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CRIT celebra 25 anni di attività e oltre 500 scouting tecnologici realizzati

28/05/2025

Marco Baracchi, direttore generale di CRIT
Marco Baracchi, direttore generale di CRIT

CRIT, società modenese specializzata in ricerca e analisi di informazioni tecnico-scientifiche e sviluppo di progetti tecnologici applicati all’industria, si appresta a celebrare 25 anni di attività con un traguardo che parla da sé: dal 2000, anno di fondazione, sono oltre 500 le attività di scouting tecnologico realizzate al fianco delle imprese, un numero che racconta non solo una storia ma anche il valore di un servizio che negli anni si è evoluto profondamente e che ha reso CRIT un’eccellenza nazionale nel settore dell’innovazione.

CRIT è nata a Vignola, appena fuori Modena, all’alba del terzo millennio su iniziativa di 14 prestigiose aziende, con l’obiettivo di diventare un broker tecnologico capace di trovare nel contesto nazionale e internazionale le migliori soluzioni a specifici problemi ed esigenze di innovazione, mettendo a disposizione dei clienti una rete ad alta efficienza di condivisione di soluzioni ed eccellenze tecnologiche. Oggi i soci di CRIT sono saliti a 30 e tra loro figurano aziende di rilievo mondiale nei rispettivi settori come Alstom, Beghelli, CNH, Datalogic, Ferrari, IMA, Sacmi e Tetra Pak.

In questi 25 anni CRIT ha supportato decine di aziende in settori diversissimi, mettendo la conoscenza al servizio dell’innovazione per esplorare temi che spaziano dall’automazione all’intelligenza artificiale, dall’elettrificazione all’idrogeno, dai sensori ai materiali innovativi. Sono stati inoltre realizzati oltre 80 percorsi di due diligence tecnologica, ovvero analisi approfondite del livello di innovatività e competitività di aziende o di singoli progetti. E, ogni volta, una buona attività di scouting ha posto le basi per trasformare un’idea embrionale in un successo imprenditoriale.

“La specificità dei nostri soci - dichiara Marco Baracchi, direttore generale di CRIT - è di essere imprese che hanno nell’innovazione tecnologica uno dei fattori chiave del loro successo. Siamo partiti in quattro, oggi la nostra squadra (metà uomini e metà donne, in perfetto gender balance) è composta da 20 persone: principalmente ingegneri, ma anche fisici, chimici, laureati in relazioni internazionali e sviluppo locale e globale. Abbiamo più di 70 aziende clienti, alle quali offriamo un team di esperti che a tempo pieno lavora per più realtà di settori diversi ma con interessi tecnologici comuni per analizzare le nuove tecnologie, con banche date professionali e tool di IA. Inoltre, dal 2001 gestiamo il Motor Valley Accelerator, il principale acceleratore italiano di startup del settore automotive che ha sede a Modena. In questi 25 anni abbiamo strutturato un network di specialisti che lavorano in università, centri di ricerca e imprese di tutto il mondo, che consente ai nostri soci e clienti di avere risposte affidabili e in tempi contenuti rispetto a quello che potrebbe fare un tecnico interno”.

In un mondo dove il cambiamento tecnologico corre sempre più veloce, investire in innovazione non è più un’opzione ma una necessità. Ma per innovare davvero servono conoscenze aggiornate, visione strategica e capacità di cogliere le opportunità giuste al momento giusto. “Ecco perché lo scouting tecnologico realizzato da CRIT è uno strumento fondamentale: permette di ridurre i rischi legati all’innovazione, accelerare i tempi di sviluppo, scoprire nuove tecnologie, costruire partnership strategiche e trovare competenze chiave che possono fare la differenza”, evidenzia Baracchi.

Lo scouting tecnologico nasce come servizio di ricerca e analisi informazioni tecnico-scientifiche a supporto dell’innovazione in azienda. “Non si tratta solo di ‘cercare informazioni’, ma di accompagnare le imprese e aiutarle a definire una strategia tecnologica coerente con i trend del settore in cui operano. In sintesi: essere in grado di fare le scelte giuste al momento giusto. Ogni attività di scouting comincia da un confronto con l’azienda cliente, per definire gli obiettivi della ricerca e il livello di approfondimento necessario. Poi entra in gioco il nostro team, che combina l'uso di banche dati specialistiche, l'accesso a reti di ricerca e università e strumenti avanzati di analisi delle informazioni”, dichiara BaracchiCRIT, insomma, è un partner strategico in grado di tradurre la complessità tecnologica in conoscenza utile e mirata. Affidarsi a CRIT significa: ottenere informazioni strategiche e non generiche; risparmiare tempo e risorse; ridurre i rischi di investimento; accedere a competenze di valore; anticipare i trend e cogliere nuove opportunità.

Ai servizi iniziali di scouting tecnologico e innovazione collaborativa si sono aggiunti, negli anni, il supporto per accedere a cofinanziamenti pubblici (regionali, nazionali e soprattutto europei) per la ricerca e sviluppo, la consulenza sulla transizione digitale e su Industria 4.0, e infine su tutto ciò che ruota intorno al mondo delle startup come supporto per accelerare l’innovazione interna. “Il futuro si costruisce partendo dalle buone idee, ma anche e soprattutto dalle informazioni giuste. Oggi, ad esempio, stiamo lavorando sulla Generative AI, che ci aiuta a esplorare una mole ancora maggiore di dati, generare sintesi intelligenti, individuare connessioni tra tecnologie diverse e scoprire opportunità emergenti prima che diventino mainstream. Tuttavia, l’AI è una leva, non una scorciatoia: ciò che fa davvero la differenza è la nostra capacità di leggere, interpretare e contestualizzare le informazioni rispetto agli obiettivi strategici dell’azienda. Perché la vera innovazione nasce dall’unione tra tecnologia e visione. Crediamo che l’innovazione possa migliorare la vita delle persone e consentire alle imprese del territorio di rimanere competitive a livello globale. Guardiamo a un mondo orientato all’innovazione aperta e collaborativa, alla sostenibilità ambientale e alla responsabilità sociale”, conclude il direttore generale di CRIT.

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