Si è svolto giovedì 21 novembre a Bologna, presso la sede
di Confindustria Emilia il seminario dal titolo “Scegliere e farsi scegliere
attraverso i Social Network: uso consapevole o irresponsabile?” organizzato da
DVP Academy, polo formativo all’interno dell’azienda metalmeccanica DVP Vacuum
Technology di San Pietro in Casale (Bologna).
All'incontro erano presenti studenti di diverse scuole
del territorio: l'istituto “Keynes” di Castel Maggiore, l'istituto “Salesiani”
di Bologna, l'istituto “Bassi Burgatti” di Cento.
Ha aperto l'incontro il presidente di DVP Vacuum
Technology Roberto Zucchini: "Oggi un'azienda moderna non può prescindere dal
conoscere, e magari utilizzare in maniera consapevole, i Social Network. Chi
vuole espandere i propri mercati come, ad esempio, in Cina, Sud America o
America del Nord, non può non conoscere i diversi Social Network utilizzati nel
mondo. La presenza dell'Academy all'interno di
DVP vuole essere anche un modo efficace per comunicare con gli stakeholder: tra
loro ci sono sicuramente gli studenti degli istituti superiori della provincia
che, tramite l'Academy, possono entrare in azienda come potenziali candidati".
Maria Vittoria Ligorio, direttore Risorse Umane DVP e
Responsabile di DVP Academy, ha sottolineato come le piattaforme social vengano
sempre più utilizzate dalle organizzazioni per la ricerca del personale ma
anche come questo comporti che i candidati debbano fare i conti con la loro
reputazione digitale.
Dalila Morganti, responsabile di Selezione Gruppo Adecco,
ha evidenziato come il curriculum vitae sia, a tutti gli effetti, la carta di identità di
ogni candidato: attenzione quindi agli errori ortografici, all’omissione di
dati fondamentali come ad, esempio, indirizzo mail e numero di telefono.
Consigli importanti per chiunque sia alla ricerca del lavoro: look in linea con
la mission dell’azienda, essere curiosi e proattivi, avere la capacità di fare
network dentro e fuori l’azienda.
Riccardo Pirazzoli, docente di Digital Marketing presso
IAAD, docente Unibo e moderatore del seminario asserisce: "Noi siamo in
concorrenza potenzialmente con infiniti contenuti. Come faccio quindi a farmi
scegliere? Oggi è importante l'informazione ma è ancora più importante come io
costruisco quell'informazione".
Linda Serra, CEO di Work Wide Women rileva che “nel
nostro Paese il 58% delle donne sono disoccupate, d'altra parte il 90% delle
aziende richiede figure professionali difficili da reperire nel mondo del
lavoro".
Maurizio Benelli, A.D. Assicoop Romagna Futura S.p.A., fa
notare che anche i settori fortemente conservatori come quello assicurativo, si
stanno adeguando alle richieste di un mercato sempre più digital, di
conseguenza deve necessariamente farlo anche chi cerca lavoro: "Bisogna essere
disposti a cambiare e a formarsi continuamente. Ugualmente importante è sapere
cosa si vuole fare e come creare le condizioni per realizzarsi".
Matteo Telentinis, Social Media Manager, ha chiarito
innanzitutto quale sia il ruolo del social media manager e si è concentrato poi
su quanto la digital reputation influenzi i recruiter "è importante gestire la
propria privacy sui social perché è stato rilevato da una serie di studi e
interviste condotte sul tema, che un recruiter su tre scarti i candidati a
causa di contenuti pubblicati sui social".
L'importanza della tutela della nostra immagine digitale
è stata messa in evidenza anche dall'avvocato Giulia Maddalena dello Studio
Verzelli, "benché ai datori di lavoro sia fatto divieto di effettuare indagini
su quanto fatto in profili social, se questo non ha a che fare con la nostra
professione, un tale uso è difficile da controllare".
Un dibattito finale ha chiuso l'incontro con una
partecipazione interessata da parte degli studenti che hanno colto
l'utilità di quanto esposto dai relatori, come sottolinea Alessandro, studente
all'ultimo anno dell'Istituto “Keynes” di Castel Maggiore: "Le tematiche
affrontate nell'incontro sono importanti, soprattutto per il nostro futuro: ciò
di cui si sta parlando sarà la base per la nostra futura ricerca di lavoro".