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Le avanguardie russe in mostra al Mambo

01/03/2018

L’arte delle avanguardie russe è uno dei capitoli più importanti e radicali del modernismo. Il periodo compreso tra il 1910 e il 1920 ha visto nascere, come in nessun altro momento della storia dell’arte e a un ritmo vertiginoso, scuole, associazioni e movimenti d’avanguardia diametralmente opposti l’uno all’altro.

Raccoglierli in un unico grande contenitore e raccontarli è l'obiettivo della mostra “Revolutija, da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky. Capolavori dal Museo di Stato Russo di San Pietroburgo” che il Mambo (Museo d'arte moderna di Bologna) ospiterà fino al 13 maggio 2018.

L’esposizione, prodotta e organizzata da Cms.Culturain partnership con il Comune di Bologna e l’istituzione Bologna Musei e realizzata in collaborazione esclusiva con il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, sarà inoltre affiancata da alcune iniziative collaterali legate al centenario della Rivoluzione di Ottobre, che avranno appunto nella mostra il proprio fulcro.

«Il nostro proposito», spiega Evgenia Petrova, vicedirettore del Museo di Stato Russo, «è mettere in luce quante e quali arti, così diverse tra loro, nacquero in Russia tra i primi del Novecento e la fine degli anni ’30 e anche riportare all’attenzione non tanto della critica o degli addetti ai lavori, quanto del pubblico, la produzione di artisti come Repin, Petrov-Vodkin o Kustodiev, rimasti nell’ombra a causa dell’enorme successo di altri quali Chagall, Malevicho Kandinsky, che pure sono presenti in mostra».

Oltre 70 opere, capolavori assoluti provenienti da San Pietroburgo, racconteranno dunque gli stili e le dinamiche di sviluppo di artisti quali Nathan Altman, Natalia Goncharova, Kazimir Malevich, Wassily Kandinsky, Marc Chagall, Valentin Serov, Alexandr Rodchenko e molti altri, per dar conto della straordinaria modernità dei movimenti culturali della Russia d’inizio Novecento: dal primitivismo al cubo-futurismo fino al suprematismo costruendo, contestualmente, un parallelo cronologico tra l’espressionismo figurativo e il puro astrattismo.

A latere dell’esposizione
, in tutta Bologna, si svilupperà un ricco programma a cui prenderanno parte, in primis, l’Università di Bologna e le principali istituzioni culturali cittadine.

«La mostra rappresenta l’occasione per accendere i riflettori su una città che si presenta per la prima volta come un grande laboratorio in grado di lavorare su un tema comune e affrontarlo da molteplici punti di vista. L’esposizione e i temi che implicitamente questa propone saranno sviluppati in tutta la città da istituzioni, associazioni, commercio e realtà produttive, per attivare e valorizzare il territorio medesimo», commentano gli organizzatori di Revolutija.

FOTO. In alto, da sinistra: "Natalija Goncharova, Il ciclista, 1913", "Wassily Kandinsky, On white, 1920"

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