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ECMOlife, la tecnologia “salvavita” è made in Eurosets

03/02/2021

Antonio Petralia, vicepresidente e amministratore delegato di Eurosets

Presentato in anteprima agli esperti di tutto il mondo in occasione delCongresso Europeo di Cardiochirurgia (EACTS), tenutosi nell’ottobre 2019, ECMOlife, innovativo dispositivo ingrado di sostituire temporaneamente la funzione del cuore e dei polmoni, è oggi utilizzato negli ospedali di 13 Paesi nel mondo.L’innovativa tecnologia di Eurosets,azienda italiana di Medolla (MO) specializzata nella progettazione, produzionee commercializzazione di dispositivi biomedicali, è un dispositivo “salvavita”, un sistema per circolazione ed ossigenazione extracorporea (ECLS – ExtraCorporealLife Support), caratterizzato da una tecnologia innovativa, che comprende ancheuna pompa centrifuga di ultima generazione a levitazione magnetica in grado disvolgere la funzione del cuore.

Dal lancio sul mercato, avvenuto a luglio 2020, sono diverse decine gli ECMOlife installati in Italia, Spagna, Francia, Belgio, Gran Bretagna, Germania, Croazia, Ungheria, Svizzera, Albania, Turchia, Kuwait, Myanmar. Altri paesi avranno la possibilitàdi dotarsi di ECMOlife nei prossimi mesi grazie alle registrazioniinternazionali in corso.Attualmente il dispositivo di Eurosets incontra una varietà di utilizzo molto ampia: vieneinfatti impiegato in Cardiochirurgia, Emodinamica, in Terapia Intensiva, neltrattamento di pazienti Covid critici, nel caso di shock cardiogeno postintervento cardiochirurgico, per contrastare crisi respiratorie o come supportonei trapianti polmonari e cardiaci.

"La nostra mission è quelladi dare una risposta alle diverse problematiche cliniche attraversol’innovazione, ed ECMOlife è pienamente in linea con i nostri obiettivi –commenta Antonio Petralia, Vice Presidente e Amministratore Delegato di Eurosets –. Siamo orgogliosi di portare sul mercato questo innovativo device e dipoter supportare il lavoro dei professionisti sanitari nell’aiutare pazienti incondizioni critiche ovunque nel mondo".

ECMOlife consente di trattare pazienti complessi in varie areeterapeutiche, permettendo approcci clinici all’avanguardia come l’OssigenazioneExtracorporea a Membrana (ECMO) e il supporto circolatorio meccanico (MCS).Questi trattamenti sono utilizzati per le cure ai pazienti ilcui sistema cardio-respiratoriorisulti gravemente compromesso e refrattario alle terapie farmacologiche, incaso di arresto cardiaco oppure di grave insufficienza cardiaca o respiratoria, come nei pazienti affetti da sindrome da distress respiratorioacuto (ARDS), che può essere causata da virus respiratori, come nei casi dell’H1N1(influenza suina), della SARS (sindrome respiratoria acuta grave) o del Covid-19. Dunque, qualora uno oentrambi gli organi nobili, cuore o polmone, del paziente risultanotemporaneamente compromessi, ECMOlife è in grado di sostituirli in attesa cheriprendano la loro funzione naturale.

In questi mesi sono balzati all’attenzione dei media numerosi casi diutilizzo di ECMOlife, in particolare in Spagna, dove l’Ospedale Virgen de la Arrixaca di Murcia è stato il primo nellanazione iberica ad utilizzare il device per trattare con successo un giovane paziente Covid in situazione critica. In Italia, un recente casoha visto il primo utilizzo di ECMOlife in un intervento di Emodinamica: il dispositivo ha salvato la vita ad un paziente operato a Villa Torri Hospital diBologna. L’uomo, a causa delle gravi condizioni cardiache, non potevasopportare un classico intervento cardiochirurgico di bypass. È stato quindiadottato un approccio chirurgico multidisciplinare che ha richiesto il supportodi ECMOlife per eseguire un’angioplastica coronarica.Attualmente, in Italia ECMOlife viene utilizzato da diversi centri dialta specialità in Emilia Romagna, Lombardia, Campania, Veneto e Lazio.L’utilizzo di ECMO richiede difatti un team specializzato: questa tecnologia è attualmentepresente solo in ospedali di alta specialità. 

ECMOlife e Covid-19
Durante la prima ondata della pandemia da Covid-19, Eurosets ha vistotriplicare la richiesta, e di conseguenza la produzione, di dispositivi monousoper ECMO. L’utilizzo di questi device costituisce ad oggi l’estrema ratio versoi pazienti intubati e connessi al ventilatore meccanico che non trovano nessun giovamento.I pazienti, attraverso l’inserimento di apposite cannule sui grossi vasi, vengonocollegati al dispositivo per l’ossigenazione extracorporea, permettendo di rimuovere l’anidride carbonica e di ossigenare il sangue. Questa condizione consente al polmone naturale di rimanereparzialmente a riposo in quanto gli scambi ossigeno/anidride carbonicaavvengono direttamente tra il dispositivo ECMO e il sangue del paziente.

Grazie alle nostre tecnologieECMO, ed ora anche ad ECMOlife, è possibile aumentare le probabilità di guarigionee di ridurre le percentuali di mortalità per Covid-19 – commenta Antonio Petralia–. ECMOlife è infatti in grado disupportare i pazienti colpiti dal Covid-19 che versano in condizioni critiche,motivo per cui le richieste per questa tipologia di dispositivi risultanotutt’oggi ancora elevate”. 

Il futuro di ECMOlife
Le dimensioni ridotte e la trasportabilità di ECMOlife ne consentonol’utilizzo anche sulle ambulanze e, dal prossimo anno, sugli aeromobili. Pazienti con gravi affezioni polmonari o in shock cardiaco possono così essere stati stabilizzati ovunque si trovino ed essere trasportati in ospedale.In Italia ogni anno vengono colpite da arresto cardiaco oltre 60milapersone; di queste solo il 5% sopravvive, percentuale che può arrivare al 30%grazie alla recente diffusione del defibrillatore semi automatico, che dovràdiffondersi sempre più capillarmente. ECMOlife,con la sua tecnologia made in Italy, è destinato a condizionare ancor più favorevolmente leattuali tecniche di rianimazione cardiopolmonare: si stima infatti chedispositivi come ECMOlife possano aumentare la sopravvivenza in caso di arresto cardiaco fino al 60-70%.

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