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FS Italiane per una mobilità a emissioni zero

24/03/2023

FS Italiane torna a Key Energy per raccontare gli obiettivi di sviluppo sostenibile del piano d’impresa decennale di Gruppo. A Rimini, nel corso della tre giorni dedicata a tecnologie, soluzioni e servizi a sostegno della transizione energetica, FS ha illustrato i principali investimenti e iniziative dedicati a efficientamento energetico di treni e bus, utilizzo e produzione di energie rinnovabili, sviluppo del trasporto merci su ferro, integrazione modale, infrastrutture sostenibili e rigenerazione urbana.

Tra gli obiettivi più sfidanti del piano industriale per favorire la transizione ecologica e raggiungere la neutralità carbonica entro il 2040 c’è sicuramente l’autoproduzione di energia rinnovabile, uno dei temi al centro del panel La transizione energetica di FS Italiane per una mobilità a emissioni zero a cui hanno partecipato: Lorenzo Radice (responsabile Sostenibilità del Gruppo); Luca Carusi (Energy Service & Solutions - Gruppo FS);  Daniele Novelli (B.U. Energy - Ferservizi) e Guido Guidi Buffarini (Direzione tecnica – Ferservizi).

Entro il 2031 il Gruppo ha l’obiettivo di produrre almeno il 40% del fabbisogno di energia elettrica installando impianti fotovoltaici nelle stazioni e in altri spazi di proprietà attraverso investimenti pari a 1,6 miliardi di euro. La capacità prevista dei nuovi impianti è di 2 GW, il che significherebbe accrescere del 10% quella complessiva degli impianti fotovoltaici installati oggi in Italia. L’energia annua producibile è circa 2,6 TWh. Il piano industriale, inoltre, stabilisce che entro i prossimi 10 anni la totalità dell’energia elettrica impiegata da FS proverrà da fonti rinnovabili.

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Il progetto per l’autoproduzione energetica si inserisce nel percorso di decarbonizzazione del Gruppo. FS è tra le realtà industriali che stanno avanzando verso la neutralità carbonica: il primo step è dimezzare, entro il 2030, le emissioni dirette e indirette (scope 1 e scope 2) e ridurre del 30% quelle della catena del valore (scope 3). Il traguardo finale, previsto invece per il 2040, è l’azzeramento delle emissioni da raggiungere attraverso una serie di azioni come: efficientamento energetico, flotte di treni e bus dalle performance ambientali sempre più elevate, elettrificazione ulteriore della rete ferroviaria e sperimentazione di nuovi combustibili.

La strategia aziendale, dunque, non prevede solo l’autoproduzione energetica per elevare il livello di autonomia. Tra gli altri campi di azione, per esempio, c’è lo shift modale per far viaggiare sempre più passeggeri e merci sui treni invece che su mezzi privati. Nel trasporto delle merci su ferro gestito dal Polo Logistica di FS la crescita per il 2023 sarà segnata da un +10%, con un obiettivo finale che punta a raddoppiare i volumi di trasporto entro il 2030 grazie allo sviluppo di collegamenti ferroviari con porti, aeroporti e terminali merci. Si lavora, poi, a mezzi dalle performance ambientali sempre più elevate: come i nuovi treni regionali ibridi o i bus elettrici e a  idrogeno.

La transizione energetica del Gruppo FS passa anche dalle infrastrutture, dal loro efficientamento energetico e dalla loro integrazione: agli interventi sulla rete ferroviaria e stradale nazionale si aggiunge la riqualificazione energetica di stazioni e officine. Sono oltre 500 le stazioni che rientrano nel programma di modernizzazione di RFI per migliorarne accessibilità e integrazione con il territorio.

Fino al 24 marzo il Gruppo FS sarà a Key Energy con il suo stand.

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