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Energy Group, da 30 anni al servizio dell’innovazione nel manifatturiero

16/12/2025

I tre soci fondatori di Energy Group: Mirco Paltrinieri, Cinzia Milioli e Lucio Ferranti
I tre soci fondatori di Energy Group: Mirco Paltrinieri, Cinzia Milioli e Lucio Ferranti

Taglia il traguardo dei 30 anni di attività una delle aziende che hanno maggiormente contribuito all’innovazione nel settore manifatturiero in Italia, in particolare nell’additive manufacturing. Energy Group è infatti nata nel 1995 da un’intuizione dei tre soci fondatori - Lucio Ferranti, Cinzia Milioli e Mirco Paltrinieri - e da allora ha supportato alcune delle più importanti aziende italiane. Appare dunque decisamente azzeccato il titolo dell’evento scelto dall’azienda di Bentivoglio, in provincia di Bologna - beyond now, shaping tomorrow - che potrebbe diventare il claim. 

Sono le parole di Lucio Ferranti, pronunciate in occasione dell’evento del 13 novembre scorso, a dare un’idea dell’importanza di questo traguardo: “Questi 30 anni sono il frutto di passione, ma anche di duro lavoro e di relazioni con clienti e partner”, ha raccontato emozionato. “Siamo passati dal proporre i plotter da disegno come strumento per riprodurre i progetti 3D realizzati con i software di cui eravamo rivenditori  alle macchine per la stampa 3D. Una tecnologia all’epoca sconosciuta ai più e decisamente poco diffusa, che ci ha portati pertanto a dover fare cultura in materia. Il business è poi cresciuto al punto da farci decidere, nel 2005, di concentrarci sull’intero ecosistema della stampa 3D: in seguito siamo perciò diventati rivenditori ufficiali di Stratasys e abbiamo instaurato rapporti con realtà come Xact Metal, Desktop Metal, DyeMansion, Boston Micro Fabrication e Formlabs, ma anche con realtà impegnate nel supporto alla digitalizzazione delle imprese come Dinova e Info Consulting”.

In questi anni è cresciuta anche la concorrenza, in particolare quella proveniente da Paesi a basso costo di materiali e manodopera, rendendo più evidente la necessità di evolvere da semplici venditori di macchine a consulenti specializzati, per offrire soluzioni ai problemi e supporto ai clienti che migliorano la produttività.

A Bentivoglio Energy Group ha organizzato una tavola rotonda coinvolgendo alcuni tra i principali partner - tra clienti e fornitori - per ripercorrere i momenti più significativi di questi ultimi 30 anni. A moderare il dibattito Elena Palieri, CEO dell’agenzia di comunicazione specializzata Promix.
Andreas Langfeld, CRO di Stratasys, si è soffermato sulla crescita dei volumi produttivi nell’ambito della stampa 3D con polimeri: da pochi prototipi si è arrivati a poter stampare in poche ore migliaia di pezzi con caratteristiche analoghe a quelle ottenibili con tecnologie quali lo stampaggio a iniezione benché ancora distanti dal poter sostituire completamente le lavorazioni tradizionali, abilitando in tal modo nuove possibilità (come il magazzino digitale). Robert Keogh, business director di Boston Micro Fabrication, si è invece concentrato sul tema della microfabbricazione: una branca ancora giovane per l’additive manufacturing, ma fondamentale per la prototipazione rapida di queste parti, specialmente per garantire caratteristiche e tolleranze su scala micrometrica. Con l’avvento di soluzioni adatte all’uso industriale ci si può spingere oltre i tradizionali laboratori universitari, liberandosi così da una serie di vincoli pratici. Giovanni Cristofori, CEO di Info Consulting, ha posto l’accento sul tema dell’innovazione in Italia: una questione che spesso porta alla luce la fragilità del nostro tessuto imprenditoriale, ma che può trarre grandi benefici dalla digitalizzazione. Cristofori ha anche evidenziato l’importanza delle politiche nazionali per la transizione digitale, come Industry 4.0, anche se permane la convinzione da parte di alcune aziende che si tratti di uno strumento puramente finanziario anziché una leva per compiere il grande balzo verso un modo più moderno ed efficiente di produrre. La parola è quindi passata a Davide Ferrulli, regional manager southern Europe di HP. Ferrulli ha rimarcato i concetti di mass customization, apprezzati ad esempio nella produzione di plantari, scarpe e occhiali personalizzati, e di custom manufacturing su componenti specifici per l’industria o pezzi unici il settore automobilistico. In questi casi, le principali barriere nell’adottare strategie 3D sono le conoscenze e le abitudini dei progettisti, che devono aprirsi alle moderne modalità produttive. L’ultimo a portare la propria esperienza in questa interessante tavola rotonda è stato Juan Mario Gomez, CEO di Xact Metal, che ha affrontato il tema della stampa 3D in metallo, evidenziandone i vantaggi nello sviluppo di prodotti e nella ricerca. Pur avendo ancora dei limiti nella produzione su larga scala rispetto ai polimeri, l’additive manufacturing in metallo offre anche benefici indiretti: Gomez ha portato come esempio la costruzione di stampi più leggeri e con canali di raffreddamento ottimizzati, in grado di ridurre i consumi energetici migliorando nel contempo l’output.
In sintesi, la tavola rotonda ha messo in luce il potenziale già espresso della produzione additiva e le possibilità che aspettano solo di essere applicate nelle aziende di ogni settore, il tutto attraverso la voce di alcuni dei protagonisti che hanno contribuito, insieme a Energy Group, alla promozione di questa tecnologia in Italia e non solo.

Cinzia Milioli, che oltre ad aver co-fondato Energy Group è anche l’anima comunicativa dell’azienda, ha spiegato la scelta originale fatta per raccontare i 30 anni di storia. “Abbiamo deciso di realizzare un fumetto per celebrare in modo non convenzionale e più accattivante questo traguardo. Per me, da sempre appassionata di fumetti, si è trattato di un passo spontaneo. Insieme all’agenzia LiPRO - Storie di impresa, guidata da Anna Maria Riva, e con il supporto dell’illustratore Maurizio Lacavalla, abbiamo pensato a una sceneggiatura: dopo le prime tavole il progetto ha preso corpo ed è diventato un racconto snello ma fedele di quanto avvenuto in questo lasso di tempo. Ci sono le cose belle e quelle meno belle, perché tutto ha contribuito a rendere Energy Group ciò che è oggi: una realtà formata da tecnologia, competenza, partnership e soprattutto persone, cioè io, Lucio, Mirco e tutti coloro che negli anni hanno accompagnato la crescita dell’azienda”. Il 2025 è un nuovo punto di partenza, perché in Energy Group è difficile stare fermi.

Questi 30 anni di attività sono stati caratterizzati da fasi di crescita e sfide complesse da superare, ma il trend è decisamente positivo”, commenta Mirco Paltrinieri, co-fondatore dell’azienda. “Il futuro è in costante evoluzione e, pur essendo concentrati attualmente sull’additive manufacturing, non possiamo ignorare le nuove tecnologie che si stanno affacciando sul mercato, come ad esempio l’intelligenza artificiale. Indipendentemente da cosa ci riserverà il domani, il nostro obiettivo è quello di continuare a offrire il miglior servizio possibile ai clienti proponendo tecnologie e prodotti che garantiscano loro i massimi benefici”.

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