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Al Sentiero International Campus un terzo dell'organico è donna

12/04/2024

Claudia Rubino, ricercatrice in Ingegneria dei Materiali
Claudia Rubino, ricercatrice in Ingegneria dei Materiali
Alessia Candeli, ricercatrice in Ingegneria delle Superfici
Alessia Candeli, ricercatrice in Ingegneria delle Superfici

Scegliere una professione scientifica tecnologica vuol dire dare il proprio contributo, studiando quello che ci circonda, chiedendoci cosa succede e cercando se è possibile migliorarlo. Significa diventare una piccola lente di ingrandimento su un mondo che è in continua evoluzione”. Riassume così il ruolo della ricerca Alessia Candeli, ricercatrice in Ingegneria delle Superfici presso la sede di Modena del Centro di Ricerca industriale Il Sentiero International Campus.
 
Le donne rappresentano un terzo dell’organico del Centro di Ricerca: su 60 collaboratori, 20 sono ricercatrici. Il Sentiero International Campus, fondato nel 2017 dall’azienda metalmeccanica Ecor International, investe sulla ricerca, sull’innovazione e sulle competenze specialistiche dei suoi collaboratori e delle sue collaboratrici.
 
Nel mondo le donne e le ragazze costituiscono solo il 28% dei laureati in Ingegneria e solo un ricercatore in Ingegneria ogni tre è donna. Barriere strutturali e sociali impediscono di entrare e progredire nella scienza. (fonte: Onu Italia) È importante allora garantire l’accesso paritario e la partecipazione al mondo scientifico delle donne e delle ragazze e valorizzare il loro ruolo di promotrici di conoscenza e innovazione.
 
Alessia Candeli, ricercatrice in Ingegneria delle Superfici, si dichiara “fortunata a fare il lavoro che amo, in un Centro come Il Sentiero International Campus caratterizzato da ricerca e formazione continui. Un Gruppo, quello di Ecor International, che si impegna a crescere e a migliorarsi, anche investendo in strumentazioni ed equipment all’avanguardia”. Come ad esempio l’impianto per rivestimenti a film sottile PVD PE-CVD, che permette di depositare film sottili metallici e ceramici con uno spessore da centinaia di nanometri a decine di micrometri, unico in Europa.
 
Nell’approccio alla ricerca scientifica, che è un percorso molto sfidante, è importante mantenere la curiosità per non fermarsi al primo risultato, la perseveranza per sostenere le pressioni e la pazienza per continuare ad andare avanti. Con queste si fa tutto”, spiega Claudia Rubino, ricercatrice in Ingegneria dei Materiali, che sta per concludere la tesi di dottorato di ricerca in “Functionalization of abutment surface for dental prosthesis” presso la sede di Modena de Il Sentiero International Campus, in collaborazione con l’Università e il Policlinico di Modena.

"Sono grato alle collaboratrici de Il Sentiero International Campus, la cui preparazione, impegno e passione sono fondamentali per il buon esito dei nostri progetti”, dichiara Fabrizio Casadei, CEO presso Il Sentiero International Campus. “Credo nel valore delle competenze e del contributo unico che ogni collaboratore e collaboratrice può portare alla ricerca scientifica e tecnologica. Continuerò a promuovere un ambiente di collaborazione e scambio tra expertise diverse, in cui ognuno possa esprimere il proprio potenziale, facendo così evolvere anche la ricerca”.    

Il Centro di Ricerca ha chiuso il 2023 con un bilancio positivo sia in termini di fatturato (superiore a 8 milioni di euro), che di partnership con Università (di Padova e di Modena) e aziende, e di organico con 10 nuovi ingegneri specializzati in Test Engineering e Progettazione Meccanica.

Alle ragazze giovani che si stanno avvicinando oggi al mondo scientifico, un mondo che resta a maggioranza maschile, le due ricercatrici consigliano di darsi tempo per superare le prove e le difficoltà, di provarci tutte le volte che serve concentrandosi sul proprio obiettivo e rialzandosi ogni volta. “Se non si raggiunge subito l’obiettivo non significa che sia un fallimento” - precisa Alessia Candeli - “perché è proprio dai fallimenti che si impara e si può poi ripartire. Col tempo si scopre che i propri limiti sono anche i propri punti di forza”.

Claudia Rubino aggiunge: “La ricerca scientifica rappresenta un percorso impegnativo, sfidante. Le sfide si possono affrontare con una mentalità flessibile e curiosa di scoprire come andrà e come si supereranno. Volere è potere”.

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