

Taglia il traguardo
dei 30 anni di attività una delle aziende che hanno maggiormente contribuito
all’innovazione nel settore manifatturiero in Italia, in particolare
nell’additive manufacturing. Energy Group è infatti nata nel 1995 da
un’intuizione dei tre soci fondatori - Lucio Ferranti, Cinzia Milioli e Mirco
Paltrinieri - e da allora ha supportato alcune delle più importanti aziende
italiane. Appare dunque decisamente azzeccato il titolo dell’evento scelto
dall’azienda di Bentivoglio, in provincia di Bologna - beyond now, shaping tomorrow - che
potrebbe diventare il claim.
Sono le parole di Lucio
Ferranti, pronunciate in occasione dell’evento del 13 novembre scorso, a
dare un’idea dell’importanza di questo traguardo: “Questi 30 anni sono il
frutto di passione, ma anche di duro lavoro e di relazioni con clienti e
partner”, ha raccontato emozionato. “Siamo passati dal proporre i
plotter da disegno come strumento per riprodurre i progetti 3D realizzati con i
software di cui eravamo rivenditori alle
macchine per la stampa 3D. Una tecnologia all’epoca sconosciuta ai più e
decisamente poco diffusa, che ci ha portati pertanto a dover fare cultura in
materia. Il business è poi cresciuto al punto da farci decidere, nel 2005, di
concentrarci sull’intero ecosistema della stampa 3D: in seguito siamo perciò
diventati rivenditori ufficiali di Stratasys e abbiamo instaurato rapporti con
realtà come Xact Metal, Desktop Metal, DyeMansion, Boston Micro Fabrication e
Formlabs, ma anche con realtà impegnate nel supporto alla digitalizzazione
delle imprese come Dinova e Info Consulting”.
In questi anni è
cresciuta anche la concorrenza, in particolare quella proveniente da Paesi a
basso costo di materiali e manodopera, rendendo più evidente la necessità di
evolvere da semplici venditori di macchine a consulenti specializzati, per
offrire soluzioni ai problemi e supporto ai clienti che migliorano la
produttività.
A Bentivoglio
Energy Group ha organizzato una tavola rotonda coinvolgendo alcuni tra i
principali partner - tra clienti e fornitori - per ripercorrere i momenti più
significativi di questi ultimi 30 anni. A moderare il dibattito Elena
Palieri, CEO dell’agenzia di comunicazione specializzata Promix.
Andreas Langfeld, CRO di Stratasys, si è soffermato sulla crescita dei volumi
produttivi nell’ambito della stampa 3D con polimeri: da pochi prototipi si è
arrivati a poter stampare in poche ore migliaia di pezzi con caratteristiche
analoghe a quelle ottenibili con tecnologie quali lo stampaggio a iniezione
benché ancora distanti dal poter sostituire completamente le lavorazioni
tradizionali, abilitando in tal modo nuove possibilità (come il magazzino
digitale). Robert Keogh, business director di Boston Micro Fabrication, si è invece
concentrato sul tema della microfabbricazione: una branca ancora giovane per
l’additive manufacturing, ma fondamentale per la prototipazione rapida di
queste parti, specialmente per garantire caratteristiche e tolleranze su scala
micrometrica. Con l’avvento di soluzioni adatte all’uso industriale ci si può
spingere oltre i tradizionali laboratori universitari, liberandosi così da una
serie di vincoli pratici. Giovanni
Cristofori, CEO di Info Consulting, ha posto l’accento
sul tema dell’innovazione in Italia: una questione che spesso porta alla luce
la fragilità del nostro tessuto imprenditoriale, ma che può trarre grandi
benefici dalla digitalizzazione. Cristofori ha anche evidenziato l’importanza
delle politiche nazionali per la transizione digitale, come Industry 4.0, anche
se permane la convinzione da parte di alcune aziende che si tratti di uno
strumento puramente finanziario anziché una leva per compiere il grande
balzo verso un modo più moderno ed efficiente di produrre. La parola è quindi
passata a Davide Ferrulli, regional manager southern Europe di HP.
Ferrulli ha rimarcato i concetti di mass customization, apprezzati ad
esempio nella produzione di plantari, scarpe e occhiali personalizzati, e di custom
manufacturing su componenti specifici per l’industria o pezzi unici il
settore automobilistico. In questi casi, le principali barriere nell’adottare
strategie 3D sono le conoscenze e le abitudini dei progettisti, che devono
aprirsi alle moderne modalità produttive. L’ultimo a portare
la propria esperienza in questa interessante tavola rotonda è stato Juan
Mario Gomez, CEO di Xact Metal, che ha affrontato il tema della stampa 3D
in metallo, evidenziandone i vantaggi nello sviluppo di prodotti e nella
ricerca. Pur avendo ancora dei limiti nella produzione su larga scala rispetto
ai polimeri, l’additive manufacturing in metallo offre anche benefici
indiretti: Gomez ha portato come esempio la costruzione di stampi più leggeri e
con canali di raffreddamento ottimizzati, in grado di ridurre i consumi
energetici migliorando nel contempo l’output.
In sintesi, la
tavola rotonda ha messo in luce il potenziale già espresso della produzione
additiva e le possibilità che aspettano solo di essere applicate nelle aziende
di ogni settore, il tutto attraverso la voce di alcuni dei protagonisti che
hanno contribuito, insieme a Energy Group, alla promozione di questa tecnologia
in Italia e non solo.
Cinzia Milioli, che oltre ad aver co-fondato Energy Group è anche l’anima
comunicativa dell’azienda, ha spiegato la scelta originale fatta per raccontare
i 30 anni di storia. “Abbiamo deciso di realizzare un fumetto per celebrare
in modo non convenzionale e più accattivante questo traguardo. Per me, da
sempre appassionata di fumetti, si è trattato di un passo spontaneo. Insieme
all’agenzia LiPRO - Storie di impresa, guidata da Anna Maria Riva, e con il
supporto dell’illustratore Maurizio Lacavalla, abbiamo pensato a una
sceneggiatura: dopo le prime tavole il progetto ha preso corpo ed è diventato
un racconto snello ma fedele di quanto avvenuto in questo lasso di tempo. Ci
sono le cose belle e quelle meno belle, perché tutto ha contribuito a rendere
Energy Group ciò che è oggi: una realtà formata da tecnologia, competenza,
partnership e soprattutto persone, cioè io, Lucio, Mirco e tutti coloro che
negli anni hanno accompagnato la crescita dell’azienda”.
Il 2025 è un nuovo
punto di partenza, perché in Energy Group è difficile stare fermi.
“Questi
30 anni di attività sono stati caratterizzati da fasi di crescita e sfide
complesse da superare, ma il trend è decisamente positivo”, commenta Mirco
Paltrinieri, co-fondatore dell’azienda. “Il futuro è in costante
evoluzione e, pur essendo concentrati attualmente sull’additive manufacturing,
non possiamo ignorare le nuove tecnologie che si stanno affacciando sul
mercato, come ad esempio l’intelligenza artificiale. Indipendentemente da cosa
ci riserverà il domani, il nostro obiettivo è quello di continuare a offrire il
miglior servizio possibile ai clienti proponendo tecnologie e prodotti che
garantiscano loro i massimi benefici”.