Si respira aria di grandi innovazioni in Nanoprom Chemicals,
azienda che detiene il brevetto della “vetrificazione a freddo” grazie al suo
Polysil™ e che produce tecnologie per diversi settori, dall’aeronautica alla
nautica, dalla MotoGP alla Formula1.
Una delegazione dell’Ibaraki Space Support Centre del
centro spaziale di Tsukuba, in Giappone, ha infatti ricambiato la
visita fatta da Nanoprom in dicembre a Tokyo. Nella sede aziendale emiliana ha quindi preso il via un rapporto
di collaborazione che potrà avere importanti sviluppi per perseguire un
obiettivo decisamente “green”: arrivare a sostituire gran parte dei
componenti in alluminio, metallo “energivoro” e costoso, con il più efficiente,
leggero, economico e sostenibile magnesio.
“Un piano Mattei per il
metallo”, lo definisce il fondatore e presidente di Nanoprom Chemicals, Gian
Luca Falleti, sottolineando l’importanza del traguardo raggiunto. Scendendo poi nei particolari, Falleti spiega: “La
delegazione giapponese - che ringrazio per la cortesia della visita fatta
nell’ambito dei rapporti di collaborazione in essere tra il Paese del Sol
Levante e la rete d’imprese impegnate nell’aerospazio coordinate dalla Regione
Emilia-Romagna - ci ha presentato tecnologie molto interessanti sviluppate per l’utilizzo
del magnesio. In particolare, hanno realizzato un brevetto grazie al
quale si evita che questo metallo bruci. Ma, a oggi, esso non risolve un’altra
criticità: la forte corrosione, che impone quindi una frequente sostituzione
dei componenti realizzati con questa tecnologia. Il nostro brevetto, invece,
con l’applicazione di Polysil™ sul magnesio, aggiunge alle componenti
realizzate in questo materiale molteplici qualità”. Innanzitutto, prosegue
Falleti, “la durata dei componenti viene moltiplicata in modo esponenziale,
perché Polysil™ funge da coating anti-corrosione. Poi, il magnesio vetrificato
a freddo può essere riciclato al 100%, mentre se viene trattato con altre
vernici nella maggior parte dei casi diventa un rifiuto speciale”.
A supportare
l’importanza strategica di questa tecnologia, all’appuntamento in Nanoprom
hanno partecipato anche le delegazioni tecniche del primo produttore di elicotteri
italiano, del più importante produttore di sistemi frenanti in Italia e di una
nota casa automobilistica emiliana, con l’intento di essere i primi a validare
la tecnologia italo-giapponese. Nel corso dell’incontro, il COO di Nanoprom, Luciano Macera, ha spiegato: “Prima d’ora, questa tecnologia non era mai
stata portata in Europa. I suoi sviluppi sono tantissimi. Dobbiamo, infatti,
tenere presente che diversi componenti in alluminio, metallo costoso e molto
energivoro dal punto di vista dell’estrazione, possono essere sostituiti dal
magnesio arricchito di certe caratteristiche, ossia la non infiammabilità e la
durata. Consideriamo anche che questo minerale è molto più leggero dell’alluminio,
economico e di facile reperibilità, dal momento che è presente in abbondanza
nell’acqua marina. Può essere estratto con il solo impiego dell’energia
elettrica, che a sua volta può essere prodotta tramite fonti rinnovabili.
Quindi, si tratterebbe di portare avanti un progetto 100% green basato su una
fonte (l’acqua marina) pressoché inesauribile. Peraltro, un progetto per
l’estrazione del magnesio dall’acqua di mare c’è già ed è stato presentato da
Nanoprom Chemicals e da Curti lo scorso anno in Regione, all’assessore
Vincenzo Colla”.
A parte le componenti per le competizioni sportive nella
Formula 1, nella MotoGP e qualche sporadica applicazione automotive, dove il
magnesio è già impiegato per via delle sue caratteristiche di leggerezza e le
sue performance rispetto all’alluminio, si possono immaginare fin d’ora diversi
impieghi nel settore dell’automotive e nel trasporto ferroviario. “Non a caso -
ha concluso Falleti - componenti in questo materiale sono attualmente in fase
di sperimentazione negli efficientissimi treni Shinkansen Serie L0 ad alta
velocità del Giappone. Insomma, non si può nascondere una grande soddisfazione
da questa collaborazione: ci sono le basi per fare nascere una sorta di
Piano Mattei per i metalli, arrivando a rimpiazzare tanti componenti di
alluminio con il magnesio riducendo enormemente la dipendenza delle nostre
industrie da altri Paesi”.
Le innovazioni che Nanoprom Chemicals sta portando avanti
grazie ai suoi brevetti, tra cui la vetrificazione a freddo, sono state oggetto
d’interesse anche della Regione Emilia-Romagna, che ha incluso l’azienda
all’interno della rete d’imprese impegnate nell’aerospazio. Lo stesso
presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha recentemente visitato l’headquarter di Sant’Antonino di Casalgrande, per confermare il sostegno
della Regione al lavoro di ricerca e di sviluppo portato avanti
quotidianamente.