In un contesto in cui le minacce digitali sono sempre più rapide, invisibili e sofisticate, la domanda cruciale per molte imprese non è più se saranno colpite da un attacco informatico, ma quando questo avverrà e, soprattutto, come sapranno reagire in quei momenti concitati. Di fronte a questo panorama, la cyber resilience - ovvero la capacità di rispondere prontamente a un evento avverso - si sta affermando come una priorità strategica per le organizzazioni di ogni dimensione.
Ed è proprio su questo tema che si è concentrato Cyber Resilience: come reagire a un attacco informatico, l’evento organizzato lo scorso 24 giugno da Cyberlys, il cybersecurity competence center di ACS Data Systems, azienda di servizi IT con 9 sedi nel Nord Italia, tra cui una a Bologna. Un appuntamento che si è tenuto nella splendida location di Palazzo Pepoli, nel cuore di Bologna, e pensato per offrire alle imprese del territorio strumenti concreti e una maggiore consapevolezza sulla gestione degli attacchi informatici.
Numerosi i temi affrontati, che hanno coperto tutte le fasi della gestione di un attacco informatico: dall’importanza della prevenzione e della preparazione interna, fino alla definizione delle responsabilità e al ruolo delle tecnologie di rilevamento e risposta. Non sono mancati un focus sull’intervento delle forze dell’ordine e sulla gestione corretta delle evidenze digitali, nonché sul ruolo dell’IA nel contrasto alle truffe online.
Durante il pomeriggio moderato dal giornalista Marcello Zacchè (Il Giornale), si sono susseguiti interventi degli esperti di Cyberlys, nonché degli ospiti speciali Pier Luca Toselli, Luogotenente C.S. della Riserva della Guardia di Finanza, e di Marco Ramilli, CEO di IdentifAI. Spazio anche per un intervento di Barbara Giannini per Palo Alto Networks, leader globale in cybersecurity, con una riflessione sulle tecnologie più avanzate per contenere le minacce in tempo reale.
Tra i messaggi più forti emersi durante l’evento, l’importanza di un modello di cybersecurity strettamente integrato con l’IT aziendale. È questo l’approccio proposto da Cyberlys, che promuove una visione della sicurezza come parte integrante dell’infrastruttura digitale e della governance d’impresa grazie alla sinergia in ambito informatico con ACS. Una “cybersecurity con l’anima IT”, capace di attivare risposte rapide e coordinate nei momenti critici, grazie a procedure chiare, ruoli definiti e una regia condivisa.
In quest’ottica, l’obiettivo dell’incontro era anche quello di sensibilizzare su un punto cruciale: la resilienza informatica non si costruisce solo con strumenti tecnologici, ma nasce dall’integrazione tra sistemi informativi, processi decisionali e cultura aziendale. Un modello operativo che oggi trova piena coerenza con il nuovo quadro normativo europeo introdotto dalla direttiva NIS2, la quale impone alle imprese requisiti strutturati sia in termini di protezione, sia di capacità di reazione.