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A Ferrara attesi oltre 3 miliardi di euro per rilanciare economia e occupazione

27/04/2018

Gli obiettivi da raggiungere, le azioni da realizzare e quelle già impostate sono stati presentati questa mattina in conferenza stampa a Ferrara dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, dall’assessore regionale allo Sviluppo Patrizio Bianchi, dal presidente della Provincia Tiziano Tagliani e dal presidente della Camera di Commercio Paolo Govoni.

Tra le motivazioni che hanno indotto i protagonisti del 'Focus Ferrara del Patto per il lavoro' a mettere in campo azioni concertate per agganciare al meglio la ripresa vi è la consapevolezza di essere parte di un territorio che cresce (+1,3 nel 2017) ma ancora meno rispetto la media emiliano-romagnola (+1,8 nel 2017); un territorio in cui va affrontato il tema delle connessioni, dell’accessibilità e del digital divide; un territorio, infine, che presenta un invecchiamento della popolazione più accentuato rispetto alla media regionale.

Le azioni messe in campo. Sei sono gli ambiti di attuazione del Pattosiglato il 28 febbraio scorso in Castello Estense, venti aree d’intervento e quattrotavoli operativi, nell’ambito di cinque grandi direttrici progettuali: attrarre investimenti, nascita di nuove imprese e consolidamento di quelle esistenti, snellimento della burocrazia, connessione tra studio e lavoro, infrastrutture e mobilità. Un progetto complessivo per la creazione di un sistema integrato e coeso con lafinalità di favorire crescita, sviluppo e occupazione del territorio ferrarese.

Per allineare trend di crescita economica e sociale e per aumentare la capacitàcompetitiva in un’economia destinata sempre più a navigare nel mare apertodella globalizzazione, i firmatari del Patto hanno deciso di partire dall’analisi delle priorità, in una collaborazione istituzionale e territoriale rafforzata e condividendo gli strumenti di programmazione.

In coerenza con principi, obiettivi e linee strategiche regionali, l’accordo sottoscritto a livello provinciale mette sotto la lente d’ingrandimento vocazioni, peculiarità e specializzazioni locali, per mobilitare impegno, volontà e risorse in favore dello sviluppo territoriale in una logica di rete e  di alleanze tra territori. Un approccio che ha già prodotto, per esempio, circa 70 milioni nel campo dei beni culturali, fra Meis e progetto Ducato Estense, un miliardo per la ricostruzione post terremoto del maggio 2012, due miliardi d’investimenti per le strade, oltre a 160 milioni per la mobilità sostenibile (ferro e idrovia) e 30 milioni di euro per le infrastrutture digitali.

"Ridurre i divari territoriali e favorire i processi che consentano a tutte le aree di agganciare la crescita economica è l’obiettivo del patto ferrarese", ha detto il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. "Firmandolo, ci siamo impegnati ad operare per attrarre risorse e investimentisul territorio ed aumentarne competitività e occupazione. In questa direzione vanno gli impegni presi in tema di infrastrutture, banda larga, cultura eturismo. Per le infrastrutture stiamo parlando di investimenti che superano i 2miliardi di euro, tra Cispadana, variante di Argenta e altri interventi autostradali, rafforzamento della linea ferroviaria Ferrara-Bologna, idrovia ed edilizia scolastica. È di questi giorni il bando Fesr che destina oltre 30 milioni alle piccole e medie imprese per rafforzare la competitività e prevede per aziende di alcune aree del ferrarese (Ostellato, Comacchio e Masi Torello) un contributo a fondo perduto fino al 30% più alto rispetto al resto della regione".

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