, sui rapporti di credito e di garanzia che il sistema finanziario intrattiene con la propria clientela. Fornisce agli intermediari partecipanti un’informativa utile, anche se non esaustiva, per la valutazione del merito creditizio della clientela e più in generale per l’analisi e la gestione del rischio di credito.

Come avvengono le segnalazioni alla Centrale dei Rischi?

La CR è gestita e rilasciata dalla Banca d’Italia in base a segnalazioni mensili raccolte dalle banche o dagli intermediari finanziari che concedono credito o assumono rischio verso soggetti pubblici o privati che esercitano ogni tipo di attività. La Banca d’Italia non ha la responsabilità rispetto ai dati riportati, che possono essere modificati esclusivamente dall’intermediario segnalante.

In Italia operano anche altri sistemi di rilevazione centralizzata dei rischi aventi natura privata – Sistemi di Informazione Creditizia (SIC).

Quali informazioni sono registrate dalla Centrale dei Rischi?

La Centrale dei Rischi non è una “black list” relativa esclusivamente ai cattivi pagatori, essa raccoglie informazioni positive e negative a disposizione delle banche e degli intermediari finanziari.

Sono registrati in CR i finanziamenti (mutui, prestiti, aperture di credito ecc.) e le garanzie (crediti di firma, fidejussioni) quando l’importo che il cliente deve restituire supera la soglia di 30.000 euro (questa soglia si abbassa a 250 euro quando il cliente ha gravi difficoltà nel pagare il suo debito, ossia è in sofferenza).

Partecipano al servizio centralizzato dei rischi i seguenti soggetti:
● la Banca d’Italia che gestisce il servizio
● gli intermediari segnalanti: banche, società finanziarie, società di cartolarizzazione dei crediti, gli OICR (organismi di investimento collettivo del risparmio), le società di assicurazioni se erogano crediti, la cassa depositi e prestiti
● i soggetti segnalati: persone fisiche e giuridiche che hanno rapporti di credito o garanzia con un intermediario segnalante.

Come avvengono le comunicazioni alla Centrale dei Rischi?

Gli intermediari sono tenuti a comunicare mensilmente alla Banca d’Italia i rapporti di credito e/o di garanzia con i propri clienti. Le segnalazioni mostrano la situazione di ciascun cliente all’ultimo giorno del mese e devono essere inviate entro il 25° giorno del mese successivo.

Nel corso del mese, gli intermediari comunicano tempestivamente alla CR informazioni di tipo qualitativo: gli eventi che hanno interessato la propria clientela, in particolare, il passaggio a sofferenza e l’estinzione della sofferenza, la regolarizzazione dei ritardi di pagamento relativi ai singoli finanziamenti a scadenza e il “rientro” degli sconfinamenti persistenti da più di 90 giorni riguardanti i finanziamenti.

Le informazioni inframensili hanno una valenza informativa limitata nel tempo (c.d. ciclo informativo) e vengono “restituite” ai partecipanti fino alla chiusura della rilevazione mensile relativa al mese in cui si è verificato l’evento.

La CR aggrega le segnalazioni trasmesse mensilmente dai singoli intermediari calcolando la posizione complessiva del soggetto segnalato verso il sistema creditizio e finanziario (posizione globale di rischio) che in seguito viene trasmessa a ogni intermediario come flusso di ritorno, al termine della rilevazione mensile.

Cosa succede se ci sono errori nelle segnalazioni trasmesse alla Centrale dei Rischi?

Se ci sono errori nelle segnalazioni trasmesse, gli intermediari devono inviare subito le relative rettifiche che vengono acquisite dalla CR e comunicate a tutti gli intermediari che avevano ricevuto l’informazione errata. Il processo di aggiornamento è continuo.

Solo gli intermediari possono rettificare i dati segnalati, essi sono infatti titolari dei rapporti con la clientela e dispongono della relativa documentazione. La Banca d’Italia non può modificare di propria iniziativa le segnalazioni ricevute.

In caso di risposta insoddisfacente da parte dell’intermediario, il cliente può scrivere una lettera alla banca segnalante. Dall’invio della lettera parte il conteggio dei 60 giorni per potersi rivolgere all’Arbitro Bancario Finanziario (ricorso stragiudiziale).

Il ricorso è praticamente gratuito (20 euro) e non prevede la necessità di assistenza legale. L’Arbitro si esprimerà in circa 30 giorni. Il rimborso per i danni subiti può risultare al massimo pari a 200.000 euro.

È possibile inoltre ricorrere alla magistratura per appellare le decisioni dell’Arbitro (anche la banca può farlo), eventualmente invocando un procedimento d’urgenza ex Art. 700 cpc.

Nel momento in cui l’intermediario riceve formale comunicazione della pendenza di un giudizio da parte di un’Autorità terza rispetto alle parti (Arbitro Bancario Finanziario, Autorità Giudiziaria, Garante Privacy…) deve segnalare alla CR lo stato del rapporto come “CONTESTATO”.

La segnalazione di rapporto contestato finisce nel momento in cui l’organo giudicante si esprime. Eventuali ordini di rettifica di una posizione di rischio impartiti dall’Autorità giudiziaria, ancorché appellabili, prevedono l’obbligo per la banca di effettuare la nuova segnalazione senza ritardo (Banca d’Italia prevede un termine massimo di 3 giorni lavorativi, trascorsi i quali sono previste sanzioni per l’intermediario).

Le decisioni dell’ABF non sono vincolanti come quelle di un giudice, ma se l’intermediario non le rispetta il suo inadempimento è comunicato a Banca d’Italia.

È possibile accedere ai dati della Centrale dei Rischi?

L'accesso ai dati della Centrale dei Rischi della Banca d'Italia da parte dei diretti interessati è gratuito.

I dati della Centrale dei Rischi sono riservati e coperti dal segreto d'ufficio. Non possono essere né divulgati, né comunicati a soggetti diversi dal diretto interessato o altro soggetto legittimato.

Si può accedere ai dati della CR presentando una specifica richiesta secondo due modalità:
● utilizzando la piattaforma “Servizi online”:
           a.    identificarsi con SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi) al fine di accedere a uno spazio personale dal quale si può compilare e inoltrare la richiesta di accesso ai dati e consultare ed esportare le risposte,
           b.    o, in alternativa, qualora non si disponga di SPID o CNS, compilando e inviando una richiesta insieme alla copia di un documento di identità o di riconoscimento equipollente in corso di validità;
● rivolgendosi a una delle Filiali della Banca d'Italia, per posta elettronica certificata (PEC), posta ordinaria oppure consegna a mano, utilizzando un modulo scaricabile dal sito e allegando copia leggibile di un documento di identità o di riconoscimento equipollente in corso di validità.

È possibile richiedere una analisi Centrale Rischi per la propria azienda?

L’Area Finanza d’Impresa di Confindustria Emilia offre gratuitamente agli Associati il servizio di analisi della Centrale Rischi della Banca d’Italia.  

La conoscenza delle proprie necessità finanziarie e la loro comunicazione è la base per migliorare il rapporto con le banche e garantire una maggiore efficacia ed efficienza nella gestione del proprio indebitamento.  

L’analisi della Centrale Rischi della Banca d’Italia permette di gestire in maniera corretta la propria tesoreria analizzando:  
● l’andamento delle linee commerciali
● la struttura dell’indebitamento (per categoria di censimento)
● la gestione degli sconfinamenti
● la concentrazione della gestione temporale della liquidità
● la natura, la qualità e la dinamica delle garanzie rilasciate e ottenute  

Contattaci per ricevere maggiori informazioni.

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