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Florim e Ospedale di Sassuolo insieme per la salute

07/12/2022

Florim Gallery
Florim Gallery
Florim Gallery

Negli spazi Florim Gallery si è svolto l’incontro dal titolo “Il cuore non ha più segreti”, promosso da Florim insieme all' Ospedale di Sassuolo.

Le patologie cardiovascolari rappresentano ancora oggi la principale causa di morbosità, invalidità e mortalità nei paesi industrializzati. Secondo i dati Istat, solo in Italia nel 2020 sono stati registrati 217mila decessi per malattie cardiovascolari. I progressi tecnologici permettono oggi di eseguire indagini radiologiche sempre più accurate ed essenziali per confermare la diagnosi, determinare l’estensione e la gravità della malattia e contribuire a definire la terapia.

L’appuntamento “Il cuore non ha più segreti” ha approfondito insieme a relatori di spicco in materia cardiologica e radiologica quali sono le novità nella diagnostica per immagini ed il loro impiego nell'ambito delle malattie cardiovascolari. Moderati dalla dott.ssa Marcella Camellini – Medico U.O. di Cardiologia Ospedale di Sassuolo, Responsabile Scientifico Progetto salute&formazione e Coordinatore del training Site AHA – sono intervenuti il dott. Guido Ligabue (Direttore Unità Operativa di Diagnostica per Immagini Ospedale di Sassuolo S.p.A.) e la dott.ssa Ermentina Bagni (Direttore Unità Operativa di Cardiologia Ospedale di Sassuolo S.p.A.).

“Grazie ai nuovi sistemi integrati di diagnostica radiologica", ha spiegato la dott.ssa Camellini, "il cuore ha sempre meno segreti. Rispetto al passato, quando lo studio di un organo in movimento come il cuore rappresentava una vera e propria sfida, oggi le nuove tecnologie permettono allo specialista cardiologo di acquisire informazioni utilissime per arrivare ad una diagnosi ed impostare la terapia adeguata”.

Come approfondito dalla dott.ssa Bagni, “la cosa più importante per lo specialista è fare un corretto screening del paziente da sottoporre alle indagini diagnostiche. Per esempio la TC coronarica deve essere riservata – al posto della coronarografia – ai pazienti giovani, preferibilmente sportivi ed a minor rischio cardiovascolare, i cui i test provocativi sono risultati positivi. Le potenzialità dei campi magnetici fornite dalla risonanza magnetica – prosegue – sono invece funzionali ad ottenere informazioni preziose sulle alterazioni del muscolo cardiaco e permettono di comprenderne la natura infiammatoria, infiltrativa o ischemica”.

Entrando nel merito delle novità in materia della diagnostica il dott. Ligabue ha segnalato la presenza oggi di “due strumentazioni molto innovative situate presso l’Ospedale di Sassuolo che consentono di studiare il cuore in pochissimo tempo, in soli due battiti, con la massima velocità, riducendo enormemente la durata degli esami e assicurando una migliore copertura anatomica. Inoltre i sistemi più moderni di TC si stanno perfezionando in modo da ridurre la dose di radiazioni X del paziente – ha sottolineato – tanto che per eseguire una TC coronarica si usa la medesima dose di raggi impiegata per una RX toracica”.


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