Altro riconoscimento
per la startup VST (Vital Signal in a Touch). Selezionata tra i quindici finalisti di Covid-19 Challenge,
la nuova Call for Ideas lanciata da Marzotto Venture Accelerator e Università
Campus Bio-Medico di Roma.
"L’iniziativa Covid-19 Challenge", commenta il
responsabile commerciale di VST Matteo Raimondi, "è stata rivolta a
spin-off accademici, startup innovative, Pmi e, in generale, a team o imprese
con un progetto o una idea innovativa da trasformare in iniziativa
imprenditoriale, utile a supportare concretamente il Sistema Italia
nell’attuale emergenza e nella fase post-emergenziale".
Il concorso, cui si sono iscritti più di 500 partecipanti, si è
proposto l’obiettivo di individuare
idee e progetti a elevato contenuto tecnologico in ambito sanitario, economico
e sociale che possano contribuire ad affrontare l’emergenza globale del
Coronavirus SARS-CoV-2.
La startup VST
(Vital Signals in a Touch) srl, società costituitasi a seguito di uno
spin-off di Unimore, che ha realizzato il dispositivo Butterflife,
grazie a questo traguardo che contribuirà all’affermazione del
loro progetto, potrà avvalersi del supporto di un team di esperti di Marzotto
Venture Accelerator e Università Campus Bio-Medico di Roma per facilitare il
lancio del loro strumento, organizzare al meglio la commercializzazione e
rafforzare il management di VST srl.
Il concorso, che ha
visto il sostegno di partner come Enel, CISCO, FSTechnology, Invitalia, TIM e Unicredit, nasce nell’ambito di un progetto
strategico di innovazione e trasferimento tecnologico, promosso dall’Università
Campus Bio-Medico di Roma in partnership con Marzotto Venture
Accelerator, che si propone di costruire un vasto e inclusivo ecosistema dell’innovazione
aperta, capace di valorizzare le rispettive competenze, strutture
organizzative, reti formali e informali di collaborazione.
VST Srl nasce da un
lungo lavoro di ricerca del laboratorio Elastyc del Dipartimento di Scienze
della Vita di Unimore. Durante gli ultimi 10 anni il gruppo di ricerca diretto
dal prof. Sergio Fonda si è occupato della individuazione dei parametri
fisiologici che portano un soggetto ad avere un aumento o una diminuzione delle
proprie performance (mentali o fisiche); da qui è nata l'idea di portare sul
mercato una tecnologia autonoma in grado di indicare lo stato di benessere di
una persona con il semplice contatto delle mani su un manubrio, inizialmente,
poi evoluto in ButterfLife, strumento ora in grado di dare informazioni reali
sullo stato di benessere di una persona attraverso un set di 5 parametri vitali
definiti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
"ButterfLife", conclude Raimondi, "è un dispositivo
portatile e non ingombrante, attivato col solo tocco delle mani ed è
attualmente l’unico al
mondo compatibile con software certificato medical device che
applica un metodo per la misura
contemporanea, in tempo reale ogni cinque secondi,
di parametri vitali
fondamentali come frequenza
cardiaca, frequenza
respiratoria, ossigenazione
del sangue, pressione
arteriosa e temperatura
corporea".
Di particolare importanza è la presenza di un tracciato ECG (elettrocardiografico)
completo e comprensibile da un medico, dal quale sono estratte e misurate
importanti informazioni sulla variabilità del ritmo cardiaco. Tale obiettivo è
reso possibile grazie alla acquisizione in contemporanea dei parametri e
alla breve durata di
1.5 minuti di un test, che esclude il contatto diretto tra
medico e paziente e quindi annulla il rischio di contagio pur riuscendo a misurare/diagnosticare lo stato di salute
di una persona in modalità
remota, ma con qualità
d’informazione elevata.