“L’atomo per l’industria: efficienza e competitività”, è il tema del convegno organizzato dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia, in collaborazione con la Filiera Energia di Confindustria Emilia e Sogin, la Società che si occupa della dismissione (decommissioning) degli impianti nucleari italiani.
L’appuntamento è stato preceduto da una visita alla centrale nucleare di Caorso, accolti dal management Sogin impegnato nelle complesse attività di smantellamento in corso nel sito piacentino.
L’incontro, che si è svolto presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, ha visto la partecipazione di esperti del settore, mondo accademico, istituzioni e imprese che hanno analizzato il tema sotto diversi punti di vista.
Durante i saluti di apertura Marco Moscatti, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia, ha sottolineato: “In una fase storica in cui l’instabilità geopolitica minaccia l’affidabilità degli approvvigionamenti energetici e l’eccessivo costo dell’energia sta compromettendo la competitività dell’industria italiana, è essenziale diversificare le fonti puntando anche sulle nuove tecnologie nucleari sicure e efficienti”.
“Scienza e imprese: l'intesa possibile sul nucleare” e stato il tema di confronto della prima tavola rotonda di confronto alla quale hanno partecipato, oltre a Marco Moscatti, anche Luca Romano, relatore scientifico e autore del libro “Avvocato dell’atomo”, e Marco Enrico Ricotti, professore di ingegneria nucleare al Politecnico di Milano.
Nella seconda tavola rotonda dal titolo “Strategia industriale tra sfida energetica, transizione verde e neutralità tecnologica”, si sono confrontati: Gian Luca Artizzu, amministratore delegato di Sogin, Andrea Barbensi, LFR engineering director di Newcleo, Luca Mastrantonio, head of nuclear innovation di Enel, Diego Santoro, responsabile di business development & sales di Ansaldo Nucleare, e Lorenzo Mottura, EVP strategia, sviluppo aziendale e innovazione di Edison.
A concludere i lavori della giornata è stato Claudio Fiorentini, presidente della Filiera Energia di Confindustria Emilia, che ha affermato: ”per l’Italia il nucleare è sia una necessità che un’opportunità: quella di ricreare, intorno a un grande progetto per il Paese, una filiera che, coinvolgendo aziende grandi e piccole, possa sviluppare progetti, competenze, prodotti e servizi in grado di trovare spazio in un settore mondiale da circa 65 miliardi di dollari”.