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VST, la startup modenese tra i finalisti di Covid-19 Challenge

18/12/2020

Altro riconoscimento per la startup VST (Vital Signal in a Touch). Selezionata tra i quindici finalisti di Covid-19 Challenge, la nuova Call for Ideas lanciata da Marzotto Venture Accelerator e Università Campus Bio-Medico di Roma.

"L’iniziativa Covid-19 Challenge", commenta il responsabile commerciale di VST Matteo Raimondi, "è stata rivolta a spin-off accademici, startup innovative, Pmi e, in generale, a team o imprese con un progetto o una idea innovativa da trasformare in iniziativa imprenditoriale, utile a supportare concretamente il Sistema Italia nell’attuale emergenza e nella fase post-emergenziale".

Il concorso, cui si sono iscritti più di 500 partecipanti, si è proposto l’obiettivo di individuare idee e progetti a elevato contenuto tecnologico in ambito sanitario, economico e sociale che possano contribuire ad affrontare l’emergenza globale del Coronavirus SARS-CoV-2.

La startup VST (Vital Signals in a Touch) srl, società costituitasi a seguito di uno spin-off di Unimore, che ha realizzato il dispositivo Butterflife, grazie a questo traguardo che contribuirà all’affermazione del loro progetto, potrà avvalersi del supporto di un team di esperti di Marzotto Venture Accelerator e Università Campus Bio-Medico di Roma per facilitare il lancio del loro strumento, organizzare al meglio la commercializzazione e rafforzare il management di VST srl.  

Il concorso, che ha visto il sostegno di partner come Enel, CISCO, FSTechnology, Invitalia, TIM e Unicredit, nasce nell’ambito di un progetto strategico di innovazione e trasferimento tecnologico, promosso dall’Università Campus Bio-Medico di Roma in partnership con Marzotto Venture Accelerator, che si propone di costruire un vasto e inclusivo ecosistema dell’innovazione aperta, capace di valorizzare le rispettive competenze, strutture organizzative, reti formali e informali di collaborazione.  

VST
 Srl nasce da un lungo lavoro di ricerca del laboratorio Elastyc del Dipartimento di Scienze della Vita di Unimore. Durante gli ultimi 10 anni il gruppo di ricerca diretto dal prof. Sergio Fonda si è occupato della individuazione dei parametri fisiologici che portano un soggetto ad avere un aumento o una diminuzione delle proprie performance (mentali o fisiche); da qui è nata l'idea di portare sul mercato una tecnologia autonoma in grado di indicare lo stato di benessere di una persona con il semplice contatto delle mani su un manubrio, inizialmente, poi evoluto in ButterfLife, strumento ora in grado di dare informazioni reali sullo stato di benessere di una persona attraverso un set di 5 parametri vitali definiti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

"ButterfLife", conclude Raimondi, "è un dispositivo portatile e non ingombrante, attivato col solo tocco delle mani ed è attualmente l’unico al mondo compatibile con software certificato medical device che applica un metodo per la misura contemporanea, in tempo reale ogni cinque secondi, di parametri vitali fondamentali come frequenza cardiaca, frequenza respiratoria, ossigenazione del sangue, pressione arteriosa e temperatura corporea".

Di particolare importanza è la presenza di un tracciato ECG (elettrocardiografico) completo e comprensibile da un medico, dal quale sono estratte e misurate importanti informazioni sulla variabilità del ritmo cardiaco. Tale obiettivo è reso possibile grazie alla acquisizione in contemporanea dei parametri e alla breve durata di 1.5 minuti di un test, che esclude il contatto diretto tra medico e paziente e quindi annulla il rischio di contagio pur riuscendo a misurare/diagnosticare lo stato di salute di una persona in modalità remota, ma con qualità d’informazione elevata.    

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