Incrementare del 20% la capacità produttiva e migliorare la
qualità del prodotto attraverso una semplificazione della fase di assemblaggio
nello stabilimento Lte di Ostellato, nel ferrarese. Ampliare la capacità
produttiva dello stabilimento attraverso la realizzazione di un’area per la
logistica ad altissima automazione nel sito di Bologna.
E poi la ricerca con due progetti - uno da sviluppare a
Ostellato, l’altro a Bologna - che puntano a sviluppare la base tecnologica
della nuova generazione di veicoli meccanici, a partire dalla componentistica
dei montanti.
Lte (Lift Truck Equipment), in qualità di
proponente, e Toyota Material Handling Manufacturing Italy (Tmhmi),
in qualità di aderente, hanno illustrato alla Regione Emilia-Romagna un
programma di investimenti promosso in regione dalle due società del gruppo
nipponico Toyota.
Gli investimenti - complessivamente 94 milioni di euro di cui oltre 47
milioni nel sito ferrarese e 28 in quello bolognese - comprendono, come
detto, anche due progetti di ricerca e sviluppo per prodotti sostenibili
elettrici e a idrogeno, per oltre 18,5 milioni di euro (8,7 milioni
nella sede di Ostellato e 9,8 milioni in quella di Bologna). E la previsione
nel medio termine di nuove assunzioni per circa 300 persone, con
ricadute positive sui fornitori e sull’intera filiera della meccanica
dell’Emilia-Romagna.
Il programma di investimenti è incluso in una proposta
presentata nei mesi scorsi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy
per accedere alle agevolazioni previste dal bando di Contratto di sviluppo.
La Regione, chiamata a esprimere un parere di merito, ha confermato la
coerenza della proposta con le priorità di sviluppo regionali. Il parere
positivo di viale Aldo Moro, notificato ufficialmente oggi a Invitalia,
delegata alla procedura dal Mimit, è arrivato dopo la presentazione da parte
dei proponenti all’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo
Colla.
“Programmi di investimento come questo rafforzano tutto
il perimetro del settore della Motor Valley e della filiera della meccanica
aumentandone la competitività. Quella imboccata dalle
imprese del gruppo Toyota è la strada giusta per competere nel mondo con le
nostre eccellenze, creando nuovo sviluppo, nuove competenze e occupazione
stabile e di qualità, affermando relazioni innovative con le parti sociali e con
il territorio. Un programma che presenta, inoltre, il valore aggiunto di coinvolgere
anche un’area debole della nostra regione”, commenta Colla.
Gli investimenti sono stati concepiti in modo integrato tra
i due soggetti, appartenenti allo stesso gruppo industriale, e puntano a
intervenire sulla gamma dei montanti prodotti da Lte collocati sui carrelli
prodotti da Tmhmi: assieme al programma di investimenti industriali previsti
dalle due imprese ci saranno anche due progetti di ricerca e sviluppo (R&D)
che li accompagnano.
Per la Regione il programma di investimento presentato è pienamente
coerente con la propria programmazione, in linea con la legge
regionale per la promozione degli investimenti in Emilia-Romagna, oltre che con
la programmazione regionale prevista dal Patto per il Lavoro e per il Clima,
con la Strategia di specializzazione intelligente S3 e i Programmi regionali
per la ricerca industriale, l’innovazione e il trasferimento tecnologico e per
le attività produttive.
Lte, specializzata nella produzione di gruppi di sollevamento per carrelli
elevatori, opera essenzialmente come fornitore di montanti e cilindri di
sollevamento, con un fatturato 2023 pari a 144 milioni di euro.
Tmhmi opera come produttore a contratto per la produzione
dei carrelli contraddistinti dal marchio Toyota e in veste di produttore a
tutti gli effetti per la realizzazione dei prodotti contraddistinti dal marchio
di proprietà Cesab e dal marchio non di proprietà Bt, con un fatturato 2023
pari a 559 milioni di euro.