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Horizon 2020, i numeri forti di Confindustria Emilia

02/07/2018

Horizon 2020 è l’ottavo programma quadro elaborato dalla Commissione europea, di durata settennale (2014-2020), che ha l’obiettivo di sostenere l’innovazione e la ricerca dei Paesi membri.

I risultati raggiunti su Horizon 2020 dall’attuale Confindustria Emilia sono risultati di primissimo livello. Dal 2014 a oggi sono stati scritti 121 progetti, di cui 101 appartenenti allo Sme Instrument, e sono stati cumulati finanziamenti a fondo perduto per un valore complessivo di circa 15milioni di euro.

La tendenza non cambia nemmeno se accorciamo la visuale. Da gennaio venendo ai giorni nostri, i progetti scritti sono 26 (di cui 23 Sme Instrument) e i fondi portati a casa si avvicinano al milione e mezzo. L’Associazione dimostra dunque di tenere in particolare considerazione le politiche a sostegno dell’innovazione messe in campo dalla Ue.

Facendo due calcoli si capisce che la dotazione stanziata da Horizon 2020 è davvero ricca: 70 miliardi di euro spalmati sui 7 anni di durata del programma vuol dire circa 10 miliardi all’anno. A ben vedere si tratta del più importante stanziamento mai fatto dalla Commissione europea. Il precedente programma, per fare un esempio, ha avuto una dotazione di 50 miliardi di euro dal 2007 al 2013.

Vale inoltre la pena sottolineare che tra i diversi strumenti di finanziamento concepiti da Bruxelles, per la prima volta con Horizon 2020 si è deciso di favorire l’accesso diretto ai fondi da parte delle piccole e medie imprese. Lo strumento dedicato, come detto, si chiama Sme Instrument ed è in grado di finanziare progetti d’innovazione a fondo perduto che vanno da 700 mila euro a 2.5 milionidi euro.

Lo Sme Instrument
si sviluppa in due fasi per la richiesta dei fondi. Nella prima fase se l’azienda vince porta a casa 50mila euro, nella seconda e ultima fase se l’azienda risulta vincitrice mette in cascina quanto ha richiesto nel range cheva dai 500mila euro ai 2.5 milioni di euro.

Horizon 2020 non è solo uno strumento economico importante per le Pmi. Le aziende che rientrano in questo programma si inseriscono in una logica virtuosa di networking: dagli incontri con altri investitori a eventi con grandi corporate globali, fino alla partecipazione a fiere mondiali che supportano ulteriormente la crescita dell’azienda.

Chi ha beneficiato di Horizon 2020 è certamente la Guidetti Recycling Systems di Renazzo (Ferrara), attiva nel settore riciclaggio e recupero dei materiali. L’azienda, che ha vinto la prima fase dello Sme Instrument, ha messo a punto un sistema di riciclaggio multiprodotto per il recupero dei metalli da Raee e Car Fluff.

"È una rivoluzione assoluta", commenta Francesca Guidetti, "che darà agli utilizzatori finali diversi vantaggi tra cui una accresciuta produzione, minori spese di manutenzione, un maggiore profitto e maggiori margini operativi".

Nell’ipotesi peggiore l’azienda
, che ricordiamolo costruisce impianti per il riciclo, conta di vendere dal 2020 al 2024 almeno 10 linee di riciclaggio che vorrebbe dire comunque raddoppio del fatturato.

"Quest’anno", conclude Francesca Guidetti, "dovremmo chiudere con un fatturato di 15 milioni di euro. Horizon 2020 per noi è un programma molto importante che ci ha dato nuove opportunità di sviluppo. Se dal 2020 al 2024 le linee di riciclaggio che riusciremo a vendere saranno 20 il fatturato quadruplicherebbe e saremmo ben lieti di assumere nuove risorse. Un plauso particolare va a tutta la struttura di Confindustria Emilia che ci ha seguito passo passo in questa strepitosa avventura".

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